La Puglia si guadagna secondo e terzo posto nelle classifiche di abusivismo e illegalità ambientali. Di mezzo ci sta pure il ciclo dei rifiuti. Un record da paura. E' quanto emerge dal rapporto Ecomafie 2013 di Legambiente. Qui
Ma c'è di più, anche se non appare. Quello che sfugge è di quel tipo di abusivismo legittimato attraverso la complicità e il beneplacito delle istituzioni politiche, prime fra tutte le amministrazioni comunali. Uno degli strumenti più efficaci per far si che l'abuso si legittimi e rientri nella cultura e nella mentalità locali, si radichi e venga considerato un fatto normale, finanche una necessità legata allo sviluppo del territorio (economia, lavoro, socialità, benessere), è la deroga agli strumenti amministrativi.
La politica segna la via maestra, così tutti sono felici e contenti: chi commissiona, chi edifica, ogni sorta di dirigente, politici compresi. Se poi si considera che, in una città come Fasano il Piano Regolatore Generale (poi diventato Piano Urbanistico Generale), pur essendo stato approvato nel 2002 risale al 1980, con lo strumento (usato ad arte) della deroga, i giochi sono fatti. Abusi e illegalità sono belli e a norma di legge. O quasi.
E' così che si è ampiamente concessa la creazione dal nulla (come fossimo al cospetto di vere e proprie divinità creatrici, ma del pantheon della speculazione, lavatrice, mazzettara e tangentista, non proprio legale, non proprio legittima) di mega resort 5 stelle lusso costruiti in piena zona archeologica e grandi quanto un piccolo paese a due passi dal mare, villaggi turistici per ricchi sceicchi e stelle del cinema internazionale, palazzine e interi quartieri, magari costruiti a ridosso di lame e antichi corsi d'acqua pluviale.
Non trascurano di sopprimere antichi tratti viari e i rispettivi canali: derogati da interessi privati e dal cemento che avanza. Poi, per compensare e per porre rimedio alle violente alluvioni causate da un territorio senza più assetto morfologico e urbanistico, si scavano a fondo chilometri e chilometri di nuove vie di regimentazione delle acque meteoriche, sacrificando a morte il territorio: dune fossili, dune sabbiose, ulivi secolari e monumentali compresi.
Accade, anche, che gli abusi illegali e illegittimi, verso cui si prendono provvedimenti (quando questo accade), spesso riguardano veri e propri sprovveduti dimentichi dei servigi della "mala politica", che intanto continua celere, più che altro a fare ben altri interessi che quelli del bene comune.