Lettera nel silenzio

Creato il 18 maggio 2011 da Donnaperte

Lettera nel silenzio

Ciao amore, avevo voglia di parlare un po’ con te. Un soliloquio visto che son solo, ma pur sempre con te. Parlarti perché mi manca di farlo, con quella gaiezza che ci prende quando ti faccio una battuta alla quale rispondi con uno “stupido!!” detto con la freschezza adolescenziale che ti è rimasta dentro, nonostante il trascorrere del tempo da quel tempo.

Parlarti, perché mi manca quando mi ritrovo a ridere con te, di te, di me, e nell’ampiezza del sospiro che ne deriva, mi sento bene, perchè ti appartengo, perchè mi appartieni. Perchè in quel parlarci al telefono mi immagino di te al di là del filo, che poi di fili non ce n’è più col cellulare; di fantasticar su come sarai vestita fuori e poi ancor di più sotto, nell’irrefrenabile fantasia che ho nel pensarti con passione.
Perché mi piacerebbe svegliarmi una volta con te e vestirti io la mattina. Vestirti dopo averti rimirata per quella che sei senza veli e godere già di quella verità. E dopo la contemplazione, far calzare alla tua pelle l’intimo: prima sopra, accompagnando il gesto con dolci carezze e leggeri baci sul tuo seno ancora nudo. E poi sotto, con l’indugiar delle mie mani dentro ai tuoi slip; indugiar che va ben oltre il giusto tempo del solo vestirti. E vedere la tua dolce ribellione che poi diventa abbandono brillare nei tuoi occhi. E sentirmi tirar giù sul letto da te, sentire la mia bocca colpita e affondata dai tuoi baci, baci che non sai più trattenere, che non mi vuoi più negare. E io rispondo a tutto di quel che mi dai. Rispondo a tutto...e di più. E in quel abbandonarci al tempo dell’amore, perder conoscenza del tempo per andare a lavorare.

Ciao amore, avevo voglia di parlare un po’ con te. Un soliloquio visto che son solo, ma pur sempre con te. Perché mi manca di parlarti così dolce... ...perché mi manchi Tu.


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