Letto e Bloggato: L’Angelo Nero – Il libro della Profezia

Da Blackarcana @BlackArcana

Pur essendo la nostra redazione ancora sommersa da letture in sospeso che attendono pazientemente di essere valutate, eccoci ancora una volta a darvi il benvenuto all’ennesimo appuntamento con la sempre seguita rubrica Letto e Bloggato!
Questa settimana dedichiamo il nostro spazio a “L’Angelo Nero – Il Libro della Profezia“(Pagine: 459, disponibile su Amazon: Prezzo formato ebook 2.68 euro, prezzo formato cartaceo 12.25 euro), primo volume di una nuova trilogia fantasy, scritto da Daniele Tredici.

Sul Libro:
Un’oscura minaccia sta per riversarsi sul Continente.
L’antico e malvagio angelo nero sta tramando la sua vendetta. Egli userà tutto ciò che è in suo potere per devastare una terra un tempo pacifica e prospera.
Un giovane e semplice ragazzo verrà chiamato a contrastare la sua tremenda furia.
Egli si ritroverà in un mondo popolato da saggi maghi, scaltri guerrieri, nani oscuri e mostri d’ogni sorta. Dovrà fronteggiare gli intrighi di un crudele e dispotico impero e si troverà coinvolto nei progetti di un circolo segreto di ribelli in lotta per la libertà.
Riuscirà l’ingenuo ragazzo a compiere il suo fato apparentemente già deciso fra le pagine di un magico libro?
La profezia sarà veritiera oppure tutto precipiterà nelle tenebre?


La mia opinione
:
Sean, novello Bartleby (il refrattario eroe di Melville), diviene ostaggio del destino che lo vuole unico depositario di un libro che potrebbe rappresentare l’unica salvezza contro il nascente dominio del male. Inizia così questo fantasy che, miscelando abilmente la classica storia di formazione (sarà anche il senso di edificazione e maturazione interiore dei diversi protagonisti a decidere il progredire dell’avventura) con i diversi topoi narrativi cari al genere, presto mostra tratti originali travasando il nuovo nella tradizione e viceversa (ho apprezzato la commistione/contaminazione creatasi tra elfi, nani e maghi con angeli, vampiri e zombie). Sfruttando una ammirevole e poderosa cura nei dettagli di ambientazione, l’autore amplifica e vivifica l’impianto espositivo utilizzando svolte inattese ( complice anche l’azzeccato escamotage di spostare il punto di vista della narrazione) e personaggi scevri dal solito eccesso di ricordi o sfumature psicologiche. Questa scelta di non “caricare” troppo i diversi protagonisti riesce a universalizzarli e a renderli, pur con tutte le indispensabili variazioni, più accativanti al lettore mantenendo comunque sempre in primo piano l’avventura che va svolgendosi. Dimostrando qualche esitazione nella fluidità dei dialogni subito compensata da una buona compiutezza linguistica e stilistica nelle descrizioni delle battaglie, Daniele Tredici ci consegna una storia ricca di freschezza e inventiva da cui è diffcile staccarsi. Un esordio promettente che fa desiderare di avere già in mano il seguito del libro.

E ora l’intervista con l’autore:

Ciao Daniele, benvenuto su Pane e Paradossi-Letto e Bloggato. Che ne dici di iniziare raccontandoci qualcosa di te, cosa ami fare, come ti sei avvicinato alla scrittura e qual è il suo ruolo nella tua vita?
Prima di iniziare voglio ringraziare il blog per lo spazio che mi è stato concesso e per la disponibilità che mi è stata mostrata. Passando alla domanda posso dire che oltre alla scrittura, le mie passioni sono la lettura, la musica e il cinema. L’arte in genere è il mio principale interesse e sono costantemente alla ricerca di forme creative atipiche. Per quanto riguarda la scrittura il primo contatto è avvenuto durante l’adolescenza, quando cominciai a ideare piccole ed acerbe poesie, stralci di pensieri ed emozioni che venivano scritti e subito dopo cestinati. I pezzetti di carta cominciarono a diventare fogli e i fogli interi quaderni, dalle “poesie” passai ai racconti e poi senza quasi accorgersene la scrittura era diventata indispensabile. Il ruolo principale che aveva allora, e che persiste anche oggi, è quello di creare mondi, ideare realtà in cui rifugiarsi e di conseguenza avere un luogo dove sia possibile dar voce a parti di sé che giacciono troppo in profondità per poter emergere in altro modo.

