Tutti sanno che il governo non ha fatto nulla e tuttavia, avvicinandosi la tempesta ha cominciato a smerciare queste irresponsabili sciocchezze. Da un mese a mezza voce, quando si trattava di vivacchiare tra i rimandi ed esorcizzare un autunno assai complicato, ma adesso a squarciagola per far credere ai cittadini italiani che sarebbero dei masochisti a rischiare di rimanere in crisi per prendersi la soddisfazione di non salvare il cavaliere. Naturalmente nessun esponente dei media si prende la briga di chiedere a Letta o a Saccomanni su quali basi vengano formulate queste stravaganti previsioni di crescita: ci si limita a fare da notai di questa disneyland sequestrata da Gambadilegno, invece di inchiodarli alla realtà. Però la teoria secondo cui un esecutivo che rimanda ogni cosa sia così vitale alla ripresa è qualcosa di talmente grottesco che nemmeno il lupo travestito da nonna di Cappuccetto Rosso avrebbe il coraggio di sostenere.
Ma che cervello piccolo che hai ci sarebbe da rispondere, se si fosse la nella fiaba, speri davvero che qualcuno creda a queste cazzate, come a quella della imminente ripresa della Grecia detta una settimana fa? Davvero saremmo masochisti se oltre a chiedere che la giustizia sia uguale per tutti e dunque anche per il Cavaliere, non vedessimo l’opportunità di liberarci contemporaneamente da questa ambigua governance che del resto è nata anche all’ombra dei conflitti di interesse. Due piccioni con una fava. Chiedendo scusa ai piccioni, naturalmente.