Heinrich Böll, Ansichten eines Clowns (Opinioni di un clown)
Un romanzo che avevo già letto alle scuole medie e che avevo posizionato in tripla fila nella mia libreria. Tanto lo avevo odiato in quel periodo, quanto invece l'ho apprezzato riprendendolo in mano. Una storia malinconica, dura, ma affascinante. Un clown che non fa decisamente ridere. La rovina di uomo che si sente smarrito e non riesce a ritornare in carreggiata. Non riesce e non vuole. Commovente l'immagine finale in cui il protagonista, ormai diventato un mendicante, intona canti religiosi e si lascia "morire" immerso nel suo sconforto.
Bertolt Brecht, Die Dreigroschenoper (L’opera da tre soldi)
Breve, ma intensa. Un'opera teatrale che si legge tutta d'un fiato e si ascolta con piacere. Die Moritat von Mackie Messer è forse la canzone più celebre contenuta dell'opera e, facendo un breve tour per YouTube, se ne possono trovare diverse versioni tra cui una cantata da Sting (in un tedesco alquanto approssimativo, ma non importa). Una trama costantemente in movimento, imbrogli e sotterfugi, in una Londra malata e inaffidabile. Solo sentir nominare il nome di Londra, mi porta un'infinità di nostalgia...
Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz
Il punto dolente. Non bisognerebbe svelare troppi retroscena di un esame, ma è stato il mio libro maratona. Sei ore di lettura consecutiva il giorno prima del suddetto esame. Un vero e proprio calvario dopo molteplici tentativi di lettura negli ultimi sei mesi. Molti lo considerano un capolavoro, ma non sono proprio riuscita a coglierne l'essenza. Un romanzo metropolitano in cui viene riprodotto l'autentico spirito di Berlino, ma nonostante mi sia sforzata per farmelo piacere, non ho raggiunto il mio obiettivo. De gustibus.
Günter Grass, Die Blechtrommel (Il tamburo di latta)
Romanzo lunghissimo e complicato. Una trama piena di vicende, colpi di scena, personaggi, guerra. Posso solo dire che l'immagine di questo bambino che infrange i vetri con la voce e suona costantemente il suo tamburo di latta, mi ha spaventato più di qualsiasi film horror. E' difficile che me lo dimentichi.
Hermann Hesse; Der Steppenwolf (Il lupo della steppa)
Vi rimando a questa recensione che ho scritto qualche mese fa.
Franz Kafka, Der Prozess (Il processo)
Kafka mi ha sempre incuriosita, soprattutto da quando ho passato tre giorni a Praga ed era costantemente presente in ogni insegna e cartello. La prima cosa che mi viene in mente quando penso a Kafka sono "Le metamorfosi", un racconto interessante e fortemente simbolico, quindi ho letto "Il processo" con molta curiosità. Un uomo si sveglia al mattino e gli viene riferito di essere accusato di qualcosa di non specificato e che è in corso un processo. Un incubo o uno scherzo? Purtroppo per Joseph K. si tratta di un evento molto serio che lo porterà fino all'esecuzione capitale. Piuttosto agghiacciante questo complicato nonsense.
Thomas Mann, Der Tod in Venedig (La morte a Venezia)
Thomas Mann, un nome e una garanzia. Già pronunciarlo, mi fa sentire importante ed intellettuale. Il simbolo della Germania del '900 mi permette di parlare del grande filosofo Nietzsche, di spirito apollineo e di dionisiaco, e... meglio che non mi dilunghi perchè... chiedetelo ai miei amici! (Riesco ad inserire Nietzsche anche in stupidi discorsi durante pizzate del sabato). Un racconto affascinante, soprattutto per gli amanti dei miti greci e dello spirito decadente (e di Nietzsche).
Robert Musil, Die Verwirrungen des Zöglings Törless (I turbamenti del giovane Törless)
Non è l'opera più famosa di Musil, ma è altrettanto di qualità (pun intended). Interessante il confronto con il romanzo di Walser "Jacob von Gunten".
Rainer Maria Rilke, Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge (I quaderni di Malte
Laurids Brigge)
Difficile seguire il flusso di coscienza di Rilke, ma alcune immagini descritte sono veramente belle (lasciatemi passare l'aggettivo bello, un po' banale, ma... bello!).
Peter Weiss, Die Ermittlung (L’istruttoria)
Vi rimando a questa recensione che ho scritto qualche mese fa.
Queste sono solamente alcune impressioni e battute su ogni opera. A breve delle descrizioni più dettagliate
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