Magazine Cultura

Lettere d’amore, Il Corriere della Sera: corrispondenze appassionate dei grandi dell’Ottocento e del Novecento – #Pablo Neruda

Creato il 12 luglio 2014 da Ilariagoffredo

 

Il Corriere della Sera inaugura una nuova collana di libri dal titolo “Lettere D’amore”, in edicola dal 15 luglio al prezzo  di € 6,90 + il prezzo del quotidiano.

Si tratta di 20 volumi con le corrispondenze appassionate dei grandi dell’Ottocento e del Novecento, da Neruda a Kafka, da Einstein a Frida Kalho, da Pessoa a Edith Piaf.

Grazie a Corriere della Sera possiamo conoscere letterati, artisti, scienziati, personaggi in una nuova e sorprendente veste, quella di innamorati. Un viaggio in un sentimento forte, che da sempre smuove animi e continenti. Storie di attesa, di tenerezza, desiderio, di assenza e di follia. Perché chiunque abbia amato ha affidato almeno una volta nella vita la propria passione, i propri tormenti e le proprie illusioni a una lettera.

La prima uscita: Pablo Neruda

page1

Che gioia vedere questo prato verde, queste montagne oscurate dalla nebbia del crepuscolo, e sentirmi io, in prima persona, libero da tanta stupidità, agile e solo. Ah! Se ci fossi tu, Albertina!

La prima uscita, in edicola martedì 15 luglio, è “Lettere d’amore ad Albertina Rosa” di Pablo Neruda, uno dei primi e segreti amori del poeta cileno.

L’amore tra i due risale al 1921 quando i giovani si trasferiscono a Santiago del Cile per frequentare i corsi dell’università. Per il poeta che viene dalla provincia è la scoperta di un amore cittadino, concreto, sessuale, fiorito nella misera vita studentesca. La passione divorante si riversa subito sulla carta e s’incendia soprattutto durante le vacanze, quando i due innamorati si separano per far ritorno alle rispettive famiglie. Il tempo e gli eventi non sembrano spezzare il legame: l’ultima lettera del poeta cileno è del luglio 1932, due anni dopo il suo matrimonio con Maria Antonieta Agenaar Vogelzanz e quattro anni prima di quello di Albertina con il poeta Ángel Cruchaga Santa María, amico intimo di Neruda. Le strade dei due si dividono ma in queste pagine l’amore di gioventù resta vivo per sempre.

Per molti anni ci si è chiesto chi fosse “Mariposa”, la “farfalla” cui sono dedicati alcuni dei versi d’amore più celebri di Pablo Neruda. Il mistero fu svelato due anni dopo la morte del poeta, quando Albertina Rosa Azócar Soto decise di pubblicare le lettere ricevuta da Neruda.

Il testo in italiano ora edito segue fedelmente gli originali e vale a documentare un momento particolarmente rilevante della biografia di Pablo Neruda.

La tua bella lettera lilla merita il mio inchiostro color ala di cocorita. Per fare il mio dovere con te, ti rispondo immediatamente, di giorno. Ma alla luce bianchissima del giorno non mi viene in mente niente niente che sia degno di Arabella. Per lo più vorrei parlarti nei baci. Così riuscirei a spiegarti il mio bisogno di te, la mia sete di te. Il desiderio di averti al mio fianco.

 

L’autore

pablo neruda

Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 – Santiago 1973), fu un poeta cileno, ritenuto tra le voci più significative del XX secolo. Figlio di un ferroviere, cominciò a comporre versi fin dall’adolescenza. Alla sua prima raccolta pubblicata in volume, Crepuscolario (1923), ancora legata alle forme estetizzanti del decadentismo, seguirono nel 1924 le Venti poesie d’amore e una canzone disperata, grazie alle quali Neruda si affermò come il più famoso giovane poeta dell’America latina. Nelle composizioni di Residenza sulla terra (1933), scritte dopo alcuni anni di servizio diplomatico in Estremo Oriente, il poeta diede vita a immagini cupe e disperate di un mondo distrutto dalla civiltà moderna. Se con quest’opera la sua poesia si orientò verso l’espressionismo e il surrealismo, in seguito la sua produzione sarebbe approdata a uno stile realista, sobrio ed essenziale.

Trascorso un periodo in Spagna all’epoca della guerra civile, Neruda ritornò in Cile, si iscrisse al Partito comunista e fu eletto senatore, ma nel 1948 dovette riparare in esilio a seguito di un processo politico intentatogli dal presidente del Consiglio Gonzales Videla. Il primo frutto di questi anni difficili fu Canto generale (1950), poema epico che celebra la storia e la natura dell’America latina dal presente al lontano passato precolombiano. In Italia tra il 1951 e il 1952, compose I versi del capitano (1952) e Le uve e il vento (1954), mentre dal 1952 al 1957, dopo esser tornato in Cile, compose le Odi elementari, in cui fece assurgere a dignità poetica gli oggetti più umili e gli aspetti più semplici del vivere quotidiano. Sostenitore di Salvador Allende, con l’avvento al potere dei socialisti ottenne la carica di ambasciatore del Cile in Francia. Tornato in patria nel 1972, dopo aver ricevuto, nel 1971, il premio Nobel per la letteratura e il premio Lenin per la pace, morì pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet, che segnò la fine del governo Allende e l’instaurazione della dittatura.

Fonte: Encarta

 

Le prossime uscite

collana3d

La seconda uscita, in edicola il 22 luglio, invece è “Da qualche parte nel profondo” di Rainer Maria Rilke e Lou Andreas Salomé. Il poeta, drammaturgo e scrittore austriaco conosce a Monaco la Salomè, scrittrice e saggista tedesca di origine russa e amica di Nietzsche. Nelle numerose lettere che si scambiarono, selezionate in questa raccolta, il poeta praghese si appoggia a Lou nello smarrimento del periodo parigino, nel ricorrente dubbio creativo, nella paura della malattia, riconoscendola come unica interlocutrice attenta e presente nei momenti decisivi del suo tormentato percorso.

Una collezione preziosa, da non perdere.

Vi lascio l’indirizzo dello store del Corriere, dove potete prenotare una singola copia o addirittura tutte:

Buona lettura!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :