LEONARDO READ ALONG #1: Dal capitolo 1 al capitolo 7

Creato il 30 giugno 2014 da Anncleire @anncleire

 

Sono emozionatissima, perché si è conclusa la prima settimana del LEONARDO READ ALONG, sono sopravvissuta quasi indenne al mare di persone che ha aderito all’iniziativa e sono elettrizzata per la vostra partecipazione.

Il Read Along, l’ho scritto tante volte, è una delle mie iniziative più sentite, quella che non smetterò mai di promuovere e portare avanti, perché in un qualche modo assurdo è quella che ha reso il blog più mio, quello che mi ha regalato di più umanamente e come blogger. Ahimè ho mille difetti, ho mille impegni e non sempre riesco a stare dietro a tutto. Sono ambiziosa, a volte approssimativa, ma cerco sempre di fare del mio meglio. Il RA allora è il momento per mettermi alla prova, come organizzatrice e come lettrice, perché mi obbliga ad interagire con persone che sono diverse da me, che hanno altri interessi, altre prerogative, altri tempi. Ma in quasi un anno di letture collettive mi sono resa conto di quanto sia importante la condivisione, di come anche la lettura ci renda degli animali sociali. Siamo noi, con i nostri interessi, le nostre opinioni, il nostro vissuto a rendere la lettura più interessante. Ho letto ogni singolo commento, ho cercato di tenere viva la conversazione, il gruppo, quel gruppo facebook nato da un suggerimento di @Kiadalpi e @ciaradh_ che è stato provvidenziale, si è rivelato un ottimo modo per interagire. Le conversazioni su Twitter poi sono la norma, ma mi lasciano sempre stupefatta e incredula, quando poi c’è di mezzo @Medormad le risate sono assicurate.

E sono felicissima e orgogliosa de LA BANDA DEI READ ALONG, che non mi abbandona, che continua a condividere con me l’esperienza, che è al mio fianco con suggerimenti, spunti e amicizia e che non mi ha ancora mandato a quel paese ma che anzi mi scuote e chiede “A quando il prossimo?”. Senza di loro non ci sarebbero state tante cose, sicuramente sarei una persona molto più sola. Alcune delle ragazze mi sono così care che sono le prime a sapere avvenimenti della mia vita intima, privata, che si svolge fuori dal web. A dimostrazione di come ci sia ancora speranza nei rapporti umani. Mi auguro che anche questo RA sia di auspicio per nuove amicizie, nuovi incontri, nuovi spunti, nuova vita. Che tra una risata e l’altra, un commento e un altro, un imprecazione e un’altra ci sia modo per intessere nuovi fili e diventare un gruppo più affiatato.

So che alcuni dei partecipanti sono ancora sotto studio per via della maturità… tenete duro ragazze, sono certa che andrà tutto bene! A chi deve studiare per gli esami universitari, vi capisco impreco ad ogni piè sospinto su “Dispositivi e Circuiti a Radio Frequenza”, piangiamo insieme in un abbraccio collettivo. Ma il RA serve anche a questo, a rendere più leggera una sessione esami altrimenti insostenibile. E mentre aspetto che le patate per il purè siano pronte, vi abbraccio tutte. Grazie davvero per condividere con me questa esperienza. È bellissimo vedere così tante persone tutte insieme a condividere la passione per un libro, per un’autrice, per una Prof, per un’amica.

Odiatemi pure per lo stop settimanale… come ha scritto @dituttocuore:

@anncleire so che tu fai la divisione dei capitoli del libro con un semplice calcolo matematico, ma com’è possibile che in tutti i RA il calcolo sia proprio coincidente con il colpo di scena?!? Questo si chiama anche culo sadico secondo me! Io comunque ti adoro immensamente!!

Sono fortunatissima a conoscere Mirya personalmente perché così posso coinvolgerla in ogni pazza idea che mi frulla in testa… e ASPETTATEVI DELLE SORPRESE!

Prima di passare alla tappa vera e propria voglio comunicarvi che:

@chiandissa e @kikkasole hanno già recensito il libro sui loro rispettivi blog Alciland e Testa e Piedi tra le pagine dei libri. @maistatachiara ha parlato del RA sul suo blog Chiara legge troppo e la mitica @_adelemme_, che adoro, ha scritto un bellissimo pensiero su Goodreads.  Anche @Martafiorediren ha pubblicato una sua breve opinione su Goodreads. Cerco di tenermi aggiornata su tutti i partecipanti del RA ma se mi sono persa qualcosa comunicatemelo, linkatemelo che sono curiosa di leggere tutte le vostre opinioni.

Per questo RA mi muoverò in modo differente rispetto al solito, ad ogni tappa ci sarà qualcosa di diverso. Per questa prima settimana vedremo l’ambientazione.

I LUOGHI DE

DI CARNE E DI CARTA

 

Grazie, grazie, grazie a Mirya che è stata così gentile da non mandarmi a cagare e a rispondere a qualche domanda.

- Come sapete ormai, Mirya ha ambientato la favolosa storia d’amore di Chiara e Leonardo a Ferrara, la città in cui vive. Perchè hai scelto di ambientare la storia a Ferrara?

