Titolo: Leo Pulp
Autori: Claudio Nizzi e Massimo Bonfatti
Editore: Sergio Bonelli Editore
Cinico, irriverente e trasandato. In altre parole, un investigatore da Noir. Un autentico duro, dalla battuta pronta e dal grilletto facile, dotato di un sano fiuto per risolvere i crimini più contorti, bastano venticinque dollari al giorno.
Poche parole per descrivere il protagonista di (ahimè soltanto) tre albi a fumetti da leggere e rileggere. Con Leo Pulp si è colpito nel segno: tutti gli stereotipi vincenti sui detective privati e le torbide vicende in cui sovente si trovano, loro malgrado, coinvolti, sono magistralmente incastonati nella serie.
Gangster spietati, pupe pericolose o in pericolo, alcol, tabacco e pistole fumanti sono la norma per Leo Pulp. L’umorismo è dilagante e irresistibile, le trame sono ben congeniate e, anche se tratte da soggetti non originali, non risultano mai noiose.
L’omaggio ai maestri del genere, da Chandler e Hammet, fino al contemporaneo Ellroy, è evidente. Questo nobile intento è stato perseguito con un prodotto dall’indiscussa qualità, almeno per quanto mi riguardi.
Questioni tecniche: disegni, colori e dettagli delle tavole sono da pollice alto. Capita raramente la possibilità di acquistare un prodotto che lasci così soddisfatti!
Da procurarsi assolutamente e con qualsiasi mezzo! Siate voi appassionati di gialli, di fumetti o neofiti in entrambe categorie. Non vi interessa nulla di tutto ciò? Non sapete cosa vi perdete… Leo Pulp funziona bene con tutto e per tutto: dal relax in poltrona al viaggio in treno (solo assicuratevi di non disturbare i vicini con le grasse risate che arriveranno immancabili).