Come nasce “L’angelo nero – Il libro della Profezia”? Qual è stato l’input, la situazione o il personaggio che ha dato il via alla creazione del romanzo e all’idea della saga fantasy che ne deriverà?
L’Angelo Nero nasce, per gioco, tra i banchi di scuola. Con un caro amico eravamo soliti scrivere brevi storie a staffetta. Uno dei due cominciava con una manciata di frasi e l’altro proseguiva in una sorta di scrittura a staffetta, i racconti prendevano pieghe imprevedibili, ed era divertente scoprire come si sarebbe evoluta la situazione iniziale. Una di queste storie ci coinvolse così tanto che decidemmo di proseguirla. Divenne il centro delle nostre conversazioni ed in breve tempo ideammo un vero e proprio mondo, e l’abbozzo di una trama. Finito il periodo scolastico, e questa prima fase, il racconto rimase in attesa su un vecchio quaderno sgualcito fino a che la scintilla, la volontà di scrivere, tornò a farsi sentire. Questa volta, con intenti più seri, ripresi in mano il racconto e cominciò la vera e propria stesura. Le idee erano così tante che mi resi subito conto che la storia poteva diventare consistente, così, dato che l’idea mi affascinava, optai per una trilogia e mi misi al lavoro.

Da dove è nata la caratterizzazione dei personaggi che popolano il tuo libro? Da dove hai tratto l’ispirazione per crearli? Come hai bilanciato la ‘quota’ autobiografica e quella di pura invenzione?
I primi due personaggi ad essere ideati sono stati Tenth e Sid (i due maghi che fanno da maestri al protagonista). Il primo rappresenta la trasposizione in chiave fantasy del mio migliore amico (sopracitato) e il secondo del sottoscritto, gli abbiamo donato caratteristiche che ci appartengono e poi il romanzo ha fatto il resto, forgiando i loro caratteri. Quindi, in questo caso, possiamo parlare di un 50 e 50 fra connessione tra la realtà e pura invenzione. Per quanto riguarda gli altri invece sono praticamente tutti un’emanazione diretta dell’immaginazione, che in particolari situazioni o contesti della storia ti suggerisce chi far entrare in scena e come questo personaggio sarà. Il protagonista invece è stato volontariamente poco caratterizzato. Volevo che il lettore se lo immaginasse come preferiva, fisicamente parlando, mentre caratterialmente egli, nel primo volume, ha solo due tratti distintivi. La curiosità, che è lo spinge a gettarsi all’avventura e a credere alle novità che gli si spalancano davanti e la titubanza che lo porta a mettere in dubbio il suo ruolo e tutto ciò che ruota intorno a lui.

Questo è il tuo primo libro. Com’è stato scriverlo? Quali sono stati i momenti più importanti e quali gli aspetti che hai cercato di valorizzare e far emergere maggiormente in questa storia?
Scrivere questo libro è stato un lavoro piacevole. Facendolo esclusivamente per passione mi sono preso i miei tempi, scrivendo con calma ogni volta che ne sentivo il bisogno. Veder la propria “creatura” prendere forma è una soddisfazione molto grande e anche farlo leggere e ricevere i primi pareri. Ovviamente vi sono stati anche dei momenti piuttosto frustranti. Le revisioni sono un processo infinito ed ogni volta che il manoscritto pareva essere pronto ecco che compariva qualche imprecisione, una parte che andava risciritta o altre cose di questo tipo, bisognava riprendere in mano il testo e sistemarlo, ma anche questa componente meno entusiasmante diventa infine un parte integrante della scrittura e pian piano la si apprezza per le migliorie che apporta.

Per presentare “”L’angelo nero – Il libro della Profezia” ai lettori hai scelto la via dell’autopubblicazione attraverso Amazon. Ci vuoi raccontare i motivi di questa tua decisione? È stato tutto come ti aspettavi? Lo consiglieresti anche ad altri giovani autori? Com’è il mondo dell’editoria visto con gli occhi di un autore esordiente?
Sono piuttosto pessimista e informandomi sui processi dell’editoria tradizionale ho realizzato ben presto che percorrere quella strada avrebbe richiesto sforzi titanici e risultati scadenti (Pubblicare con un piccolo editore non da molta più visibilità che farlo in modo autonomo, mentre pubblicare con una grande casa editrice e come aspettare di vincere alla lotteria), ho preferito agire subito sfruttando l’opportunità che da la rete e mi sono trovato molto bene. Il serivizio offerto da amazon è impeccabile ed è incredibile il fatto di riuscire ad avere visibilità anche senza farsi pubblicità o spammare in lungo e in largo per il web in cerca di lettori. Il sito ha un tale flusso di visitatori che molte persone capiteranno sulla vostra opera e se questa sarà accattivante al punto giusto e allo stesso tempo con un prezzo adeguato al lavoro di un esordiente, allora potrete ottenere qualche piccola soddisfazione e soprattuto dare l’opportunità ad altri di apprezzare il vostro lavoro!