Perché si deve sempre scrivere di ciò che si conosce. Per questo ammiro tanto la Rowling: deve essersi presa un sacco di capocciate, prima di riuscire a passare per il binario 9 e 3/4…

 

- Che cosa ha di speciale l’Hurly Burly?

 

Ferrara è città d’arte e l’arte si annaffia sempre con del buon vino, per cui da noi sono diffuse le enoteche, che difficilmente attraggono gli adolescenti. L’Hurly Burly è uno dei pochi grandi pub dove perciò vanno tutti i ragazzi ferraresi, perché ha tre pregi: è grande, è economico ed è rumoroso. Aggettivi che potrei usare per una scena di sesso, ora che ci penso.

- Il tuo luogo preferito di Ferrara? E la tua stagione preferita per passeggiare per le sue strade?

Siccome io sono appena un po’ più vecchia degli adolescenti (ma appena appena) direi che mi piace proprio la piazza con le enoteche, quando il clima è decente e si può chiacchierare tra ciottoli e monumenti con un bicchiere di buon vino in mano. Ma per rispondere alla seconda parte della domanda, il clima da noi è decente circa un’ora all’anno, che è quanto dura a Ferrara la primavera, la mia stagione preferita. E in quell’ora io in genere sono in bagno.

 

(il Listone natalizio… che incontremo)

- Sei mai andata in piscina? *smirk*

Vado in piscina ogni volta che riesco, è davvero la mia vasca di deprivazione sensoriale in cui mi estraneo dal mondo. Mio marito direbbe che mi estraneo facilmente anche quando mi parla, per cui ne deduco che nella mia mente io sto sempre nuotando. Spesso in una vasca di mojito.

 

LA MUSICA

Gli ABBA

Sappiamo benissimo che ogni momento clou della storia è accompagnato dalla musica degli ABBA, Alessandra (il mio personaggio preferito) la tira fuori in continuazione, ne trae insegnamenti di vita e respira i loro testi, trovandone applicazione nella vita quotidiana. Ecco le canzoni dei primi capitoli:

Chiquitita

Take a chance on me

I have a dream

E ora vi lascio come al solito al recap settimanale, lo schema è leggermente diverso, ma non vi stupirete troppo (santa Tagboard). Buona lettura guys! Come al solito vi ricordo che NON POSSO GARANTIRE LO SPOILER FREE QUINDI AVVICINATEVI ALLA LETTURA CON CAUTELA.

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Dal capitolo 1 al capitolo 7: Un piccolo riassunto

Chiara è alle prese con la tesi di Dottorato quando ad un appuntamento viene a scoprire che la sua prof di riferimento ha dovuto prendere un periodo di aspettativa e al suo posto si trova davanti Leonardo Villani. Un nome un programma, l’uomo inizia a demolire tutto il suo lavoro definendola una “ragazzina” troppo innamorata dei personaggi di carta di cui scrive. Mentre i due cercando di arrivare ad un compromesso, qualcosa non quadra e tra stercorari, dichiarazioni musicali e cene con ex compagni di liceo veniamo a conoscere anche Alessandra, la migliore amica di Chiara. Nonché Angelo, lo spasimante senza speranza di Alessandra e Ivano, il fratello di Leonardo. Finché Chiara non riceve una telefonata…

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Dal capitolo 1 al capitolo 7: I nostri commenti su Twitter

Solitamente a questo punto inserisco tutti i tweet delle ragazze che leggono. Ma… avete visto quanti partecipanti hanno aderito a questo RA? Purtroppo non posso riempire tutto il post di tweet e commenti, ma… potete andare sulla Tagboard che ho creato proprio per l’occasione! (Se cliccate sulla figura potete andare a dare un’occhiata)

 

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Dal capitolo 1 al capitolo 7: La discussione

Il gruppo FB è stata una manna provvidenziale per le discussioni. Sono molto contenta dell’interazione che c’è stata, della partecipazione, del fatto che tutte le ragazze siano intervenute con commenti personali, facendo domande e davvero creando coesione. Abbiamo parlato del fatto che avremmo voluto come compagno di banco un tipo come Sivieri per ridere e studiare con lui, di cui ci saremmo innamorate follemente. Abbiamo insultato Leonardo, imprecando per la sua stronsizia, ci siamo rammaricate di non aver avuto un’insegnante come Chiara che ci avrebbe fatto amare Dante in maniera spassionata. A me Dante è sempre stato un po’ antipatico (ma non ditelo alla Prof.)

@Chiandissa ha chiesto sul gruppo: Riprendendo la “perla” di Leonardo, quando accusa Chiara di essere una di quelle donnicciole che leggono romanzetti rosa e che non sanno più distinguere tra reale e ideale, vi chiedo: siete mai state “criticate” per ciò che leggete?

Ecco le risposte da Twitter e da Facebook:

@_adalemme_ Più volte criticata proprio per la passione che ho per la lettura: alcuni la reputano “noiosa” -_-‘. Confesso, però che io “giudico” spesso in base ai libri che legge una persona. Se criticano i miei libri preferiti o amano quelli che odio, o leggono sono per parlar male dell’autore, difficilmente resto calma :)

@CaterinaVacchi tante volte!!!! Se leggi libri impegnati sei una secchiona, altrimenti una donnetta superficiale!

