Nonostante l’evidente figuraccia, Matteo Salvini prende le difese di Calderoli e su Facebook scrive:”Io mi indigno con chi si indigna. Napolitano, taci che è meglio”. Come se non bastasse, ad alimentare il fuoco della polemica, anche l’ assessore regionale del Veneto, Daniele Stival, che sul su Facebook ha postato una foto con la scritta: ”Riteniamo vergognoso che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta a un ministro congolese”. Un coro unanime invoca le dimissioni di Calderoli: ”Non si può lasciare che resti al proprio posto di rappresentante delle istituzioni chi usa le parole come clave per fomentare il razzismo e dileggiare una donna e un ministro”. Il presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso , ha detto: ”Le scuse devono essere fatte in maniera completa. Non ci si può rifugiare dietro i comizi per nascondere quelle che sono certamente delle aggressioni verbali di tipo razzista.Chi conosce i regolamenti parlamentari sa benissimo che le dimissioni possono essere solo volontarie; devono essere valutate prima dall’ufficio di presidenza e poi portate in aula per essere eventualmente accettate”. Il Presidente della Camera Boldrini è sulla stessa lunghezza d’onda. Il premier Enrico Letta si rivolge direttamente al leader della Lega Maroni:“Una pagina vergognosa, faccio un appello a Maroni perché chiuda rapidissimamente questa pagina, se no si entrerà in una logica di scontro totale che non serve né a lui né al paese. Si tratta di un appello a Maroni, presidente della Lombardia, la più grande regione d’Italia con cui lavoriamo per l’Expo affinché chiuda questa pagina rapidissimamente, un appello sincero ma con toni ultimativi.”
Fonte (Adnkronos/Ign)