L’architetto modenese Claudio Sgarbi avrebbe trovato un antico documento, una copia del trattato dell’architetto di Vitruvio nella Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, in cui compare la famosissima figura inscritta in un cerchio che a sua volta è inserito in un quadrato. Claudio Sgarbi, dopo decenni di studi, è arrivato alla conclusione che lo schizzo trovato nella cittadina emiliana sia stato realizzato da Giacomo Andrea de Ferrara, architetto rinascimentale esperto di Vitruvio e grande amico di Leonardo.
Leonardo l’avrebbe copiato da un lavoro di de Ferrara, un architetto suo amico. “C’erano delle coincidenze straordinarie sia formali che nelle misure – spiega Sgarbi – che non potevano essere casuali’’. Così l’architetto ha provveduto a documentarsi e a ricercare a fondo la verità .
La convinzione che l’opera di de Ferrara sia precedente a quella di Leonardo è scaturita anche dall’analisi di alcuni scritti in cui l’artista fiorentino si riferisce esplicitamente al disegno dell’amico. Secondo altre interpretazioni della ricerca di Sgarbi le cose potrebbero essere andate diversamente e i due artisti potrebbero aver lavorato sui due disegni contemporaneamente. «Scoprire chi sia stato il primo è un problema dei giorni nostri» spiega Indra McEwen, ricercatrice alla Concordia University ed esperta di Vitruvio, «ciò che è affascinante è l’idea dei due artisti rinascimentali che hanno lavorato insieme per riportare alla luce un’idea del passato».
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