@maistatachiara: AVOJA! Ho perso il conto, e ho perso anche il conto delle volte in cui ho risposto che non me ne può proprio fregar di meno.

@anncleire: Ricordiamo l’ultima sul mio blog e l’erotica… sono convinta che ognuno sia libero di leggere quello che vuole, l’importante è proprio leggere!

@Endif1: In spiaggia, diversi anni fa. Non era una critica a “cosa” ma al “perché”. La comitiva si sbatteva sotto al sole, a giocare a pallavolo tipo alle 15.00. Io stavo rintanata sotto l’ombrellone e divoravo uno dopo l’altro i libri di A.Conan Doyle. “Perché stai lì, invece di venire a giocare anche tu?” Questo la dice lunga sulla poca selezione degli amici che si fa in gioventù…

@maistatachiara: è una cosa che mi sento dire costantemente, così come l’altro ritornello della canzone: “ma come fai a leggere su un ebook, no no, non potrei mai, la carta è insuperabile”. Manco sto più a spiegare che mentre loro leggono un libro io ne leggo cinque, che ho sempre con me una libreria che si possono sognare solo la notte. Ma la cosa peggiore (o che più fa ridere, dipende), è che regolarmente queste persone - tanto quelli che “solo i classici, non leggo quelle merdine che leggi tu” che quelli “solo su carta” - li vedo effettivamente leggere una volta ogni tre mesi. Nella migliore delle ipotesi.

@Chiandissa: @maistatachiara Hai perfettamente ragione. Vedo l’esempio di mia madre, da sempre grande lettrice ma da quando ha l’e-reader legge 200 libri l’anno. Non ci entrerebbero nemmeno in casa, come spazio, 200 cartacei! E lo stesso vale per me. Ho dovuto inscatolare molti cartacei da quando sono mamma perché mi serve spazio, ma sul reader e sul pc ho tutto quello che mi serve, sempre a portata di mano!

Paola SunshinePol Efp: Assolutamente sì, purtroppo. Però me ne frego altamente. Se mi piace un libro o un genere letterario io lo leggo, indipendentemente da quello che mi dicono gli altri. E poi mal sopporto anche quelli che mi dicono che devono toccare e annusare i libri e che non potrebbero mai leggere ebook…a parte che non li ho mai visti sniffare libri e secondo me è più un atteggiamento che altro, ma poi io adoro leggere ebook e avere l’ereader! La bellezze di avere sempre una libreria intera in borsa, senza peso e senza ingombri.

@Chiandissa: Poi, non so voi, ma quando ritorno ad un cartaceo, mi rendo conto che con una mano sola non riesco a tenerlo, sfogliarlo, usarlo. Con il reader riesco a leggere e cucinare, pulire, tenere mia figlia con l’altra mano.

Paola SunshinePol Efp: Vero anche quello. Anche leggere nel letto è molto più comodo con l’ereader…con i libri cartacei c’è sempre il problema di come tenerli in mano, di quanto pesano, della copertina che si sforma. E poi devi anche tenere la luce acceaa sr leggi di sera o di notte. Con l’ereader no!

@Kikkasole: leggo gli history romance e 90 volte su 100 mi sento dire “ma vai a leggere libri veri va” -.-

@iltempodivivere: Che poi secondo me l’importante è leggere, cosa non è importante. Ognuno alla fine ha i suoi gusti; io divoro classici e young adult senza scompormi più di tanto. Giudicare qualcuno per quello che legge è ridicolo e purtroppo in tanti lo fanno ._.

La faccenda dell’”è meglio il libro cartaceo” poi è ancora più stupida. Spesso si sente dire “eh ma il libro stampato ha un odore che l’ebook non ha”: ah ma quindi li comprano per sniffarli, mica per leggerli, tutto torna.

Valentina Clément: Anche a me è successo più di una volta, ma essere criticata sui miei gusti personali, che sono quello che definiscono e distinguono le persone, proprio non mi tange. Per il discorso libro vs ebook..oggettivamente l’ebook è la comodità assoluta, leggero, capiente, comodo, fantastico per i viaggi in treno. PERÒ il libro cartaceo, non posso farci niente, lo sento più vicino, più per me, mi porta ricordi e se si tratta di libri e autori a cui tengo particolarmente mi compro il cartaceo.

@iltempodivivere: La penso come te Valentina. Ho letto tipo 100 libri da settembre, cosa impensabile con i libri cartacei, se non altro per questioni economiche, ma piano piano sto comprando e ho intenzione di comprare i cartacei di quelli che mi son piaciuti di più

Ilaria Tarquini: Mio marito mi tortura per le mie letture Horror! Insomma è vero che poi lo sveglio di notte perché ho paura, ma Stephen è il mio primo amore!

