Lettera alla classe dirigente italiana

Creato il 06 aprile 2012 da Angel

Questa lettera dovrebbe avere  un’ intestazione. In fondo, ogni lettera che si rispetti ha una formula di apertura. Nel caso specifico andrebbe usato il titolo di deputati, parlamentari, onorevoli. Ma non in questa lettera. I titoli di cui vi fregiate, cari politici, sono violentati dalla vostra condotta: sciatta, insulsa, insignificante. Perché l’ Italia delle meraviglie, dei borghi medievali, di Venezia, del Rinascimento, di Roma, della cultura presenta solo un neo: voi. Avete esportato in questi anni tutto oltre i confini nazionali: lassismo, mignottismo, porcate a turno, parassitismo e, soprattutto, bugie. Le bugie nelle quali, con un primato non invidiabile, siete davvero maestri. Il guaio è che questo sporco mondo che avete creato si sta gradualmente clonando: con i vostri partitini da osteria, con furtarelli degni della peggiore commedia dell’ arte e, soprattutto, clonando il seme della condotta amorale e anti etica anche nei vostri figli. I veri bamboccioni di questo paese. Gente senza spina dorsale che, senza alcun merito se non quello anagrafico, occupano posti di responsabilità; di importanza strategica per il futuro del paese. Un altro merito, oltre le spudorate bugie, bisogna riconoscervi: l’ aver spezzato la nostra generazione. L’ averla costretta ad ingoiare il precariato, l’ averla piegata alla mentalità servile della logica medievale. In fondo delle giovani generazioni voi non sapete nulla e men che meno frega nulla. Sapete o avete mai provato sulla vostra pelle la frustrazione nel vedere il proprio portafoglio vuoto? Avete mai lottato per un pezzo di carta, pur sapendo di agire in un contesto nel quale conta meno della carta igienica? Non lo sapete. Nemmeno vi importa saperlo. Quando Pasolini parlava di voi aveva ragione. Aveva ragione nel teorizzare un colossale processo pubblico contro di voi, sbattendovi sul tavolo degli imputati. Non solo per i disastri ambientali, amministrativi e politici che continuamente provocate in Italia. Ma soprattutto l’ essere stati conniventi con quelle multinazionali criminali che hanno affamato i nostri sogni. Siete i responsabili di una società che continua a vomitare prodotti da comprare. Sempre più raffinati ed avanzati. Esercitarsi a guardare le vetrine senza la possibilità di acquistare nulla è un delitto peggiore della morte. Che di pari passo va con l’ avvallo di quelle società finanziarie, non altro che compagnie di usurai moderni. Avete dissanguato le risorse del paesaggio, della natura, della cultura, dell’ agricoltura. Risorse o vendute al miglior offerente o distrutte dalle raccomandazioni politiche di turno. Non dico di vergognarvi perché questo significherebbe riconoscere in voi una qualche forma di pudore e non mi sembra il caso. 



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