Cara Giorgia Meloni,
sarò breve, laconico. Inutile girare attorno ai problemi che colpiscono la Destra da troppi anni: abbiamo, oggi, un partito ma non un’Idea. Un programma, ma non un manifesto culturale serio e – soprattutto – vissuto, che indichi all’elettore, militante o simpatizzante il metro interpretativo della modernità. Qualche confusione deve esserci anche tra i dirigenti, altrimenti non si capiscono in fondo alcune scelte fatte di recente. Ecco qualche esempio.
Il problema di Fratelli d’Italia è semplice: si è fatto superare a destra dalla Lega.
Sul reato d’immigrazione sono più decisi, più vigorosi. Il referendum, in fondo, l’hanno proposto loro.
Sull’Euro, Fratelli d’Italia ha tentennato finché ha potuto: sembrava proprio che l’idea di abbandonare la moneta non convincesse fino in fondo. Loro – i leghisti -, invece, hanno puntato tutto sul rigetto della moneta unica. Hanno candidato economisti no-euro, mentre Antonio Maria Rinaldi – per motivi di bassa politica – non ha trovato spazio nelle liste di FdI. Il risultato delle europee ha dimostrato che la scelta giusta l’ha fatta Salvini.
Ieri, poi, il voto alla Camera sul divorzio breve. Fratelli d’Italia ha votato “sì”. La Lega, almeno, ha deciso di far fare la dichiarazione finale di voto a un deputato contrario, il quale ha difeso con forza Famiglia. Poi ha lasciato libertà di coscienza – è vero – ma il numero maggiore di opposizioni son venute proprio dai banchi leghisti.
Ci sarebbero altre cose, ma avevo promesso che sarei stato breve.
Vorranno anche la secessione, ma su molti temi si sono dimostrati più conformi alle battaglie della Destra.
Allora, nonostante ne abbia forte desiderio, mi chiedo e ti chiedo: perché dovrei votare Fratelli d’Italia?
Se puoi, spiegamelo te.
Giuseppe De Lorenzo