@Veroluc84 Le mie letture sono sempre state motivo di discussione in famiglia, o perchè erano esagerate per la mia età(quando avevo 12 anni leggevo la Allende o King),oppure per frivolezza o sconcezza(ho passato la fase in cui leggevo ogni cosa di erotico mi capitasse sotto mano, roba che ancora oggi mi vergogno di aver comprato).Poi col tempo ho iniziato a fregarmene perchè credo che l’importante sia leggere e poi che senso ha giudicare? Ora non mi faccio problemi a lasciare il kindle aperto su una pagina di sesso, etero o meno che sia, anzi è proprio divertente quando sul treno o in fila da dottore la ficcanaso di turno allunga lo sguardo e rimane di sasso^______^

Annachiara Crosato a volte vengo perfino criticata per il fatto di leggere (“Perché mai perdi tempo a leggere se in due ore puoi guardarti il film?!”) -.-” ..per i gusti invece c’è la solita triste frase “Si dovrebbero leggere solo i classici. Gli altri libri sono destinati a essere dimenticati perché non insegnano nulla” oh bé

Paola SunshinePol Efp Sarò un po’ nazista in questo, ma se una persona mi dice “non perdere tempo a leggere il libro che in 2 ore ti guardi il film” prendo la persona in questione e la scaravento in un burrone. Poi la recupero e la riscaravento per il burrone!

A metà settimana invece ho chiesto: Su quale personaggio della letteratura vorreste scrivere una tesi?

@SpeziaC:  Ehm. Oddio. Boh. Non ne ho idea.

@maistatachiara: Non è esattamente letteratura, ma su Hanna Arendt.

@Ludmilla: Bè non credo che scriverei una tesi su un unico personaggio, piuttosto su un’ intera saga: e in questo secondo me Harry Potter può aprire grandi riflessioni (<3 ). Anche Hunger Games non sarebbe male da analizzare. Se dovessi scegliere una sola persona, ne sceglierei una che racchiude un po’ tutto il dramma umano e allora dico Novecento (al solito Mirya docet).

@VeroLuc84: Oddio,non lo so,forse su Isabel Allende che è la mia scrittrice preferita;analizzerei i suoi personaggi femminili che sembrano deboli ma in realtà sopravvivono sempre e hanno una forza straordinaria, vedi Evaluna dell’omonimo libro o Clara della Casa degli spiriti.

@KarenZi: posso scriverla su una coppia? Tatia e Shura!! absolutely!!!!

@Dituttocuore: Io non lo saprei proprio, anche perchè non sono mai stata brava a fare le tesine!!!!!

Erica Heather Bortolotto: C’ho pensato tutto il giorno, dico davvero (chiedendo anche aiuti a casa) e alla fine credo di essere giunta alla soluzione… Sceglierei Boccadoro, da Narciso e Boccadoro di Herman Hesse. Il rapporto tra la logica e l’arte e la dicotomia tra spirito e corpo.

@iltempodivivere: Mhh, ho scritto una tesi su Conan Doyle, Yeats e Kipling ma qualcosa sulle distopie di cui sono follemente innamorata non la vedrei male per niente

@MarthaFioreDiRen: Una mia amica la sta scrivendo su Sherlock xD

Per quanto mi riguarda, se dovessi lanciarmi sul novecento la incentrerei su 1984, che ho adorato. Di questi ultimi anni invece, penso prenderei i libri di John Green **

@ArialsBooks: Agatha Christie. L’ho sempre adorata e adoro ‘10 piccoli indiani’. Scelgo lei!

@anncleire: la farei su Thomas Mann, il mio scrittore preferito e sul ruolo della borghesia nella società della prima guerra mondiale.

@Dorothy_257: Appena ci ho riflettuto mi è balenato in testa il nome di Machiavelli!

Oppure approfondirei il tema della mia tesina di maturità sul parallelismo tra scrittori del primo Novecento e le rappresentazioni artistiche della Prima Guerra Mondiale.

Elena Tringali: Hermione Granger xD

Ilaria Tarquini: Briony Tallis.

Francesca Tripiedi: Tyrion Lannister!

@CaterinaVacchi: Rossella O’hara

E come al solito le mie domande di discussione settimanale, come sempre senza fantasia, immenso perdono!

- Dove amate trascorrere le vostre serate di uscite con gli amici?

@anncleire: sono una persona fondamentalmente noioso, che odia la confusione, la ressa, la gente che spintona. Un pub o bar semivuoto è il mio ambiente ideale. Qui a Bruxelles diviene motivo di divisione con gli altri del gruppo che preferiscono ambienti più movimentati. Ma in fondo l’importante è stare con i propri amici.

@aniryllis: Dipende, girare per il centro di Firenze, andare in un pub/bar oppure in discoteca (anche se quest’ultima non capita quasi mai perché a me non piace LOL). In ogni caso, importante è la compagnia.

Stefania Rossi: Serata con gli amici a casa, a cena, con tante risate, buon cibo e buon vino.

@martafiorediren: Sono un’abitudinaria e quando usciamo mi piace sempre andare nel solito bar, di quelli intimi, non troppo rumorosi. Se non dobbiamo per forza uscire, il mio ideale di divertimento e serenità sono le serate a casa di qualcuno, ordinando una pizza o cucinando assieme, sparando cavolate a tavola e guardando poi un film idiota.

@Kikkasole: Sono asociale!

@Airalsbooks: cinema, ristorante, parco. Ovunque, basta che la compagni sia giusta.

@Speziac: pub. sono una fanatica dei pub. c’è bella musica, una bella ambientazione, legno e divanetti, patatine alcol e (a volte) giochi da tavolo. poche balle e poche pretese. per assurdo, preferisco andare a cenare nei pub piuttosto che nei ristoranti.

