Viareggio
In questo sole giovine che lascia sulle persone e le cose la sua bionda calugine, Viareggio ha una castità, una trasparenza, una leggerezza incredibili. Non mi meraviglierei di veder le case accennare passi di danza, i velieri salpare dal porto senza vento, i vecchi giocar sulla sabbia come i bambini, gli assassini sorrider come angeli, e le donne baciare i loro amanti come se fossero i loro figli.
Anch’io mi sento mussare come un vino novello. I pensieri neri mi han chiesto vacanza per oggi. Gliel’ho concessa ben volentieri. Ritorneranno stasera, rientreranno in me, troveranno che qualche cosa è nata al bacio di questo sole snebbiante il corpo e lo spirito. […]
(Leonida Répaci, Taccuino segreto, pag. 204-205 – Bompiani 1945)
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