Leonardo Vecchiarelli DONNA GUERRIERA (MARIA BUCCELLATI) 2011 fotografia stampata su fine art paper inkject montata su alluminio cm. 60x50
“Nel suono della campana del tempio di Gion, è l’eco dell’impermanenza di tutte le cose. Il colore dei fiori della coppia di alberi di śala esprime l’avvertimento secondo cui anche i potenti si indeboliscono. Anche gli arroganti, senza che passi molto tempo, sono proprio come un sogno di una notte di primavera.(…)”. E’ l’inizio – meraviglioso – dello Heike Monogatari, romanzo epico di anonimo giapponese del XIV secolo. Narra le guerre del periodo Kamakura - fine del XII secolo – fra le dominanti famiglie Taira (dette anche Heike) e Minamoto (o Genji). Furono, si narra, monaci itineranti (e ciechi, secondo tradizione) a raccogliere e mettere insieme le storie che hanno il carattere “Zen” della mujō (in giapponese: 無常), dell’ impermanenza. Una delle figure importanti dello Heike Monogatari è la più famosa donna samurai: Tomoe Gozen. “… particolarmente bella, pelle bianca, lunghi capelli, e tratti affascinanti. (…) era un guerriero di valore, pronta a confrontarsi con demoni e dei, a cavallo o a piedi (…) equipaggiata con una pesante armatura, una spada sproporzionata e un grande arco; lei mostrava più atti di coraggio di qualsiasi altro dei suoi guerrieri”.
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Leonardo Vecchiarelli GUARDIANA (CRISTINA ESTRADA JUFFALI) 2011 fotografia stampata su fine art paper inkject montata su alluminio cm. cm 60x50
Come scrive benissimo Silvia Guastalla – a proposito di questa mostra di Leonardo Vecchiarelli – “Le immagini ieratiche, frontali, enigmatiche, si stagliano su fondi piatti di colore intenso, da cui emerge un ideogramma, che rappresenta la particolare virtù che Leonardo Vecchiarelli, “psicologo moderno” come lo definisce Marta Marzotto, ha visto in ognuna delle sue donne ritratte: la capacità di vedere oltre le apparenze, quella di emanare felicità, l’attitudine al cambiamento, all’insegnamento (…)”
Viene da pensare che Leonardo Vecchiarelli, giovane (scorpione del 1974), noto fotografo dei massimi fashion magazine al mondo (sito: http://www.leonardovecchiarelli.com/home.html) – e grande viaggiatore – rappresenti bene l’aspirazione a un rovesciamento dell’iconografia odierna della donna. Forse, il “sogno di una notte di primavera”, l’impermanenza relativa che ogni epoca fabbrica a propria misura – e che ci vede, oggi, disperatamente spogli di certezze – può rivestirsi con panni differenti. Forse, siamo già oltre al trinomio donna angelicata / spietata manager / cortigiana – a questa apocalisse della ragione! Forse, ancora, il Carattere e l’Unicità di ogni essere umano – la somma dei quali può chiamarsi Virtù – possono prevalere e riconvocarci in assemblea. Queste donne di Vecchiarelli sono reali e rinate. Rigenerate in una fissità statuaria – con un carattere inequivocabile – che va oltre ogni concetto di “posa” fotografica di “tendenza”. Per dirla con Lucrezio: “…niente è più dolce che occupare muniti/ dalla dottrina dei saggi i sublimi templi sereni saldamente,/ donde si possa abbassare lo sguardo sugli altri e vederli/ errare qua e là e, aggirandosi senza criterio, cercare la via della vita,/ lottare rivaleggiando in doti naturali, gareggiare per nobiltà,/ sforzarsi notte e giorno con grande fatica/ per emergere a somma ricchezza e impadronirsi del potere.” (De rerum natura Libro 2, versi 7-13 ). Impossibile che torni di moda? Mai dire mai!
J.L.N.
Leonardo Vecchiarelli FLUSSO ORIGINARIO (OLIMPIA COLONNA) 2011 fotografia stampata su fine art paper inkject montata su alluminio cm. 60x50
Testi dal catalogo della mostra:
Marta Marzotto:
“Prefazione per Leonardo Vecchiarelli”
Caro Leonardo,
ti seguo con interesse da parecchio tempo.
In molte occasioni, lungo il tuo percorso di giovane e ora affermato fotografo, ho ammirato le figure femminili da te immortalate: donne altere, imperturbabili e spirituali, ma parimenti grintose, spavalde, sensuali e pericolose, cinte di fiori o coperte da colature di colore. Moderne amazzoni guerriere di un paesaggio atemporale, pur sempre inavvicinabili dee.
Nelle tue icone laiche riesci a concentrare l’energia, la potenza delle donne, con loro diventi zelante e compiacente, ne contorni ogni dettaglio, le abbellisci, le illumini, le esponi amorevolmente.
