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Lei: Scarlett Johansson, Spike Jonze e gli anni Venti in 5 curiosità

Creato il 11 marzo 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

11 marzo 2014 • Le 5 Curiosità, Vetrina Cinema

Lei ci ha fatto innamorare a prima vista. O meglio, al primo ascolto. Lei è Scarlett Johansson, Lei è Micaela Ramazzotti, Lei (Her in originale) è il nuovo film di Spike Jonze in cui un uomo, Theodore (Joaquin Phoenix), si innamora del suo nuovo sistema operativo, Samantha. Una storia impossibile, che Spike Jonze e i suoi attori raccontano in modo così sensibile e delicato da renderla credibile. Lei è stato presentato all’ultimo Festival di Roma (dove Scarlett Johansson ha vinto il premio come miglior attrice), e si avvale della colonna sonora degli Arcade Fire, oltre che di una canzone di Karen O, The Moon Song, scritta insieme al regista. Lei è uno dei pochi film che non ci presenta il nostro futuro in modo negativo, e anche per questo, oltre che per mille altri motivi, è un film da vedere. Nel cast ci sono anche Amy Adams, Rooney Mara e Olivia Wilde. Uno dei film migliori dell’anno esce nelle nostre sale il 13 marzo 2014.

Una scena tratta da Lei

Una scena tratta da Lei

1. Samantha unico grande amore. Sì, il sistema operativo di cui si innamora Theodore si chiama proprio così. Ce ne siamo innamorati anche noi, grazie alla voce calda e sensuale, un po’ roca, di Scarlett Johansson. E fa una certa sensazione sapere che Spike Jonze per il ruolo avesse scelto la più algida Samantha Morton. La Morton ha girato tutto il film, era sempre presente sul set con Phoenix. Ma alla fine delle riprese Jonze si è accorto che qualcosa non andava, la voce non era quella giusta. Così è stata chiamata Scarlett Johansson, che ha registrato interamente la parte. Anche lei ha recitato stando faccia a faccia con Phoenix, in modo che il tutto fosse il più intimo possibile. La Morton ha lasciato al suo personaggio il nome, che è rimasto Samantha…

2. Nella versione italiana di Lei, la voce di Samantha sarà di Micaela Ramazzotti. L’attrice di Tutta la vita davanti ha recitato sempre con la voce della Johansson in cuffia, così l’attrice americana in un certo senso le ha fatto da regista. La Ramazzotti ha cercato di rimanere fedele alle sue pause e al suo ritmo, e ha raccontato di essersi mossa moltissimo durante le registrazioni, saltando e ballando. La Ramazzotti è riuscita a dare un’interpretazione originale a Samantha, pur non essendo la Johansson: il risultato è interessante.

Gallery Her

Lei è stato girato a Shanghai

3. Lei è ambientato a Los Angeles in un futuro non troppo lontano. In realtà gran parte del film è stato girato a Shanghai, soprattutto per quanto riguarda gli esterni e le immagini dei grattacieli. Guardando con attenzione, si possono riconoscere alcuni famosi grattacieli di Shanghai, come il Shanghai World Financial Center, e anche qualche scritta in cinese. Evidentemente, nella visione di Jonze, Shanghai oggi è come sarà Los Angeles nel futuro…

4. Jonze era solito chiudere Amy Adams e Joaquin Phoenix in una stanza per un’ora o due al giorno e farli parlare, in modo che i due potessero conoscersi meglio. Amy Adams in Lei è Amy, la migliore amica dei Theodore, ed è il personaggio “in carne e ossa” con cui parla di più. Prima di girare le scene più emotive del film, la Adams era solita cantare dei brani da famosi musical, come Annie o The Rocky Horror Picture Show, per tirarsi su di morale. Phoenix ha spesso cantato con lei. Ma hanno smesso quando si sono accorti che Spike Jonze li stava filmando!

Gallery Her

Amy Adams e Joaquin Phoenix

5. Lei colpisce per la visione molto positiva e rilassante del futuro, fatto di tinte pastello e luci tenui. Ma anche per il look del Theodore di Joaquin Phoenix, fatto di pantaloni a vita molto alta, portati senza cintura, e con i baffi a incorniciare il suo volto. Jonze ha dichiarato che voleva creare una moda per il futuro e, dopo il ritorno del look degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, ha pensato che tra qualche anno potrebbero tornare di moda gli anni Venti, in cui i pantaloni si portavano in quel modo. I baffi sono stati una conseguenza di questa scelta, così come il nome Theodore, che è un nome molto anni Venti.

Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net

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