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“Lettere rubate. Cercando Fernando Pessoa là dove non è mai stato” al teatro Sala Uno di Roma

Creato il 01 maggio 2011 da Rita Charbonnier @ritacharbonnier

“Lettere rubate. Cercando Fernando Pessoa là dove non è mai stato” al teatro Sala Uno di Roma

Tony Allotta. Foto di Azzurra Primavera

Da lunedì 2 maggio a giovedì 5 maggio 2011 al teatro Sala Uno di Roma (piazza di porta S. Giovanni 10, vicino alla Scala Santa) andrà in scena Lettere rubate. Cercando Fernando Pessoa là dove non è mai stato, monologo di e con Tony Allotta (collaborazione artistica di Roberto Scarpetti). Ogni sera parteciperanno allo spettacolo artisti ospiti diversi; e martedì sera, il 3, ci sarò anch’io.
Ma veniamo alla situazione. Un uomo dei nostri tempi, alle prese con una profonda crisi, nel tentativo di dare una svolta alla sua vita tenta l’ultima carta: il furto nella sacrestia di una chiesa. S’improvvisa ladro prendendo spunto da celebri (e maldestri) furfanti cinematografici: i protagonisti di Operazione San Gennaro, Anna Magnani e Totò in Risate di gioia. Studia il percorso di fuga su internet, consultando fantomatiche mappe di cunicoli sotterranei; qualcosa però va storto, e si ritrova in un teatro.
Dopo aver pregato gli spettatori di non denunciarlo, li rende suoi complici. La refurtiva comunque è poca cosa: un’immagine votiva, un paio di candelabri e un misterioso baule, il cui contenuto il nostro ladro improvvisato scopre insieme agli spettatori. Nient’altro che un mucchio di lettere impolverate e una busta di plastica che conserva gli indizi di un rebus.
Inizia così un viaggio nelle vite degli altri. Grazie alle lettere di personalità celebri e persone comuni, il protagonista cercherà il senso delle parole dettate dal cuore. Fernando Pessoa, possibile autore del misterioso rebus, ci incanterà con le sue lettere d’amore, strampalate e a volte ridicole, come lui stesso affermava che le missive amorose devono essere. Nel rispetto della sua esistenza all’ombra dei suoi eteronimi, le sue parole saranno mescolate con quelle di altri, lontani e sconosciuti fra di loro, ritrovando il respiro ampio e profondo delle lettere scritte di pugno.
L’insolito monologo si sposa con le opere scultoree di Riccardo Monachesi, create appositamente per lo spettacolo, così da creare una serie di rimandi di forme verbali, fisiche e tangibili. Lo scultore non è l’unico artista invitato a partecipare alle quattro serate di spettacolo: ce ne saranno altri, così da creare una sorta di happening ogni sera diverso. I musicisti Gabriele Rendina e Constantin Jopeck, il cantautore romano Jacopo Ratini, gli attori Chiara Pizzolo e Tiziano Panici, la cantante e compositrice jazz Susanna Stivali; ci sarà anche un esperimento di interazione con l’interprete della lingua dei segni Marianna Castrataro. Perché, come ha dichiarato Tony Allotta, “in tempi duri per lo spettacolo italiano, gli artisti si incontrano fuori ma soprattutto sulla scena”.
E poi, come dicevo, ci sarò anch’io. Martedì 3 maggio, con un intervento a sorpresa. Venite?
“Lettere rubate. Cercando Fernando Pessoa là dove non è mai stato”
Dal 2 al 5 maggio 2011 alle ore 21,00
Roma, Teatro Sala Uno
Piazza di porta S. Giovanni 10
Prenotazioni al numero 06 88976626

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