Less Is More - la minigonna

Creato il 23 maggio 2011 da Gretamiliani
Londra, 1966. La stilista Mary Quant durante un servizio fotografico fa indossare ad una parrucchiera 17enne, Lesley Hornby, una minigonna. In brevissimo tempo entrambe diventano famose: la piccola Lesley diventa la super modella Twiggy Lawson. La minigonna continua implacabile a cavalcare le passerelle di tutto il mondo.
Simbolo di emancipazione, di libertà, di una femminilità mai scoperta o solo ritrovata, la minigonna nasce in un periodo di grandi cambiamenti e rivoluzioni.
Di fronte agli sguardi stupefatti, sconvolti ma anche incuriositi dei benpensanti, si accorcia vistosamente di anno in anno: dal primo modello del '63 (5cm sopra il ginocchio), arriva a -10 e poi a -20 e ancora più su.



Cambiano i tempi, cambiano le ideologie, cambiano le mode: i guardaroba si rinnovano in funzione di questo capo civettuolo senza essere volgare, che urla con orgoglio la sua femminilità vantandosene.

Negli anni stilisti propongono e ripropongono la minigonna in diversi colori, che si accorcia e si riallunga di sfilata in sfilata, ora in pizzo, ora in denim, ora plissettata, ora dritta e dalle linee pulite.
Sdoganata col tailleur di Yves Saint Laurent, proposta in ogni ambiente, colore, forma e tessuto, è diventata un accessorio cult, passe-partout ed un evergreen nell'armadio di tutte le donne.


E nonostante c'è chi canta « siamo donne, oltre le gambe c'è di più...», per una volta freghiamocene e mostriamole queste gambe, queste belle e robuste gambe con le quali calpestiamo la terra, sulle quali ci reggiamo anche se siamo stanche, con le quali compiamo ogni giorno piccole grandi imprese.
E rendiamo grazie alla minigonna che ci ricorda sempre che bisogna esser fiere di essere donne!


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