Per questa lettura ringrazio una mia collega, grande appassionata di libri per ragazzi (il suo blog si chiama Libri in gioco ) tanto da organizzare percorsi e sfide di lettura presso le scuole medie.
Si trovava sulla sua scrivania, mi ha colpito subito il titolo e l'ho preso in prestito. Ovviamente quando c'è di mezzo il mare...non resisto. Ma non è questo il tema del libro!L'ho letto in treno, tornando a casa, in appena un'ora.
E' una lettura consigliata ai ragazzi (dai 10 -11 anni...) ma credo sia piacevole e utile anche per gli adulti, dato che affronta una tematica sulla quale le famiglie possono trovarsi impreparate, come l'omosessualità.Sappiamo tutti quanto sia difficile gestire il complicato rapporto con i figli adolescenti. Chi non ha ancora, come me, figli di questa fatidica età, ricorda però bene i tumulti che si provano verso se stessi e il mondo intero.
Se a questa difficoltà si aggiungono la mancanza di comunicazione e certi preconcetti, si possono scatenare delle vere e proprie guerre familiari, a volte irreparabili.
In questo libro ritengo che la protagonista sia la madre, anche se le vicende vengono raccontate in prima persona attraverso delle lettere da Mathieu, un ragazzino che è andato a trascorrere le vacanze in una casa al mare con la famiglia.
E' la mamma infatti che "muove" i sentimenti dell'intera famiglia, accecata da sentimenti contrastanti, senza sapere come affrontare certe situazioni.Al mare sono in tutto 5: Mathieu, la sorella Sylvie, il fratellino Antoine, la mamma e il papà.
Ma manca qualcuno. E' a questo qualcuno, chiamato Christophe, che Mathieu scrive ogni giorno una lettera. In ognuna di essa è possibile sentire la tristezza, la nostalgia, il dolore che attanagliano il ragazzino e che non gli fanno nemmeno lontanamente pensare che, dopo tutto, la vacanza potrebbe essere bella. Nemmeno quando prova un fremito d'amore per una ragazzina conosciuta lì per caso.Leggendo, all'inizio, non avevo assolutamente idea di chi potesse essere questo Chistophe...Credevo fosse il migliore amico di Mathieu, lasciato in città...Ed è proprio per questo che il libro è stato anche una sorpresa: fino alla fine si sente e percepisce la forte presenza di Christophe tra tutti i componenti della famiglia, ma nessuno ne vuole parlare apertamente.
La madre addirittura minaccia ceffoni se "qualcuno si permette di parlare ad alta voce di lui".E nessuno lo fa. Tutti lo pensano ma hanno paura di esprimere apertamente i propri sentimenti.
La vacanza ovviamente procede male, tra bassa ed alta marea, incidenti di percorso e situazioni che, se ci fosse stato Christophe, non sarebbero mai capitate! Ma questo non lo dice nessuno!!!
Ma ecco la notizia: Christophe verrà a trovarli con il suo amico Florian.
Tutti sono felici, tranne la madre.La madre non può accettare di rivedere il figlio maggiore in compagnia di un mostro, un ragazzaccio vizioso a suo parere.
Sarà Mathieu, l'autore delle lettere, a mettere in discussione le scelte della famiglia: "Lui ha comunque il diritto di avere gli amici che vuole" - grida a squarciagola - ...anche se si baciano in bocca.
Sbatte la porta e si chiude in camera.Non vi svelo il finale perché è giusto scopriate da soli come finisce questa storia.
Una cosa però ve la voglio dire: passata la tempesta, messo da parte l'orgoglio e dopo uno sfogo chiarificatore torna a splendere il sole...al mare così come all'interno della famiglia.Vivy