@Chiandissa: Quali serate? Sono ormai due anni che non mi muovo, tra gravidanza e maternità! Prima adoravo il cinema o anche solo una pizza in compagnia.

@Ciaradh_: Giro in centro, seduti ad un bar, al parco, più o meno qualsiasi cosa va bene…alla fine è la compagnia che conta. Non sono mai andata al cinema con tutta la compagnia perché siamo davvero in troppi, ma una volta ogni tanto non mi spiacerebbe andare con uno o due amici.

Anna Orlando: Un’uscita con gli amici può consistere nel fare una passeggiata in centro o in un parco, ovviamente senza dimenticare di prendere un buon gelato  oppure andare a vedere gente che suona o anche semplicemente chiacchierare in un bar, l’importante è avere degli amici con cui condividere del buon tempo!

@Dorothy_257: Sono più per le cose semplici, o a casa di amici o in localini tranquilli a bere qualcosa. Se è estate preferisco le serate in spiaggia anche se si rischia di essere mangiati vivi dalle zanzare.

Ludmilla: Non sono una che esce proprio tutti i Sabato, di solito comunque pizzeria e un giro in centro sono l’ opzione principale. Adoro andare al cinema anche se la considero un’attività da fare con un gruppo ristretto. E poi feste in cui si balla: mi piace parecchio ballare (se poi io ne sia in grado è un altro discorso).

@_samy88: Il mio sabato sera ideale? A casa, preparando la cena tutti insieme o mangiando pizza, ovviamente non possono mancare all’appello birra e giochi di società. E durante la settimana, magari, in palestra, giocando a pallavolo tra risate e pallonate in faccia!

Paola SunshinePol Efp: in un bar, in un locale non troppo incasinato o con la musica troppo alta. Un posto in cui si può parlare, senza dover urlare. E questo posto di solito è il locale di un mio amico (nonché moroso della mia amica Vale che partecipa a questo RA).

@Imma_Er: non esco molto ma di solito andiamo in giro per Sorrento e mangiamo qualcosa al volo.

@maistatachiara: Sono una persona da cena. Che sia in casa o fuori casa, niente batte una bella tavolata di persone, niente è come le chiacchiere davanti ad una pizza, un panino o un piatto di ravioli al vapore - i bar sono quasi un tabù, per quel che mi riguarda, la sera. Troppo chiasso, troppa ressa, se non riesco a pensare come posso pensare di dire qualcosa? I bar sono per la colazione, i caffè al pomeriggio, al limite gli aperitivi.

Erica Heather Bortolotto: A me piacciono in posti tranquilli in genere con buona musica, aperitivo e tanti, tanti amici (quando sono a venezia, stiamo regolarmente accampati sul ponte di campo santa margherita) anche se alle volte, preferisco scatenarmi su qualcosa di più rumoroso xD

@Endif1: Serate con gli amici, a casa LORO, con un po’ di musica e cibo casareccio.

@Sily85: cena, a casa con ottimi amici e risate o fuori, magari al jappo…ma comunque posti carini e non troppo rumorosi

Elena Tringali: Mmh, in un posto in cui si può facilmente chiacchierare (quindi da evitare discoteche) e scherzare

@Kiadalpi: basta che si possa chiacchierare!! Non sono un animaletto da discoteca (anche se qualche volta a ballare piace andare). Però basta che ci sia la compagnia giusta e poi per me va bene anche la cucina di casa mia! 

@dituttocuore: per me non importa il luogo… Basta stare con gli amici in armonia!!!

@Veroluc84: Dunque, mi piace andare in posti non troppo rumorosi tipo pub per poter chiacchierare in santa pace magari sorseggiando un vodka lemon. Anche le cene a casa nostra oppure da amici sono sempre le benvenute^_^

@medormad: Odio il caos, stare in piedi in mezzo a mandrie di gente che non sa cosa dirsi, ma sta lì perché ci stanno tutti gli altri. Essenzialmente non amo i luoghi “cool”: un bicchiere di vino e due chiacchiere sono sempre l’ideale per me. Lontano dal chiasso, senza dover urlare per farmi sentire. Poi, per carità, amo i posti in cui ci si diverte… Purché ci sia qualcosa di interessante da fare. Ad esempio, c’è questa mia amica che sa fare le piadine e che ha promesso di portarmi al Karaoke, ubriacarsi con me e agguantare il microfono per stordire la folla con le nostre voci. Ecco, va bene anche quello!

Valentina Clément: uscita: dipende dalle serate, a volte preferisco non interferire il mio stato d’animo (sia nel caso di buon umore ma per lo piu cattivo-solitudo) con la gente in generale..e qui se potessi mi destreggerei a dilatare i minuti e le ore per passare il tempo con un libro (ma anche telefilm, ben chiaro); per lo più mi piace uscire con le amiche, andare a deliziarmi con un ottimo black mojito (Paola condivide con me questo feeling alcolico) e fare ciaociao al mio ragazzo che fa il cuoco in un locale!

