Lettere al serial killer: una nuova rubrica

Creato il 26 agosto 2012 da Paolo Franchini

Con la prima domenica di settembre, cioè con la prossima, VareseNoir darà spazio alla nuova rubrica LETTERE AL SERIAL KILLER.

Sarà l’ergastolano Greg Groggy Iron, 42 anni (di cui già 14 trascorsi dietro le sbarre), a rispondere alle lettere che perverranno alla Cella 309 del carcere del Vermont oppure tramite la pagina contatti di questo sito. Dopo gli opportuni controlli, i messaggi saranno trasmessi a Mister Iron dalla guardia scelta Art Fischer, un discreto confidente del nostro Greg e assiduo lettore di queste pagine.

Nella cella in cui Greg Groggy alloggia, spiccano due poster: il primo è quello di Richard Kuklinski, l’uomo di ghiaccio (Greg ci tiene vicino le bibite, d’estate), mentre il secondo è quello di Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwakee (Greg ci tiene lontano le polpette, tutto l’anno).

Per chi non lo sapesse, Greg Groggy Iron è un colto psicopatico. Nato in un istituto per madri non sposate è stato adottato da una famiglia di riciclatori di semi di girasole. Professore di matematica, ha elaborato il teorema del disoccupato disturbato che trucida, dal Vermont fino allo Utah, trentatré donne, in genere fra i sedici e i venticinque anni.

Greg, già dai sei anni d’età, ha sviluppato una evidente ossessione per le donne. Per l’uso esondato di materiale pornografico, era conosciuto negli ambienti scolastici come Greg Pompalamano. Grazie alla sua emotività disturbata, Greg ha ciclostilato una piccola opera dal titolo “La donna come oggetto o come redenzione?”. Nella prefazione, si esprime tutto il suo sentimento: Ogni primavera fa sbocciare una opulenta messe di vergini da iniziare; o da finire, dipende.

Greg ha un tatuaggio sul torace, coast to coast: “Il terrore, a un certo punto, trova una fine”.

La rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.


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