Un tempo se ne parlava solo per l'Inghilterra (in figura), ma da un paio d'anni l'argent du rugby s'è spostato in Francia.
Un 'inchiesta de l'Equipe riportata da SudOuest ha svelato i budget complessivi delle équipe in procinto di ingaggiarsi nel campionato più ricco del mondo del rugby, giocoforza - non siamo più verginelle - anche il più lungo e impegnativo: il Top14, in partenza il prossimo 26 agosto e avanti per 26 giornate fino al 12 maggio 2012 (stagione regolare, poi i playoff). Copiamo subito l'interessante tabella:
Les budgets en Top 14
1. Toulouse 33,1M€ (+3,57M€ par rapport à la saison dernière)
2. Clermont 24,1M€ (+3,15M€)
3. Racing-Métro 22,4 (+3,46M€)
4. Stade Français 21,3M€ (+2,02M€)
5. Toulon 19,7M€ (+0,65M€)
6. Bayonne 17,2M€ (+1,45M€)
7. Montpellier 17,2M€ (+2,19M€)
8. Biarritz 16,6M€ (+1,21M€)
9. Perpgignan 15,3M€ (+1,22M€)
10. Castres 15,1M€ (+1,16M€)
11. Lyon 14,8M€ (Promu)
12. Brive 13,7M€ (-0,35M€)
13. Agen 11,9M€ (+ 2,09M€)
14. Bordeaux-Bègles 8M€ (Promu)
Ne emergono diversi dettagli interessanti, a patto di non partire con la testa foderata di "la rovina del Professionismo" e il "mercimonio" che fan pensare ad antichi reprobi predicatori itineranti, "pentitevi dei vostri peccati la fine è vicina". (Nessuno qui vuol sminuire l'etica del rugby-sacrificio e l'estasi della passione pura, ma non troviamo logico mescolare fede e cassa: ci vogliono entrambe ma dovrebbero rimanere su piani diversi).
Il primo aspetto che salta all'occhio è che la più ricca, Tolosa, può contare su un portafogli quadruplo rispetto a quello della meno facoltosa, Bordeaux - l'altro centro di riferimento del SudOvest, che peraltro si va disimpegnando non male nelle prime "amichevoli". Giusto, sbagliato? Meglio un "salary cap" che equalizzi o lasciar fare al "mercato"? Questione di gusti e di ideologie, c'è chi la preferisce cotta e chi cruda: noi diciamo che è una coperta, se la tiri da una parte ne scopri un'altra (vedi le difficoltà inglesi ad affermarsi nelle coppe), tutto sta ad aver chiaro a che obiettivi si vuol mirare.
Sempre in termini assoluti, Tolosa fa il Real Madrid (o il Barcellona , vedete voi) e vola unico in Europa sopra i 30 milioni di euro di budget; nella fascia 20 milioni troviamo Clermont ed entrambe le parigine, il che dopo le vicissitudini dello Stade non è male. Tutte le squadre con qualche ambizione stanno tra i 15 e i 20 milioni; notare Tolone alla guida questo pack, ridimensionandosi rispetto ai budget faraonici dei primi due anni.
A fronte di una sola squadra che cala il suo budget rispetto alla scorsa stagione (Brive, meno 2%), tutte le altre riescono a farlo crescere nonostante i tempi. Aumenti superiori ai tre milioni arrivano per Tolosa, Clermont e Racing, ai due milioni per Stade, Montpellier, Agen. In percentuale crescono più di tutte Agen (+21%) e Racing Mètro (+18%), sopra il +10% ci sono anche Clermont (+15%) e Montpellier (+14%). Indicativi di un effort superiore alla media, indice di ambizioni di crescita.
Le altre crescono attorno al 8-10%; interessante vi siano alcune delle squadre che più han fatto ricorso al mercato (Bayonne, Stade), son forse riuscite ad equilibrare meglio di altre arrivi e partenze.
Quello francese si conferma il campionato di rugby più ricco del mondo. I budget sono omnicomprensivi, quindi non è agevole far paragoni cross Country coi cap salariali delle anglosassoni che riguardano solo gli stipendi; ma se si considera che nelle società sportive il "costo dei prestatori d'opera" è senz'altro la voce più rilevante in assoluto, fa impressione pensare al budget dell'ultima, Bordeaux, e paragonarlo al salary cap inglese di poco superiore ai 4 milioni di sterline, o al budget complessivo della Benetton o peggio ancora, a quel che ti tirano fuori le province neozelandesi con un milioncino l'anno.
Tutto è comunque relativo: il budget medio di un team del Top14 risulta poco inferiore a 18milioni di euro, contro una media di 55 milioni nella Ligue 1 del calcio francese, non il più ricco in Europa. Il Bordeaux calcio, fa notare SudOuest, viaggia sui 70 milioni l'anno. Siamo ancora su altri piani, per fortuna.