Nessuno si preoccupa più di politica, di economia, d’inquinamento, nessun problema economico affligge l’umanità, né fame, né guerra, né pestilenza, né siccità. Aids è una sigla desueta, fuori programma sanitario e sociale.
Il miracolo mondiale si è compiuto, tutti hanno quello che gli spettava da sempre: benessere, agi, comodità, confort, divertimenti, gastronomia e cibo non mancano in nessun ambiente. Il mondo è di tutti, nessuna disparità divide gli esseri viventi, anche gli animali hanno fatto il loro trionfale ingresso in mezzo agli umani. Le leonesse si accucciano accanto ai piccoli d’uomo, li accudiscono come fossero i propri; alcune specie animali si sono estinte come certe categorie umane, tipo zoppi, ciechi, storpi, omosessuali, sordi, muti, dissidenti, obiettori, nani e mentecatti. L’ultimo è deceduto quest’anno, 2062, si chiamava Silvio Berlocche, aveva un nome diabolico, premonitore. L’uomo non mangia più il fratello bue, né la sorella capra, nemmeno il cugino coccodrillo né la zia rana. Tutti si mangiano tra loro senza cerimonie, senza lotta o leggi della giungla, senza distinzioni di sorta, perché ormai siamo tutti BENE-STANTI.
Ingredienti:
un po' di poveracci
uno scrittore che riscrive 28 volte un romanzo
un popolo che usa troppi accenti
mezzo chilo di Camembert
Maria Letizia Mineo