@zikaren28: amo l’intimità, i luoghi familiari, per cui in genere si va a casa di qualcuno. anche perchè i luoghi affollati e in mi innervosiscono, per cui nella migliore delle ipotesi finirei per addossarmi alle pareti contando i minuti che mancano alla conclusione della serata, nella peggiore…beh, meglio non scoprirlo, no?

Ilaria Tarquini: A casa, magari con cena e maratona horror 

Francesca Tripiedi: Paradossalmente, le serate migliori sono quelle che trascorro in macchina col mio migliore amico a chiacchierare. Quindi, diciamo che la sua macchina è il mio posto preferito.

@CaterinaVacchi: Le serate con gli amici sono quasi sempre serate mangerecce… a casa… Ho la fortuna di avere un marito che è anche un ottimo cuoco.

@_adelemme_: il posto preferito per uscite con amici è ovunque ci sia una buona pizza, alternando pizzerie a pub o casa di amici dove si mangia tra le risate!!

@chiarar88: In qualche locale a parlare e divertirsi.

- Vi siete mai trovati a dover combattere contro i pregiudizi?

@anncleire: I pregiudizi, una brutta razza, di quelle proprio da espellere dalla faccia della terra. Ci lotto continuamente, per qualsiasi cosa, anche quando non vorrei. Vorrei essere più coraggiosa, difendere di più chi non può, ma è una lotta impari. Faccio sempre del mio meglio per non caderne vittima.

@aniryllis: Credo proprio di sì.

Stefania Rossi: Pregiudizi? Tutti i giorni o quasi. L’ignoranza (non quella culturale ma quella di testa) regna sovrana.

@martafiorediren: Sarà che spesso cerco di eliminare le “cose brutte” dalla mia mente, ma ora come ora non mi viene in mente nulla di “grave”. Un esempio leggero può essere quello di mia madre guarda con diffidenza i libri che leggo, catalogandoli come superficiali, senza nemmeno sapere di cosa parlino.

@Kikkasole: Si. mi sono ritrovata a fare i conti con i pregiudizi, con l’ignoranza proprio, ma quando mi è successo avevo davvero un carattere pestifero, il che significa che invece di essere ironica ed autoironica (arte che ho imparato con l’esperienza e la vecchiaia) ero una litigiosa da morire!

@Airalsbooks: Tutti i santi giorni. Sai quando sei fuori corso all’università risulti sempre una scansafatiche. Ormai li compatisco e lascio stare. A volte discutere con gli ignoranti non vale la pena

@Speziac:  tutti i giorni. e non solo i pregiudizi contro di me, contro il mio uomo. ma le lotte più dure sono quelle che combatto io contro i MIEI di pregiudizi. ci provo, almeno. a volte vinco, altre volte non riesco a superare i pregiudizi e i luoghi comuni.

@Chiandissa:  Diverse volte. Perché ero una delle prime a stare sul web, quando ancora in pochissimi lo frequentavano, perché preferivo il cinema alla discoteca, perché ho un amico maschio che è solo mio amico e così via.

@Ciaradh_:  Non in maniera palese..tutti abbiamo dei pregiudizi e a volte nemmeno ci rendiamo conto di averli. Ci sono state tante persone che hanno avuto un’idea sbagliata su di me e tante che non l’hanno mai cambiata quell’idea, ma si impara a passarci sopra, quasi sempre.

Anna Orlando: Sono fedele a me stessa e cerco sempre di chiarire gli eventuali equivoci. Se la gente ha dei pregiudizi nei miei confronti posso solo invitarla a conoscermi un pochino di più e far vedere il mio valore.

@Dorothy_257: Oh sì, da praticamente sempre. Ma sto imparando sempre di più a farli entrare da un orecchio e uscire dall’altro, soprattutto se dettati dall’ignoranza, luoghi comuni o dall’apparenza.

Ludmilla: Qualche volta si: purtroppo credo che sia una cosa quasi scontata. È normalissimo farsi un giudizio prima di conoscere qualcosa o qualcuno, l’importante è essere pronti a cambiarlo, con mente aperta e disponibile.

@_samy88: Sì, purtroppo. E la maggior parte della volte, da quelle persone che si reputavano mie amiche. Però non ho mai dato peso ai pregiudizi. Ho imparato ad apprezzare me stessa e quelle piccole stranezze che mi rendono diversa agli occhi degli altri.

Paola SunshinePol Efp:  Io sono una persona che di solito dimentica le offese e le arrabbiature dopo pochi minuti, per cui sarò stata sicuramente vittima di pregiudizi, ma hanno talmente poco peso che li ho già dimenticati!

@Imma_Er:  si, spesso ma non mi interessa più di tanto, li ignoro e basta.

@maistatachiara:  Costantemente, e quelli sulle mie letture sono solo una piccola fetta di quelli che ho affrontato. Ho cantato in un coro per dieci anni e per dieci anni sono stata etichettata come quella che “canta cose da chiesa”, perché a quanto pare questo è quello che fanno i cori. Beh, noi facevamo pop a cappella! La cosa migliore si è rivelata l’ignorarli e basta.

Erica Heather Bortolotto:  Sulla lettura, sì soprattutto per l’età in cui avevo quando ho affrontato determinate letture (una fra tutti “Voci” di Dacia Marraini). In altri ambiti, fortunatamente, non molto. Temevo moltissimo che all’estero sarei stata giudicata in quanto italiana, ma la maggior parte delle volte ho avuto torto.

