Let's talk about a real sin of gluttony: the Italian porchetta.

Da Xxlauraxx @RLaura2909

porchetta


If one day I were to end up in Dante's Inferno, the circle where I would be catapulted  is that of the gluttons  -I'm sure. Eating is a pleasure especially if you taste the good food –always  respecting  the health and therefore not exaggerating.   Let's talk about a real sin of gluttony: the porchetta. Have you ever heard about it ? Porchetta is a product that we could consider a cold cut and its origins cannot be traced back. The pigs should be bred properly, to make a good porchetta. I believe that a good result should have the right conditions from the beginning. An improper breeding will give us  an unsatisfactory final product. The handmade product are more genuine. The meat -after being selected and  cleaned-  is flavored with the salt, the rosemary, the spices, the pepper and sometimes a  little branch of the  fennel. The cooking is a very important stage for the final result . The pork is cooked on a spit and then in the oven. The porchetta  should be eaten on the same day when it is cooked. If it is well preserved, it can last up to a week.  The porchetta was a food for the rich medieval lords. Today you can enjoy it every day and it  is an indispensable  element in the local festivals. When I was a child, I used to go in Emilia Romagna with my parents  for the summer holiday .The evening of the local festival -  between a mazzurca and a tarantella playing by a local  little orchestra on the square full of people- I remember my binges of sandwiches with porchetta.  The problem of the diet did not concerned me and I ate porchetta in industrial quantities.

panino con porchetta

Norcia is a famous place where the porchetta is produced. In this beautiful area of ​​Umbria, the profession of  the butcher is an art that has its roots in the tradition and it still respects the old parameters of the meat processing. This is the guarantee of the  product quality. The origins of the porchetta? An open debate. Some say that it is Umbria the original place , others  says that the Etruscans already eaten it, others say that in Abruzzo there are the evidences of this food since the ancient times, while the Arriccia’s inhabitants in Lazio claim the fatherhood  of the porchetta. Plutarch wrote about Lucius Licinius Lucullus,a Roman general and described  his banquet alluding to the porchetta as one of the foods present on the table. The ancient Romans were good connoisseurs!  They were known for their copious lunchs! In any case, you can enjoy the porchetta when you are very hungry, it is a satisfying food! You can eat it, drinking a glass of red good wine and you can  indulge in the pleasure of this typical food of central Italy.
Se  un giorno dovessi finire nell’inferno di Dante, sono certa che il girone in cui verrei catapultata senza dubbi è quello dei golosi. Pur rispettando la salute e quindi non esagerando, mangiare è un piacere, soprattutto se si assaggiano delle cose buone. Parliamo di un vero e  proprio peccato di gola: la porchetta. Non la conoscete? La porchetta è un prodotto che potremmo considerare un salume e la cui produzione risale alla note dei tempi. Per fare una buona porchetta bisogna far sì che i maiali siano allevati in modo corretto. Io ritengo che un buon risultato finale debba avere dei presupposti altrettanto buoni alla base. Un allevamento scorretto porterà ad un prodotto finale non salubre e non gustoso. Più il prodotto è artigianale e più è alta la probabilità che questo sia genuino. La carne dopo essere stata pulita e selezionata viene aromatizzata con  sale, rosmarino, odori, pepe e magari dei rametti di finocchio. LA cottura è una fase importantissima per la preparazione del prodotto finale e il maiale viene cotto   prima allo spiedo e poi messo in forno. La porchetta deve essere gustata fresca ovvero il giorno stesso in cui viene preparata anche se , conservata bene, può durare fino ad una settimana. Pensate che la porchetta era un cibo per i ricchi signori medievali. Oggi la potete gustare ogni giorno ed è un prodotto irrinunciabile nelle feste popolari. Quando da piccola i  miei genitori mi portavano in Emilia Romagna al mare: le sere di festa in piazza fra una mazzurca e una tarantella con un’ orchestrina locale che suonava sulla piazza gremita di gente, io ricordo delle grandi abbuffate di panini con la porchetta. Allora il problema della linea neanche mi sfiorava e di porchetta ne mangiavo in quantità industriali. Uno dei luoghi dove per eccellenza si produce porchetta è sicuramente a Norcia. In questa splendida zona dell’Umbria la professione del macellaio è un’arte che ha radici nella tradizione e rispetta ancora i parametri antichi di lavorazione delle carni. Questo è  la garanzia di qualità del prodotto. Le vere origini della porchetta? Un dibattito aperto. C’è chi dice che sia Umbria, chi afferma che gli Etruschi la consumassero già, chi afferma che in Abruzzo sin dall’antichità ci siano testimonianze della presenza di questo prodotto, mentre gli abitanti Arriccia nel Lazio affermano che sia loro la paternità del prodotto. Plutarco, palando di  Lucio Licinio  Lucullo, generale romano, descriveva  i banchetti  a casa del generale enunciando  la porchetta come uno degli alimenti presenti sulla tavola. Buon gustai gli antichi romani e conosciuti per i loro pranzi copiosi!  In ogni caso mangiate la porchetta quando avete fame, è un prodotto che sazia! Potete accompagnarla con del buon vino, assolutamente rosso e abbandonatevi al piacere di questo cibo tipico del centro Italia.

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