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“Un dato, uno solo: siamo 24esimi nel mondo per capacità di attrazione dei talenti. Dopo la Grecia. Ad affermarlo è stato Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria, nella giornata conclusiva del Convegno dei Giovani Imprenditori di Capri, cui ho partecipato lo scorso weekend come relatore.
Basterebbe questo semplice dato a spiegare perché non cresciamo più, perché perdiamo posizione in tutti i ranking. Semplicemente per questo, semplice dato: a fronte di un flusso costante di risorse qualificate che se ne vanno, non riusciamo ad attrarne. Punto. Molto semplice. Certo, potremmo anche aggiungere -sempre secondo il Csc- quei due punti di Pil che potremmo recuperare solamente se l’occupazione giovanile italiana riuscisse a uguagliare quella tedesca…
Ma sono dettagli, per il premier Silvio Berlusconi, che la sera stessa avrebbe definito i giovani imprenditori che hanno organizzato il convegno dei “ragazzotti”. Lui, un simpatico giovanotto di 75 anni, quei “ragazzotti” non li ha mai ascoltati. Qualche mese fa hanno avanzato delle proposte concrete: mai avuto risposta. Alla fine hanno deciso di non invitarlo a parlare. Come lui, nessun altro politico che non fosse almeno trentenne. Scelta molto saggia.
Ho personalmente parlato con molti di questi giovani imprenditori nel corso della due giorni, ricavando l’impressione che ci sia tanta voglia -tra loro- di cambiare le regole, di rendere l’Italia un Paese attrattivo, di aprirsi all’estero e ai nostri talenti dispersi ai quattro angoli del mondo. Le basi per sperare ci sono. La parte più giovane delle nostre imprese sta cambiando passo e linguaggio, sta lanciando messaggi nuovi, è pronta -insomma- a modernizzare l’Italia. Per farlo, sa bene che deve riconnettersi con quell’enorme bacino di capitale umano che vive fuori dai nostri confini, parla due o più lingue, ha una visione globale dell’economia. E non gioca in difesa, ma in attacco.
Sono certo che lo faranno: anche con iniziative a breve, di cui avremo presto occasione di parlare, anche su questo blog.
Questo è il messaggio di speranza, che intendo lanciare a tutti coloro che dall’estero seguono il blog “La Fuga dei Talenti”. Qualcosa sta cambiando. Non potrà che essere un cambiamento generazionale e trasversale, che passerà attraverso i giovani imprenditori, i giovani politici, i giovani manager, i giovani ingegneri o architetti, i giovani medici, i giovani funzionari, i giovani docenti, i giovani giornalisti… fino ad arrivare ai giovani studenti, ai giovani disoccupati e ai giovani inattivi. Parlate lo stesso linguaggio. E’ il momento di connettersi, di riconnettersi, di dare nuove regole a questo Paese. Facendo network. Avete gli stessi obiettivi e gli stessi orizzonti.
Ignorate chi vi ignora e vi definisce “ragazzotti”. Questa persona è già nella preistoria. Che lo giudicherà per quello che non ha fatto. Voi siete il futuro, la speranza di questo Paese. E’ ora di guardare avanti“.
ASCOLTA IN .mp3 L’INTERVENTO DI SERGIO NAVA AL CONVEGNO DEI GIOVANI IMPRENDITORI DI CAPRI