Cara Lilli,
sono un’archeologa e, quando mi è possibile, sono anche un’affezionata spettatrice del tuo programma serale, Otto e mezzo. Intelligente e ben condotto …
Stasera la puntata si intitolava “Salvare Pompei per salvare l’Italia”… Capirai, mi sono incollata al video! Gli ospiti erano Ilaria Borletti Buitoni (presidente del Fondo Ambiente Italiano); Pierfrancesco Favino (attore che fa da testimonial per il FAI e l’economista Luigi Zingales (Robert C. McCormack professor of Entrepreneurship and Finance alla University of Chicago Booth School of Business).
Si è parlato dei crolli di Pompei, del problema dei fondi ministeriali, di valorizzazione, di
Il consueto Punto di Paolo Pagliaro, prendendo le mosse dal New Deal voluto da F.D. Roosvelt dopo la crisi del 1929, si è in gran parte tradotto in una sorta di pubblicità/progresso a favore dello stesso FAI. Nella seconda parte della trasmissione l’accento si è spostato soprattutto sul problema dei fondi erogati dal Ministero al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo). A lungo si è protratto il duello tra Favino e Zingales: favorevole all’esistenza dei contributi il
Assordante, cara Lilli, il silenzio dei tecnici … Ma come, si parla dei crolli di Pompei, dello stato di rovina in cui versa il nostro patrimonio dei Beni Culturali, della scarsezza dei finanziamenti e non si intervista (non dico invitare per carità!….ma almeno raggiungere per telefono) nemmeno un addetto ai lavori? Senza nulla togliere ai tuoi prestigiosi ospiti perché non pensare di coinvolgere in un tal genere di discussione sui Beni culturali, accanto ad un attore, alla Presidente del FAI ed ad un economista che si occupa di tutt’altro e che vive e lavora negli Stati Uniti, magari anche un qualche nostrano addetto ai lavori? Magari un archeologo?
Con immutata stima per la trasmissione che conduci
cari saluti,
Elle