C’è un genere, una forma letteraria, con i quali vorresti cimentarti e che non hai ancora affrontato?
Oltre al fantasy amo la poesia, in particolar modo quella d’avanguardia e ho ideato un progetto intitolato “Surrealtà” in cui ho tentato di fondere queste poesie, molto particolari, in un unica storia con un filo logico. Perciò, in realtà, mi sono già cimentato in qualcosa che non centra con il fantasy e quindi non sto rispondendo alla tua domanda… ora lo faccio: per ora sono soddisfatto del percorso che sto intraprendendo e fino a che non avrò esaurito tutta la creatività ad esso correlata penso che non mi dedicherò ad altro.

Da dove parte la tua storia di lettore? Quali generi letterari ti affascinano? I primi tre libri della tua biblioteca ideale?

Qualcuno dei libri amato da Daniele ^_^


Sono un lettore onnivoro e da sempre ho letto tutto ciò che mi capitava a tiro da Shakespeare ai Libri del Battello a Vapore, passando per la saggistica e i romanzi più commerciali, ma dopo essere incappato nel fantasy (qualcuno ha detto “Signore degli Anelli”? Ebbene sì) non ne sono più uscito. Ora continuo a leggere di tutto, ma se trovo una saga che mi appassiona quella prende il sopravvento sul resto. I primi tre libri sono il già citato “Signore degli Anelli”, che oltre ad essere un capolavoro letterario ha per me una sorta di potere magico, riesce a trascinarmi al suo interno con una forza magnetica così forte che devo stare attento a non guardarlo per troppo tempo altrimenti ricomicerei a leggerlo =). Secondo libro l’intera saga della Torre Nera di King, ma visto che me ne hai chiesto solo uno dirò “La Torre Nera”, l’ultimo volume, come rappresentante dell’intera saga. Infine I Fiori del Male di Baudelaire. Il libro che mi ha fatto venir voglia di cominciare a scrivere.

Hai delle tecniche narrative, dei trucchi, dei riti o luoghi che ti conciliano meglio il processo creativo a cui non riesci a rinunciare quando scrivi? Insomma, come ti rapporti alla “famigerata” pagina bianca?

Ecco dove scrive Daniele.


Penso di non aver ancora trovato un luogo ideale in cui scrivere, ora è la mia scrivania ovviamente, ma non ci sono particolarmente legato. Sto cominciando solo da poco ad analizzare il modo in cui scrivo per capire quali sono gli orari e i posti migliori e non ho dei riti particolari a parte una grossa tazza di té nero che mi accompagna spesso durante i miei viaggi nel Continente. Come ho detto prima attendo che la voglia di scrivere mi trascini al computer, quindi una volta lì la pagina bianca incomincia a riempirsi, spesso partendo da una semplice immagine o da un idea che mi permettono di iniziare o continuare la storia a cui sto lavorando.

Progetti per il futuro di cui vuoi darci qualche anticipazione? A quando il seguito de “L’angelo nero – Il libro della Profezia”?
Il seguito dell’Angelo Nero è già pronto, attualmente sto lavorando alla terzo volume e sono a tre quarti del lavoro, ma sto attendendo di completarlo per poter fare un editing più accurato di entrambi e poi pubblicarli. Un’anticipazione? Il titolo del secondo sarà “La Clessidra e il Rabdomante” mentre per il terzo ancora non c’è un titolo. Terminata la saga ho già una nuova idea che mi ispira moltissimo e per cui sto cominciando a raccogliere materiale e fare ricerche. Sarà sempre un fantasy, ma incentrato su un solo personaggio e con un’ambientazione molto più cupa, legata ad un mondo caduto in rovina.

E anche per questa settimana è tutto ^__^
Ringraziando ancora una volta tutti gli autori e gli editori che continuano a mandarci le loro opere e voi instancabili lettori che ci seguite fedelmente, auguro a tutti una Buona Lettura, vi lascio con il booktrailer del libro e, mi raccomando, non perdete il prossimo appuntamento con Letto e Bloggato!


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