Mi colpiscono l’emotività che riesci a trasmettere, la vividezza dei colori, la luce surreale, l’intenso distacco dei volti.
In quest’ultimo lavoro hai ben rappresentato, attraverso loro, un assoluto paradigma delle ere, a comprendere anche la realtà dei nostri giorni, hai fermato il tempo con la carica di vita che sprigionano, le hai consacrate all’eterno, e come uno «psicologo moderno» ne hai svelato l’anima dietro la loro indiscutibile bellezza.” Marta Marzotto
Leonardo Vecchiarelli DRAGO BIANCO (NICOLETTA FIORUCCI) 2011 fotografia stampata su fine art paper inkject montata su alluminio cm. 60x50
Giuliana Parabiago:
Parte dalle donne vere Leonardo Vecchiarelli, da quelle che conosce, da quelle che si muovono intorno a lui, che lo affascinano e che lo incuriosiscono. Parte dalla declinazione dell’universo femminile per un percorso verso La Donna in senso assoluto. Un tragitto che aspira a capirne i misteri, l’intimità, il senso profondo e ancestrale, la nascita e la rinascita. Sono donne ieratiche, mistiche, immortali, le donne che, come artista, arriva a rappresentare. Figure religiose e assolute. Papesse immobili e da decifrare, dee da adorare, a cui rivolgersi in una tensione che è solo verso l’alto. Icone atarassiche, riccamente abbigliate che, attraverso le vesti, parlano di lontano, di antico, di profondità colte e indiscutibili, donne che portano in loro il segreto mai svelato della vita. Per loro Leonardo sceglie una staticità solenne, ma l’espressività dei preziosissimi particolari.
Leonardo Vecchiarelli ARISTOCRATICA (MARIASOLE BRIVIO SFORZA) 2011 fotografia stampata su fine art paper inkject montata su alluminio cm. 60x50
Silvia Guastalla:
La Grande Transizione è un ciclo compatto come una falange armata. Sono trenta immagini di donne guerriere, abbigliate e decorate con la cura meticolosa di un samurai che si prepara alla battaglia, ispirate a figure di imperatrici orientali. Tra loro, quasi nascosto, l’unica figura maschile è quella dell’artista.
Le immagini ieratiche, frontali, enigmatiche, si stagliano su fondi piatti di colore intenso, da cui emerge un ideogramma, che rappresenta la particolare virtù che Leonardo Vecchiarelli, “psicologo moderno” come lo definisce Marta Marzotto, ha visto in ognuna delle sue donne ritratte: la capacità di vedere oltre le apparenze, quella di emanare felicità, l’attitudine al cambiamento, all’insegnamento, la luminosità solare, ecc…
Ogni donna ritratta ha un nome tratto dalla cultura letteraria e mitica dell’Estremo Oriente: la Sciamana, la Donna Samurai, la Creatrice del Genere Umano, Colei che governa il Flusso delle Acque, l’Aristocratica, il Tempio della Purezza…
Ogni immagine è un complesso intreccio di significati e di simbologie, in cui ogni colore, ogni elemento della natura che abbellisce le acconciature e gli abiti sontuosi, ogni monile, rimanda a una nobile virtù.
In un’epoca confusa e carica di inquietudine come la nostra, Vecchiarelli vede nelle donne, quando sono unite e connesse le une con le altre come una muraglia di combattenti, la forza necessaria a ricostituire un equilibrio tra i diversi ambiti dell’esistenza. Le donne assumono allora il ruolo di mediatrici che con determinazione, autorevolezza, intuizione e forza possono aiutarci a ritrovare il senso perduto della nostra appartenenza al tutto.
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Leonardo Vecchiarelli: La Grande Transizione
La mostra si compone di un ciclo di circa trenta foto ispirate a figure di imperatrici orientali in cui ogni immagine è un complesso intreccio di significati e di simbologie.
Tra loro molti sono i volti noti, da scoprire al di là della maschera, provenienti soprattutto dal mondo della moda in cui Vecchiarelli lavora da anni, a partire da Maria Sole Brivio Sforza, fino a Lucilla Bonaccorsi, e molte altre.
In catalogo testi di Marta Marzotto, Giuliana Parabiago, Silvia Guastalla.
La mostra è partocinata dal Consolato Generale del Giappone a Milano.
Sponsor: Astellas Pharma; Sponsor tecnico: Nikon e Vogue Sposa
dall’11 ottobre al 12 novembre 2011
Inaugurazione: martedì 11 ottobre 2011 ore 18,30
orari: dal martedì al sabato 10-13 e 15-19
Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea
Via Senato 24, 20121, Milano
Tel/Fax 02 780918