Lengua materna

Creato il 26 aprile 2013 da Veripaccheri

di Liliana Paolinelli
ARG - 2010 - 78 min
Selezionato fuori concorso al 28 Torino GLBT Film Festival.
Ecco una bella e piacevole - e non presuntuosa - commedia davanti alle quale riesco ad entusiasmarmi così tanto da gridare al miracolo. E' un film semplice e sincero, un lavoro senza velleità di capolavoro, ed il mio entusiasmo è soprattutto dovuto al successo di arrivare fino in fondo senza annoiarmi, senza dover patire l'abusato ricorso alla parolaccia per far ridere, e senza lo sforzo di ricordarmi qual era l'argomento del film. Il miracolo, in questo caso, è doppio, perché Lengua Materna oltre ad avere il dono della grazia e della leggerezza - che non precludono affatto la sostanza - riesce a superare la tematica strettamente legata al festival che lo ospita - non è l'orientamento sessuale ad essere protagonista o tema principale in questo film - ed essere apprezzabile universalmente.
La storia è molto semplice: cosa succede quando una madre scopre che sua figlia ha una fidanzata con la quale convive da quattordici anni? Inizia così per l'anziana donna un percorso di apprendimento costellato da improvvisi mancamenti e sostenuto da una testarda curiosità che produce momenti esilaranti, tutti molto misurati e mai caricaturali. Fino a quando, in un movimento circolare di presa di coscienza, la distanza iniziale che dolorosamente separava madre e figlia si chiude con il loro riavvicinarsi in una scena finale che oltre a farsi ironicamente beffe dei pregiuduzi ristabilisce l'intimità e il reincontrarsi delle loro anime.
Secondo lungometraggio, tutto al femminile, dell'argentina Liliana Paolinelli che qui scrive e dirige. Sulle brave interpreti spicca l'irresistibile Claudia Lapacò nel ruolo della madre.


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