@Endif1: Purtroppo sì. Il pregiudizio peggiore con cui lotto ogni giorno è la convinzione che le donne abbiano limiti legati all’impegno che scelgono di prendere costruendosi una famiglia. Qualcuno ha già pagato per questo e nel mio piccolo sono decisa a combattere questo tipo di pregiudizio fino a quando avrò una briciola di forza a sorreggermi.

@Sily85:  pregiudizi…boh! Non mi viene in mente nulla di grave a meno che io abbia rimosso non saprei!

Elena Tringali:  Spesso, sia nel subirli che ad averli, più che altro a scuola, liberarsi dell’etichette non è facile

@Kiadalpi:  pregiudizi? Secondo me ci conviviamo tutti i giorni. Per lo meno per me è così. Sia miei che degli altri. Anche se provo a evitarli, in particolare i miei, mi rendo conto che è veramente difficile. Poi sicuramente ce ne sono di più e meno “gravi”.

@dituttocuore: purtroppo si, alle elementari e superiori!! E purtroppo non ero abbastanza coraggiosa e matura per saperli affrontare nel modo corretto!!

@Veroluc84: Purtroppo i pregiudizi li ho subiti, e la maggior parte venivano e vengono anche adesso dalla mia famiglia ma sto imparando piano piano a fregarmene.

@medormad: Sono cicciotta e femmina da una vita: queste mi danno diritto al pregiudizio per direttissima. Mi è capitato di scontrarmi con gente che pensava di sapere chi sono basandosi su intuizioni e sul… nulla.

Valentina Clément: devo ancora lavorare su me stessa e sulle mie reazioni verso chi giudica, in particolare mi capita per quanto riguarda quello che studio: storia dell’arte. Interiorizzo, rifletto e qualche volta oso addirittura rimanerci male ma sto imparando che le parole di chi non ha passione in quello che giudica non hanno peso.

Se parliamo poi di persone che giudicano i miei gusti andiamo su un terreno facile: vivi e lascia @zikaren28: tutti i santissimi giorni! per dirla in breve l’ignoranza regna sovrana e la mamma dei cretini è sempre incinta!!

vivere e soprattutto non me rompere i c…! O per essere più fini… de gustibus non disputandum est

Ilaria Tarquini: con i pregiudizi ci combattiamo tutti fin dalla nascita, purtroppo!

Francesca Tripiedi: Il mondo è costruito sui pregiudizi, da quello che mi è parso di capire in ventuno anni di vita. Ti giudicano perché leggi, per quello che leggi, persino per il fatto che sei la sola ragazza in una comitiva di ragazzi.

La ciliegina sulla torta dell’imbecillità è stata quando qualcuno mi ha chiesto se, dato che mio fratello è gay, allora sono gay anche io. Da sfracellarsi la testa contro un muro.

@CaterinaVacchi: I pregiudizi sono uno dei mali dell’umanità e tutti più o meno ci ritroviamo a combatterli. Uno di quelli costanti nella mia vita è proprio legato alla lettura…

@_adelemme_: I pregiudizi? Non so se sono in grado di superarli eh, penso più che altro a dimostrare quanto posso valere e a mettercela tutta ma comunque ci resto male

@chiarar88: a volte, con il mio lavoro.

- Che canzone scegliereste per dichiarare il vostro amore?

@anncleire: Da quando l’ho sentita  me ne sono innamorata follemente: I and love and you de The Avett Brothers. Meravigliosa nella sua semplicità. Recentemente ascolto in loop anche Tell her you love her degli Echosmith, che magari non è propriamente da dedica ma è bellissima e la metterei per incitare il mio presunto lui a dichiararsi.

@aniryllis: IN QUESTO MOMENTO: Photograph di Ed Sheeran

Stefania Rossi: Una canzone per dichiararmi? Non saprei scegliere, ce ne sono tantissime che amo, suppongo che la scelta potrebbe dipendere dalla persona e dalla situazione.

@martafiorediren: Bella domanda. Di canzoni d’amore ne esistono a migliaia, ma quella che mi è rimasta più nel cuore è “you are my sunshine” di jonny cash. Non so però se la userei per dichiarare il mio amore, perchè rappresenta per me qualcosa di così intimo e profondo che non so se sarei in grado di condividerla con un’altra persona.

@Kikkasole:  Anche qui non lo so, magari una di quelle ballate romantiche di Chayanne, che tanto amo

@Airalsbooks: Eh questa è difficile. Ce ne sono tante ed ognuna con una testo particolare adatto ad una specifica situazione. Non saprei. ‘True Love’ di Pink, ma ce ne sono tante che ora mi sfuggono

@Speziac:  uhm. “nothing else matters”, dei metallica, “in my blood” o “stay” dei Black stone cherry…più per il significato che queste canzoni hanno per me e per l’uomo barbuto che per il testo in se. MA NON FARO’ MAI UNA SERENATA. NEANCHE SOTTO FIUMI DI VODKA.

