Lettera a un amico

Da Loredana V. @lorysmart

Dopo parecchio tempo ti ritrovo sul blog e subito leggo una frase che mi preoccupa.
Ho letto e riletto quelle poche parole che hai scritto, ho appoggiato più volte le dita sulla tastiera per risponderti, per poi ritrarle altrettante volte.
Ho avvertito tanto disincanto, in quella frase, tanta delusione per ideali traditi, più che per il tempo che passa.
E’ un problema comune, appena si passa la boa di una certa età. Ci si guarda allo specchio ed oltre a vedere i tangibili segni del tempo che passa, si avvertono anche i fumi impercettibili che sono i nostri ricordi. Ma non è un aspetto negativo: noi SIAMO il nostro passato, noi SIAMO i nostri ricordi, quell’insieme di avvenimenti che chiamiamo “esperienza”.
Il presente non esiste, nel momento stesso in cui ti sto scrivendo, un attimo dopo è già il passato…
Ci sono i ricordi belli, magari con il rimpianto di non averli saputi apprezzare a tempo debito, ma che ora ci addolciscono il cuore, e ci sono quelli meno belli o dolorosi, ai quali spesso ci si rassegna, ma che a volte lasciano tracce profonde nella nostra anima.
E se guardandoci allo specchio scorgiamo qualche rughetta nuova, qualche capello bianco in più, se i ricordi diventano più pressanti, non dobbiamo per questo perdere i nostri sogni.
Non amo particolarmente gli aforismi, ma uno mi è sempre stato molto caro “Non è importante raggiungere le stelle, ma avere delle stelle da raggiungere”. Ed anche nel firmamento più nero, per quanto piccola, per quanto fioca, per quanto lontana, deve sempre esserci una stella che ci mostra la strada. Con un forte abbraccio.
Loredana



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