Ma una recente inchiesta del “The Telegraph” rivela che oramai l’espressione Cheers ha preso il posto del ben più robusto Thank you quando si vuole ringraziare qualcuno. L’autore dell’articolo la ritiene una cosa poco incoraggiante, dal momento che spessissimo è accompagnata all’espressione “mate”, come dire una eccessiva mostra di familiarità per un popolo così attento ai formalismi.
A parziale giustificazione di questa caduta di tono, si riporta che l’espressione Cheers in realtà affonda le sue radici nella storia: “What cheer?” urla il Nostromo in balia della tempesta in mare proprio all’inizio del famoso lavoro di William Shakespeare, “The Tempest”, e se andava bene per Shakespeare…
Lo stesso saluto è usato nel York Mistery Play rappresentato nel medioevo: “Dimmi, Maria”, dice Giuseppe, “che cosa ti porta il saluto?” (“Say Marie”, says Joseph, “what chere with thee?”). Il passaggio da salutare a brindare e poi a ringraziare è stato breve.
In realtà quelle due piccole paroline sono state per decenni la pietra d’angolo della buona educazione; quante volte abbiamo ripetuto ai nostri ragazzi “Ricordatevi di ringraziare, anche quando non vi sembra ce ne sia bisogno, gli inglesi l’apprezzano”. Però le recenti ricerche evidenziano che gli inglesi stessi non dicono più Thank you per dimostrare gratitudine, l’hanno sostituite con Cheers.
I sondaggi dicono che per il 40% di loro Thank you è troppo formale, preferiscono espressioni colloquiali come ’fab’, ‘lovely’ o ‘wicked’.
Quasi la metà hanno dichiarato di usare più spesso espressioni popolari come ‘ta’, ‘cool’, e ‘great’.
Un terzo ammette di preferire un rapido cenno del capo piuttosto che dire Thank you.
Secondo Caroline Weaver della compagnia “Me to You”, che ha fatto un sondaggio su 3,000 persone, “La maggior parte della gente è a disagio nel dire Grazie oggi giorno, ma ciò non significa che non dimostrino comunque la loro gratitudine. Coloro che hanno risposto al sondaggio hanno dichiarato che non importa come si ringrazia per una azione gentile, l’importante è essere amichevoli ed educati. Alla fin fine, tutti sappiamo che un bel sorriso e una qualche reazione positiva sono sufficienti per ringraziare.”
Secondo questo sondaggio ‘lovely’, ‘nice one’, ‘much appreciated’, ‘you star’, e ‘all right’ sono alternative comuni. A volte si usano anche espressioni straniere come ‘merci’, ‘danke’ e ‘gracias’ .
In ogni caso, nonostante la tendenza ad essere meno formali, i due terzi delle persone intervistate considerano i britannici un popolo “maleducato”.
Prova ne sia che quattro persone su dieci non spediscono più biglietti di ringraziamento, quando ricevono un regalo, e nella patria del “biglietto-per-ogni-occasione” il dato è stupefacente.
Ecco allora i “TOP 20 WAYS” per dire grazie:
- Cheers
- Ta
- That’s great
- Cool
- OK
- Brilliant
- Lovely
- Nice one
- Much appreciated
- You star
- All right
- Fab
- Awesome
- Wicked
- Merci
- Danke
- Gracias
- Super
- Ace
- Thank you
E comunque, la notte scorsa quando abbiamo brindato con amici e parenti, quale sia stata l’espressione che abbiamo usato per sottolineare la mezzanotte, avrà avuto in sé implicito un ringraziamento per l’anno passato e un saluto per quello nuovo.
Cheers, everyone!
Bruna