Caro Babbo Natale
come sempre sono stato molto buono anche quest’anno.Come sai la mia mamma si è risposata, penso per mettere a tacere le malelingue.Il mio patrigno è un uomo ricco e potente.Siccome noi non abbiamo mai avuto santi in paradiso, la mamma è stata molto pratica, anche se la decisione le è costata molto dolore e lacrime.Così ha lasciato il mio papà per mettersi con quell’altro.Il mio patrigno dice che mi vuole bene, anche se io ho motivo di dubitarne.Da quello che ho capito vuole tirarmi dentro nella sua organizzazione, assegnarmi un ruolo di primo piano, da vice o roba del genere. Il fatto è che mi assegna incarichi sempre più bizzarri e rischiosi, e io ho paura che finirò col lasciarci la pelle, un giorno o l'altro.Lui non ho ancora capito bene che lavoro faccia, penso lavori nel campo delle costruzioni.O delle demolizioni.Lo sento dire che lui costruisce ogni tipo di cosa, che oggi tira su di qua, che domani butta giù di là, che un giorno lavora finché c’è luce e che domani si riposa. E che bisogna fare sempre come dice lui sennò sono guai e te la fa pagare e ti tira dietro le maledizioni, la grandine e le cavallette.Insomma come nei Blues Brothers.Ogni tanto vengono a trovarci alcuni colleghi del papà, tutti messi in tiro. Sono pezzi grossi della sua azienda. Dicono cose molto belle su di lui, sono tutti entusiasti di come li motivi a dare il meglio, di come lui gli risolva sempre i problemi. In certi momenti lo venerano come un dio.Quindi non sono poi tanto certo che lavoro faccia il nuovo marito della mamma.Magari ne fa più di uno. Certe volte lo immagino che tiene corsi da formatore o motivatore, per spiegare alla gente che l’importante è crederci che poi basta ridere sempre e comunque e va tutto bene.C’è chi apprezza certe cose, tutta gente che lo osanna.Io sono piccino ancora, però so solo che io ho pianto per venire al mondo e la mamma piange spesso e insomma penso che nella vita ci siano anche la tristezza, la fatica, il dolore e la malinconia.Non mi fido tanto della gente che ride troppo e pensa solo al successo e al denaro perché poi va a finire che ti baciano sulla guancia.Però sento anche gente che lo prende a male parole, ma solo quando lui non è presente, quando non sente, per paura che lui si vendichi. Gli dicono parolacce pesanti. Non so, magari sono i muratori che lavorano nei cantieri delle sue imprese edili.Dev’essere un lavoro duro.Quello dell’operaio intendo.
Comunque, era solo per farti il quadro della situazione, che ogni anno passa un anno e magari ti rimbambisci pure tu, nonostante la mia sia una storia che si ripete sempre uguale.Allora adesso ti chiedo i regali, eh!Beh, per il mio patrigno niente, che di potere ne ha fin troppo e sono certo che sta messo bene anche a soldi, che a giudicare da anelli d’oro e paramenti vari dei dirigenti della sua azienda, lì ne gira di denaro.Se vuole un regalo se lo compra da solo. Ecco!Penso solo alla mia mamma e a me.Che a essere altruista non avrò da guadagnarci granché. Proprio no.Babbo Natale, io per Natale vorrei tanto una sorellina!Così poi ci gioco assieme. A me non piace restare figlio unico, che poi finisco a sentire le voci in testa e a parlare da solo. Va a finire così, fidati!Per la mia mamma, beh se a me arriva la sorellina penso che la mamma se ne accorge sai. Così a lei arriva una bambina ed è contenta pure la mamma, così non resta mai sola.Sono certo che andrebbero meglio le cose qua, anche nei cantieri e nei corsi di formazione, se ci fosse una bambina in più.Perché la mia mamma è buona come una santa, ma per colpa degli uomini ne ha passate davvero tante.Prima il papà che è stato troppo debole per tenersela stretta, la mamma, e se l’è lasciata portare via.Io volevo bene al mio papà e lui voleva bene a me e anche alla mamma, e non ci serviva altro. Eravamo