<< Sono un cane di 12 anni e vivo in un canile da tanto tempo. Non me lo ricordo nemmeno più. Qualcuno dice che sono anziano…sinceramente ho scoperto da poco cosa vuol dire. Qui il tempo trascorre in modo strano.
Sono arrivato che ero un cuccioletto. La mia famiglia non mi voleva e non so perché. Io stavo tanto bene, anche con Alice, la mia amichetta del cuore umana. Ricordo giornate intere a giocare io e lei nel giardino.
Poi poco dopo è nato Francesco…un cucciolo come me. E da quel giorno tutto è cambiato.
Solo Alice stava con me.
Poi mi sono ritrovato improvvisamente in un posto grigio, con tanto fumo e auto che correvano a più non posso.
Non avevo capito subito che la mia famiglia mi aveva abbandonato. Qualcuno mi ha salvato e mi ha portato dove sono ora.
Gli umani lo chiamano canile. Non mì è stato difficile capire perché. Siamo in tanti cani qui. Tanti in cerca di padrone.
Quando sono arrivato, ero piccolo e non conoscevo nessuno. Non mi volevano male, ma c’era un po’ di lotta per il cibo. Eravamo tutti affamati. Ma non è fame di cibo…quelle ce ne danno a sufficienza e ci trattano bene. Quella di cui parlo io è fame d’amore.
I miei nuovi amici, soprattutto i più grandi, avevano paura che gli umani scegliessero me, che ero un cucciolo, piuttosto che loro.
Non capivo. Adesso però si. Adesso che ho 12 anni.
Spesso dalle sbarre della mia gabbia vedo qualche essere umano che mi guarda e ogni volta spero che mi prenda con sé e mi porti via da questo posto.
Non voglio male ai volontari che si prendo cura di me, ma…
Io nonostante tutto continuo a sognare:
anche se mi hanno abbandonato io so che ci sono degli umani buoni,
come i volontari che sono qui in canile e che si occupano di me.
So che c’è una famiglia che mi sta cercando là fuori.
Noi cani vecchi abbiamo tanti difetti, forse siamo un po’ bruttino,
forse non giochiamo più come prima. Ma sappiamo amare tanto, tanto…nonostante tutto.>>