Anche per chi aveva dei dubbi precedentemente adesso lo trova evidente: non solo l'Unione Europea, ma tutta l'Europa, tutto ciò che noi riteniamo Europa da millenni, sta vivendo una delle sue crisi più grandi della sua storia.
Il cittadino comune europeo si sente sempre più perso nel suo continente, nella propria patria, nella propria città, in casa sua. La leadership europea non solo non offre una soluzione, ma non è neanche arrivata a capire la gravità del problema. Naturalmente la colpa non è del tutto sua. Sono colpevoli anche quelli che hanno eletto questa leadership europea sopra gli stati nazionali non in base alle competenze ma in base a contrattazioni meschini e stupidi. Infatti il risultato si vede: la leadership è stupida, incoerente, incapace, inabile, "declinatrice" di responsabilità ma soprattutto è prigioniera di idee obsolete.
Non sono molto diversi neanche i leader dei singoli stati. I leader della maggior parte dei paesi europei sono dei prigionieri delle elezioni all'avvenire, dei lobby dietro al proprio partito e dei media con ideologie superate. Se fossero in grado di pensare e di agire autonomamente, non lo farebbero lo stesso. Non osano neanche respirare senza i lobby e i media. Se non c'è nessuno che dia soldi per la campagna elettorale e non c'è l'appoggio dei media, perdono il potere. Quindi dicono delle stupidate ed agiscono contro ogni buonsenso senza esitare, se i lobby ed i media ritengono giusto.
Ora un'Europa di queste condizioni è stata invasa in pochi mesi da una folla di milioni di immigrati.
I leader europei insieme ai leader degli stati agiscono immediatamente secondo i vecchi e ben abituali riflessi. Nello spirito di "aiutiamo tutti quelli che non sono europei" e della multicultura hanno lasciato e lasciano invadere l'Europa.
Naturalmente neanche questa volta i fatti rendono sfocata la loro vista acuta...Non conta che gli immigrati arrivano senza alcun controllo. Viene chi vuole e porta ciò che vuole. (Pensiamo solo a come è contrastante con le torture che un cittadino europeo deve attraversare per viaggiare in aereo). Non conta neanche che gli immigrati sono musulmani che non solo non accettano il cristianesimo ed i principi liberali ma addirittura considerano tutto ciò un nemico odioso da combattere e da annientare. Non conta neanche quel fatto che contrariamente all'immagine data dai media la maggior parte degli immigrati non è rifugiato di guerra e generalmente non arrivano famiglie ma uomini energici. Non importa neanche il fatto che queste persone non chiedono ma esigono, che vogliono far valere i propri diritti ma dei loro doveri e responsabilità non gli importa niente.
Tutto questo non conta perché i media parlano diversamente. Nei media si può apparire in una luce positiva solo se ci si prende cura degli immigrati, se li si aiuta, se si scattano selfie con loro e se si raccontano storie commoventi (spesso false e inventate) di loro. In più è rituale aspettato scomunicare e stigmatizzare tutti quelli che osano alzare la voce contro il flusso degli immigrati. È un esercizio quotidiano chiamare nazisti, razzisti e infami tutti quelli -che sia ministro o cittadino comune- che non appoggiano il flusso dei musulmani.
Qualcosa però è cambiato nelle ultime settimane. È venuto un leader sicuro di sé di uno stato membro dell'Unione Europea e ha dichiarato che il bianco è nero, mentre il nero è bianco. Ha dichiarato che così non si può procedere, ha dichiarato che l'Europa corre alla sua rovina. Lui è Viktor Orbán, il primo ministro dell'Ungheria.
I leader europei ed i media hanno scelto la solita tattica, cioè hanno preso in mirino Viktor Orbán in tutti i modi. Ne hanno parlato male, gli hanno dato del nazista, l'hanno minacciato con la chiusura dei fondi europei, con l'esclusione dall'Unione Europea. Ma non hanno considerato alcune cosette.
Non hanno considerato il fatto che si può far credere una qualunque cosa sull'Ungheria fascista ad un telespettatore su una poltrona, ma quando il telespettatore in Italia, in Austria, in Germania, in Danimarca, in Svezia, in Francia esce per strada e sente sulla propria pelle ciò di cui il "fascista" Orbán parla, allora prima o poi crolla l'immagine suggerita dai media. Sono un ottimo esempio per l'immensa stupidità dei media i risultati scioccanti dei voti del pubblico. In Austria, in Germania, in Francia i telespettatori ed i lettori comuni erano in una stragrande ma nello stesso tempo impressionante maggioranza dalla parte del primo ministro ungherese.
Gli stupidi politici occidentali e gli operai dei media bugiardi non hanno considerato neanche quel fatto che il monopolio delle informazioni è cessato di esistere. Ormai è inutile tentare di aizzare il mondo contro Orbán con false fotografie di "Bicske", perché in un lampo d'occhio la verità viene alla galla e si diffonde nel mondo cosa è successo veramente.
In Italia che soffre almeno quanto l'Ungheria a causa del flusso degli immigrati economici oggigiorno è difficile "vendere" alle persone che va bene in questo modo. Oggi non è più possibile far credere alla maggior parte degli ungheresi e degli italiani che l'immigrazione è buona ed è da incoraggiare. Dove le persone si trovano di fronte ai problemi non si aspettano una lezione ma una soluzione. Delle soluzioni che Viktor Orbán utilizza e che consiglia pure per l'Europa.
Chi prima chi dopo, ma pare che sempre più leader di paesi si sveglino e anche se arrabbiati, continuando ad infamare Orbán, ma iniziano a camminare su quella strada che Orbán consiglia. L'idrocefalo dell'Europa però continua ad essere un ostacolo. La leadership europea completamente incapace, incompetente e che teme solo il proprio potere, continua a rimanere attaccato al principio ultraliberale di "facciamo entrare tutti e aiutiamo tutti".
Non a caso tanti si ricorderanno della caduta ingloriosa del glorioso Impero Romano. Gli imperatori romani instupiditi per il benessere e per la devianza prima appoggiavano solo l'immigrazione e lo stabilimento dei barbari poi tra le orge nei loro palazzi, ascoltando bellissimi discorsi hanno vissuto come i barbari hanno invaso, hanno occupato e poi rovinato quell'impero che poco prima era il re del mondo. Beh, la leadership dell'Unione Europeo non è il re del mondo, ma con la sua gozzoviglia ed il suo non fare nulla eloquente somiglia in modo fantomatico agli imperatori che causarono la caduta dell'Impero Romano. L'unica possibilità per l'Europa, perché la storia non ripeta se stessa, perché i barbari non possano distruggere di nuovo, e questa volta probabilmente per sempre, il mondo e la cultura romani e cristiani è se il cittadino comune costringe i propri leader politici ad utilizzare la politica dell'autodifesa. Chi non è disponibile, a breve termine deve essere eliminato.
Perché ormai non è in palio il benessere dei nostri nipoti, ma l'esistenza dei nostri nipoti.
Orbán lotta perché noi abbiamo, o possiamo avere dei nipoti. Tu da che parte sei?
.Szamosszeghy Bodó Károly - Kovács András