una bella famiglia, poveri ma felici. Noi sì che eravamo un bel terzetto, senza bisognò che qualcuno venisse a metter zizzania con la faccenda della trinità.Invece la mamma è finita con quest’altro tipo che la copre sempre di regali e abiti eleganti, ma non la tocca mai nemmeno con un dito, insomma mi sa tanto che l’ha voluta per sé soltanto per capriccio, come una bella statuina da esibire durante le feste comandate.La mamma è ancora una bella donna, ma si sente tanto sola, anche per colpa mia che le do tante preoccupazioni. Lei dice che frequento cattive compagnie e prima o poi qualcuno mi farà un brutto scherzo.La sento piangere in silenzio di notte, e ogni tanto la vedo con gli occhi pieni di lacrime.Insomma, caro Babbo Natale, anche se sono piccino penso che anche tu prima di diventare un vecchio con la barba, sei stato un bambino. E lo sai anche tu che le donne sono tanto brave e pazienti a rimediare a tutti i pasticci che noi uomini combiniamo.Noi rompiamo i vasi e loro devono sempre raccogliere i cocci e ricomporli.Anche se le offendiamo, anche se devono fuggire di casa se restano incinta.Siamo sempre pronti ad accusarle e lapidarle.Però i bambini mica nascono sotto i cavoli, dico io!Mi fa rabbia che la mamma è finita dalle stelle alle stalle, però a quello che è venuto a bussare alla porta non gli hanno fatto nemmeno una predica.Gliel'hanno fatta passare liscia, solo perché è un uomo, e non è giusto.Ma io sto dalla parte della mia mamma, perché è lei che mi tiene in braccio.Quando piango che voglio il latte e quando non piango che non ho più lacrime.
Solo tante spine e tanto sangue. E tanta bua.Io mica me la bevo la storiella dello spirito santo. Che io poi l’ho rivisto in faccia in casa del mio patrigno quello che è venuto a molestare la mamma, quella volta che il papà era fuori. Se la rideva pure.Facciamo così, se a te va bene, che io sono già bravo a moltiplicare i regali.La mia sorellina arriva comunque, se porti una bambina alla mamma.Allora io vorrei anche un altro regalo, caro Babbo Natale.Oltre a una sorellina, voglio anche un caccia bombardiere con tante, tantissime, tantisssimissimissime bombe al napalm.Da grande voglio fare il brevetto da pilota, così prima dei 33 anni qualche sassolino dal calzare me lo tolgo. Voglio scaricare tanti di quei confettini incendiari su un appezzamento di terreno che ho in mente, voglio radere tutto al suolo, incenerire tutto quanto, che poi non resterà in piedi nemmeno un granello di terra da spacciare per santa da queste parti.Così lo risolvo io alla radice il bisticcio tra Ebrei e Palestinesi per contendersi la terra più maledetta tra tutte le terre. Faccio anche un dispetto al mio patrigno, che ha in progetto di lucrarci tutta la vita su quel lotto di terreni: sarà tutto un fare e disfare all'infinito. Lui ci campa e ci fa i soldi con simili progetti.A confronto l’apocalisse sembrerà due mortaretti a capodanno.Fidati Babbo Natale. Non sono diventato il più grande funambolo della storia per niente. A occhio e croce con il mio caccia bombardiere fai all’umanità il più bel regalo di sempre.Se posso, scelgo anche il cd.La cavalcata delle valchirie mi piace poco, quella roba va bene per i pelati nazi.Mi piacerebbe che mi portassi questo.
Ok, ciao, avrei finito.Ah no, pure Kisciotte vuole un regalo.Aspetta che mi dice bene.Dice che vorrebbe che gli portassi una femminuccia pure a lui.Anche lui ha un cuore dolce, vedi?Basta che sia maggiorenne, dice.Esatto.
Ora ho proprio finito.CiaoUn abbraccioneGesù Bambino
Ps: mi raccomando, ricordati il cacciabombardiere
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A chiunque volesse fare un prezioso regalo di natale, sottoforma di libro, consiglio senza timore di smentita “In nome della Madre” di Erri De Luca.Statemi bene tutti i giorni dell’anno.
K.