Dal blog Travelphotoblog.org
L'antica città di Leptis, sulla costa della Libia, 100 km a est di Tripoli, fu fondata dai fenici nel 1100 a.c., come avanposto commerciale. La sua posizione strategica, che favoriva l'arrivo dal mare grazie alla presenza di un fiume che, una volta deviato, consentì di scavare il porto, favorì la crescita di questa città. Fiorì sotto i Cartaginesi che ne fecero una potenza del Mediterraneo e nel corso della terza guerra punica (146 a.c.) fu conquistata dai Romani. I romani seppero farne uno straordinario centro commerciale e marittimo (aggiungendo l'aggettivo Magna), nonchè un luogo di culto e di cultura, soprattutto durante il regno dell'imperatore Lucio Settimio Severo (che era nato proprio in questa città e che guidò Roma dal 193 al 211) quando la città contava oltre 100 mila abitanti. Durante il IV secolo la città fu gravemente danneggiata da un terrmoto. Nel V secolo la città fu conquistata dai Vandali e nel VI secolo dai bizantini che riuscirono a farla rifiorire. Nel 644 la città fu conquistata dagli arabi. Fu poi abitata fino al X secolo e definitivamente abbandonata. Solo nel XX secolo (intorno al 1920) gli archeologi italiani iniziarono gli scavi - la città era stata interamente coperta dalle dune di sabbia - che portarono alla luce gran parte delle sue bellezze. Gli scavi sono continuati recentamente ad opera di archeologi inglesi e nel 1994 è stato aperto un nuovo Museo.Uno stupendo teatro, un mercato del I secolo a.c., le Terme, l'Arco di Severo, il Nuovo Foro, un ippodromo, un anfiteatro e una basilica.
Ecco una ricostruzione di Leptis Magna, dal sito Temehu.com
Nel 1982 Leptis Magna è stata inserita tra i Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO, per la sua unicità e per il grande valore architettonico, urbanistico ed estetico.Leptis Magna è senz'altro uno dei più interessanti (e belli) siti del Mediterraneo romano. Durante i recenti scontri in Libia, l'UNESCO ha più volte richiamato le parti in conflitto sulla necessità di salvaguardare i Patrimoni dell'Umanità nel paese.Un bel post, dal blog Le favole della botte, su Leptis Magna Ecco una completa galleria fotografica su Leptis MagnaVai alla pagina di Sancara sui Patrimoni dell'Umanità in Africa