”Su Comitadu pro sa limba sarda – prosegue la lettera-appello – in quanto storica Associazione portatrice d’interessi culturali, identitari e diritti civili del popolo sardo, in occasione della sua presenza in Sardegna, con la seguente lettera aperta, intende esprimerle disappunto e protesta per la lunga negazione e il permanente tentativo di eradicazione della lingua sarda che ha danneggiato il popolo sardo, lo ha ferito gravemente con conseguenze che ancora oggi non sono eliminabili facilmente ne’ serenamente”.
”Solo l’iniziativa de ‘Su comitadu pro sa limba sarda’, con la legge d’iniziativa popolare del 1978 – si legge nella lettera -, permise l’inizio un processo democratico utile per bloccare un vero e proprio genocidio linguistico e culturale ai danni dei sardi portato avanti con continuita’ dai Sabaudi, dal Regno d’Italia, dal fascismo e dalla Repubblica. Nell’inerzia del Parlamento italiano che non prese in alcuna considerazione le conseguenti proposte di legge d’iniziativa regionale sulla lingua sarda”