Plausibile Greg,
il posto di impiegato di seconda fascia era già il mio. Per via della raccommandazione forte di mio zio Harcourt che alla Just Air ha trascorso una vita, partendo da fattorino, sino alla scrivania di ragioniere capo. Una scrivania con tanto di Zep 1800, la graffettatrice chirurgica.
Beh, c’era di mezzo una minima formalità: il banalissimo test d’ingresso.
“Fai del tuo meglio,ragazzo. E segui il tuo istinto”, mi ha detto zio Harcourt, buttandomi addosso una fiatata delle sue, che te lo fa sembrare morto da un pezzo.
Lo studio dell’esaminatore era di un candore spropositato e il Dottor Tobia Ivansson indossava un camice probabilmente lavato qualche minuto prima del mio ingresso.
Mi ha fatto accomodare e mi ha mostrato subito quattro macchie.
“Mi dica che ci vede”, ha borbottato urtando i miei sentimenti più profondi.
Io ci ho visto una pallina da baseball, una mazza da baseball, uno stadio da baseball e un’altra cosa più confusa, comunque legata al mondo del baseball.
“Uhm”, ha commentato il tipo.
Poi mi ha parlato di un complesso edipico irrisolto e di spropositata ansia di fronte ai labirinti e di un disturbo neurologico da incontinenza infantile.
L’apperception test gli ha fornito il dato definitivo sul mio dissesto pedagogico. Mostrandomi la fotografia di una grande tetta in bianconero, mi ha chiesto quale montagna mi rammentasse.
Il Kilimangiaro, il monte Kashtan Tau o il monte Everest.
La sua indagine è finita lì.
Alla Just Air si chiedono ancora come abbia potuto finirlo con una semplice penna biro.
E’ la prima cosa che mi è venuta a tiro.
Anche perché con l’acchiappamosche avrei rischiato un fiasco.
Ora sono nel carcere Lazzaro Mix, nella periferia di Waco.
A milleduecento miglia dalla mia scrivania alla Just Air e a milleduecentoventi miglia dallo zio Harcourt, che non fiata quasi più, per la vergogna e l’imbarazzo.
Averti raccontato la mia piccola vicenda mi ha fatto bene, plausibile Greg.
Un abbraccio fraterno,
Gaylord Mollison
Sventurato Gaylord,
solo una cosa. Nella vita bisognerebbe, ogni tanto, sposare qualche compromesso. Al fenomeno che ti stava di fronte, avresti dovuto dire che la grande tetta in bianconero ti ricordava il monte Everest, dal versante degli scalatori gaudenti. Ora ,forse,saresti un realizzato impiegato della Just Air.
Ma a ben pensarci, non è poi così male la tua sistemazione in cella.
Vedi di non fissare troppo le macchie sui muri , dove troveresti solo cornutissimi arbitri di baseball.
Apprezzo la tua simpatia per il baseball.
Tuo Greg
Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.