Leopoldo Mastelloni prova a ritrattare ma sul web già impazza l’ironia partenopea

Creato il 17 dicembre 2014 da Vesuviolive

Che ognuno sia artefice del proprio destino è un dato di fatto certamente non discutibile ed è altrettanto indiscutibile il fatto che un personaggio pubblico, prima di esprimere determinati pensieri, deve assumersi la responsabilità di ciò che poi dichiarerà, consapevole del fatto che quanto detto potrebbe ritorcerglisi contro!

Leopoldo Mastelloni, a distanza di due giorni, dopo aver pubblicamente dichiarato durante un’intervista radiofonica di sentirsi romano nonostante le sue origini napoletane, prova a ritrattare cercando di dare un significato diverso alle sue parole.

Su Radio Club 91, è lo stesso Mastelloni che prova a riprendere in mano le redini di quanto dichiarato nei giorni precedenti, per porre rimedio a tutte quelle dichiarazioni che hanno notevolmente indignato tutti i napoletani. Per il popolo partenopeo, oltre il danno anche la beffa, di dover sopportare il fatto che l’attore quasi si sia risentito e offeso per la reazione delle persone che a loro volta hanno semplicemente risposto in rima a quelle che certo  non erano parole di stima e amore per la città in cui lo stesso Leopoldo Mastelloni è nato.

Sarebbe bene che con modi educati e toni pacifici, qualcuno spiegasse a tutti quelli che rinnegano le proprie origini napoletane che nessun concittadino sarà mai pronto a far loro un applauso per queste cose, nessuno potrà mai arbitrariamente accettare di essere deriso, declassato o peggio ancora indirettamente allontanato, solo perché vive a Napoli e la ama. Dichiarare che Napoli è una città tutta malfamata, che viverla è come fare un percorso di guerra, non significa certo elogiarla e al tempo stesso non vuol dire elogiare i cittadini dal momento che certi problemi non sono insiti della città stessa ma di chi la popola.

Dalle dichiarazioni anti -napoletane , qualcuno ha reagito con astio e provando profondo disprezzo ma altri hanno dato spazio all’ironia e alla fantasia, accontentando i desideri più nascosti dell’artista, dedicandogli una modifica su Wikipedia, che alla voce “Leopoldo Mastelloni”, apre subito una pagina che parla di lui riportando le sue origini direttamente nella sua amata Roma.

Troppo facile pensare che un popolo offeso possa cambiare idea semplicemente aggiungendo che anche Roma è malfamata, troppo semplice sperare che in un batter do’occhio quelle dichiarazioni possano essere lette in un altro modo. La verità è che se una persona dichiara esplicitamente di preferire una cosa a discapito di un’altra, non può certo provare a cambiare le carte in tavola il giorno dopo.

L’ammirazione da parte di una fetta di napoletani è andata in fumo, inutile continuare ad arrampicarsi per salvare ciò che non può affatto essere salvato. Tra l’altro Leopoldo Mastelloni, nel vano tentativo di recuperare la stima dei partenopei ha aggiunto oltre a dichiarazioni spiacevoli sulla criminalità di Napoli (che nessuno mette in dubbio possa esistere, ma che è presente appunto in tante altre città), anche pensieri spiacevoli su Roma per paragonarla e accomunarla a Napoli in modo da essere equo nei suoi discorsi. Ma perchè? Le parole su Napoli sono state dette ed ascoltate per bene,ora perchè rischiare un rifiuto anche dalla città di Roma, per cui lui stesso prova un senso di appartenenza?

La mia è stata un’analisi superficialissima di certe evidenze della città. A Napoli ho imparato tutto quello che so e che c’era da imparare. Oggi il 50 per cento dei giornalisti è abusivo. Si spreca inchiostro. E ora questa bella invenzione di internet autorizza tutti a scrivere di tutto.  Io non dico fuggite da Napoli bensì girate e tornate a Napoli. Non vi ingozzate tra porta Capuana e Fuorigrotta. girate il mondo”.  Alla sua analisi superficialissima e al suo consiglio ‘spassionato’ qualcuno potrebbe tranquillamente dire che invece di girare e poi tornare, a Napoli sarebbe bene restare per cambiare le cose, invece che allontanarsi e sperare che qualcuno le cambi al posto nostro.


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