Secondo l'ANSA, sette club di Serie A hanno inviato una richiesta scritta alla Lega di Serie A richiedendo la realizzazione di un'approfondita indagine di mercato, la possibilità di affiancare all'advisor Infront un altro consulente scelto dai club e, in sostanza, una revisione dei proventi per i diritti tv sul calcio per il prossimo triennio, quello che parte nel 2015.
Si tratta Juventus, Inter, Fiorentina, Roma, Sassuolo, Verona e Sampdoria.
Curioso che la domanda veda fra i firmatari squadre che dovrebbero essere interessate a modifiche in antitesi fra loro. Se è ragionevole che la Juventus voglia calcare la mano sulla valutazione del bacino di utenza che la vede vincente (e forse anche l'Inter ha lo stesso obiettivo), Verona, Sassuolo e Samp dovrebbero invece prediligere criteri diversi, più egualitari. Il tutto anche andando a toccare rendite di posizione come quelle delle quali beneficia la Roma che, insieme alla Lazio, si vede attribuire un paio di milioni in più per il solo fatto di poter inserire nel calcolo dei diritti TV il numero dei cittadini della Capitale.
Sicuramente sarebbe interessante che le indagini di mercato, chiunque le faccia, e la ripartizione dei diritti, quale che sia la regola, venissero rese pubbliche dalla Lega di Serie A. Accade così, ad esempio, in Premier League, Bundesliga e Ligue 1.
Si chiama, fra l'altro, trasparenza. Che è un valore anche quando viene portato avanti da un soggetto privato come la Lega di Serie A.
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