@Chiandissa:  Max Pezzali, sempre e comunque. Ci sono cresciuta, ogni sua canzone mi ha fatto da colonna sonora dall’adolescenza fino alla maturità. “Nient’altro che noi” è la canzone mia e di mio marito e se penso a una dichiarazione d’amore ne trovo mille in ogni sua canzone.

@Ciaradh_:  Questa è difficile e se devo essere sincera non credo ce ne sia una. Di canzoni con un testo bellissimo che esprimerebbe i miei sentimenti ce ne sono milioni, ma non le userei mai per dichiararmi. Cercherei un altro modo rispetto ad una canzone, lasciando quel sistema magari per esprimere altri sentimenti o per ricordare alcuni momenti.

Anna Orlando: ahahhaha questa è una domanda da trenta e lode… miseria è davvero difficile scegliere una canzone, ce ne sono talmente tante che non saprei quale! Diciamo che preferirei che un ragazzo mi si dichiarasse con una canzone piuttosto che il contrario!

@Dorothy_257: Credo che sceglierei Oh You Make Me Smile dei Fawn, ma non avrei mai il coraggio di cantarla!

Ludmilla: Non credo di essere un tipo da canzoni quando si parla di dichiarazioni: non so, mi viene in mente To make you feel my love di Bob Dylan. Dipende sicuramente dalla persona.

@_samy88: Sono stonata come una campana, non potrei mai cantare: a fine canzone diverrebbe una dichiarazione di morte, altro che d’amore! Però mi piacerebbe imparare a suonare al piano A Thousand Years di Christina Perri. In quel caso mia vocina comunque non si sentirebbe.

Paola SunshinePol Efp:  se dovessi dichiararmi con una canzone penso che sceglierei Chasing Cars degli Snow Patrol. Oppure Colder Weather di Zac Brown Band. Però non la canterei in prima persona o farei scappare a gambe levate il povero ometto!

@Imma_Er:  conosco tantissime canzoni con testi bellissimi ma al momento non me ne viene in mente nessuna adatta al dichiararsi xD

@maistatachiara:  Ah, domanda difficile. Sinceramente non saprei, al momento sono in fissa con Cremonini quindi penso che mi butterei su qualcosa di suo, ma dipende molto dalla persona. Nel caso del mio ragazzo, conoscendolo, dovrei buttarmi su qualche zarrata totale, perché è quello che ascolta lui in genere. Sob.

Erica Heather Bortolotto:  Scopro constantemente nuove canzoni, dovessi dichiararmi adesso sceglierei tra a) Iris dei Goo Goo Dolls, b) I don’t wanna miss a thing degli Aerosmith, c) Home di Edward Sharpe and the magnetic zeros, d) throw your arms around me nella versione dei Pearl Jam (tutto questo ovviamente col presupposto che non canto io, sennó scappa).

@Endif1:  Without you by Mariah Carey

@Sily85:  ho una lista di canzoni d’amore ma non saprei quale scegliere…Bon Jovi, Bryan Adams…boh! (Per chi non l’avesse capito stasera ho le idee chiare!! XD )

Elena Tringali:  Non saprei, dipende da troppe cose… in questo momento sono fissata con “kiss me” di Ed Sheeran

@Kiadalpi: canzone per dichiararmi? Mmmmh.. Boh! Posso farmi perdonare dicendo con che canzone si è dichiarato il mio ometto ormai 4 anni e mezzo fa? “Dammi 5 minuti” degli Stadio. Mamma quante lacrime!

@dituttocuore: io non saprei con che canzone…. Ma posso dirvi questa: Biancaneve di Alexia e Mario Lavezzi…perchè questa?!? Perchè è legata a dei buffi ricordi!!!

@Veroluc84: O mamma per la canzone non ho proprio idee, ce ne sono talmente tante! Me ne viene in mente una di Renato Zero che tra l’altro stavo ascoltando proprio oggi in macchina, I migliori anni della nostra vita, ogni volta che la sento ho i brividi! Però la canterei in playback, onde evitare di far scappare il poveretto!

@medormad: Ne avrei più di una… Stasera direi “More than words” degli Extreme o “Just Breathe” dei Pearl Jam. Capolavori.

Valentina Clément: per dichiararmi farei leva sui gusti del boy in questione..maa..non può non esserci comunque un pizzico di personalità e affinità quindi foorse un Wish you were here..?

@zikaren28: non saprei proprio! ce ne sono così tante di veramente belle! però, quando la sceglierò sarà quella che sembri sia stata fatta per noi due.

Ilaria Tarquini: La canzone per una dichiarazione d’amore Girl From a Pawnshop dei Black Crowes , ascoltatela, ne vale la pena

Francesca Tripiedi: “I have to say I love you in a song” di Jim Croce, perché mi sciolgo come “gelato al fiordilatte” ogni volta che l’ascolto.

@CaterinaVacchi: Sono una capra in fatto di musica. Ascolto passivamente quello che passa il convento (cioè il vicino più prossimo). Non credo che mi verrebbe mai in mente di usare una canzone per dichiarare il mio amore a qualcuno. Più facile che io usi una frase di un libro… O di un film

@_adelemme_: Canzone d’amore?? Naaaa mi cogli impreparata! Sono una cuore di ghiaccio io!!! XDDD

@chiarar88: Al momento non saprei, qualcosa degli Abba!


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