Letto in 2010/NOV (Vivere, Amare, Capirsi - Leo Buscaglia)

Creato il 23 novembre 2010 da Tempodivivere

Tratto da libro : Vivere. Amare, Capirsi (di Leo Buscaglia - 1982 Arnoldo Mondadori Editore)
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Questi testi sono alcuni estratti del libro. Le varie conferenze raccolte in questo libro, rappresentano una guida per avvicinarsi all'amore per la vita e soprattutto verso gli altri, non in modo "istintivo con presunzione di averne conoscenza", come se fosse un dono che tutti sanno beneficiarne, ma al contrario..l'amore va imparato permettendoci così, di modificare il nostro comportamento assunto erroneamente verso gli altri, che spesso è solo sperimentazione improvvisata tra gli individui.

I commenti in nero che seguono sono i miei.
Detesto la frase: sono troppo vecchio per questo. Sono del 1957 e ancora oggi, sono innamorato, e stò apprendendo l'amore.. ed amo la vita !·

" - Dovete continuare a crescere e a progredire. Ogni giorno dovete introdurre qualcosa di nuovo nella vostra vita. La vostra responsabilità principale è nei confronti di voi stessi… siate saggi, stimolanti, condividete idee nuove, crescete, progredite, evolvetevi. Non siate mai prevedibili...

- Finché lasciate la vostra vita nelle mani degli altri, non vivrete mai. Dovete assumervi la responsabilità di scegliere e di definire la vostra vita...

- Vivere significa sporcarsi le mani, buttarsi con coraggio, cadere e sbattere il muso…

- Ho smesso di fare tante domande ed ho cominciato a vivere invece di pensare le risposte e tutto è cambiato...

- Bisogna correre dei rischi, perché il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla. La persona che non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla, non diviene nulla…

- Mi irrita veramente vedere che nella nostra società nessuno vuole soffrire. Appena incominciate a soffrire, cominciate a inghiottire pillole e alcool, senza sapere che alcune delle cose più grandi si possono apprendere in uno stato di sofferenza e di disperazione.
La differenza sta tutta nel farne esperienza, senza aggrapparvisi. È malsano aggrapparsi alla disperazione. Fatene l’esperienza e lasciatene andare.
- Che importa quello che dirà la gente? In realtà, la gente non se ne cura.
- Gran parte di ciò che voi siete non è, perché siete voi stessi a porvi come ostacolo sulla strada del vostro divenire.
Vi supplico: toglietevi dalla vostra strada. Volate, la vita e l’amore sono a vostra disposizione.
..

- Voi siete il dono di Dio: allora nascete, venite fuori!

- Se non decidete della vostra vita, qualcun altro deciderà per te... "

- L'educazione è per tutti, (e la rendiamo anche OBBLIGATORIA) facciamo un ottimo lavoro per quanto riguarda leggere e scrivere· e far di conto. In questo siamo bravissimi (insegniamo scienza, geografia, matematica, fisica, storia...). Ma non sappiamo assolutamente insegnare agli individui a diventare esseri umani. Basta guardarci intorno per rendercene conto. Indiscutibilmente, l'accento è sulla sillaba sbagliata...
(Quando qualcuno ci ha provato.. ha inventato l'ennesima materia.. la "RELIGIONE")

Mi meraviglio sempre, quando la Commissione della Pubblica Istruzione, si riunisce per decidere le finalità del sistema d'istruzione americano, che il primo scopo messo in risalto sia, regolarmente, la realizzazione di sé. Ma devo ancora trovare un corso, dalle elementari in su, che abbia per tema: <<Chi sono ?>> oppure: <<Perché sono qui ?>> oppure: <<Qual'è la mia responsabilità nei confronti dell'uomo ?>> o magari, se volete <<L'amore>>. A quanto ne so, la nostra è l'unica scuola del Paese, e forse del mondo, ad avere un corso sull'amore, ed io sono l'unico professore tanto pazzo da tenerlo.
In questa classe, io non insegno. Imparo. Ci riuniamo, ci mettiamo a sedere su un grande tappeto e parliamo per due ore. Di solito si continua fino a sera inoltrata, ma come minimo ci lasciamo coinvolgere per le due ore regolamentari e mettiamo in comune ciò che sappiamo: la nostra tesi è che l'amore s'impara. Gli psicologi, i sociologi e gli antropologi ci ripetono da anni che l'amore s'impara. Non è una cosa che succede spostamente. Io penso che abbiamo finito per crederlo, e per questo abbiamo tante difficoltà nei rapporti umani. Eppure, a noi l'amore chi l'insegna ? Tanto per cominciare, la società in cui viviamo.. e certamente è una società molto varia. In particolare ce la insegnano i nostri genitori.· Sono i primi nostri insegnanti, ma non sempre sono i migliori. Noi possiamo aspettarci che i nostri genitori siano perfetti. I figli crescono aspettandosi sempre che i genitori siano perfetti, e poi restano delusi, amareggiati e se la prendono quando scoprono che quei poveri esseri umani non lo sono. Forse diventare adulti significa appunto trovarsi di fronte queste due persone, quest'uomo e questa donna, e vederli come esseri umani identici a noi, con i loro pregiudizi, le idee sbagliate, le tenerezze e le gioie e le sofferenze e le lacrime, e riuscire a rendersi conto che sono soltanto esseri umani. Ma l'importante è che, se abbiamo imparato l'amore da loro e da questa società, possiamo disimpararlo per poi impararlo di nuovo; quindi c'è una speranza immensa. C'è una immensa speranza per tutti noi, però lungo la strada dovete imparare ad amare. Io credo che molte di queste cose siano già dentro di noi e che nulla di quanto sto per dire sia straordinariamente nuovo. Ciò che scoprirete è che qualcuno avrà abbastanza coraggio da alzarsi e dirlo, e forse, come conseguenza, farà scattare una molla dentro di voi in modo che possiate dire : <<Ecco, è quello che provo anch'io, ed è tanto sbagliato provare questi sentimenti ? >>...

- L'educatore dovrebbe: guidare, essere entusiasta, capire se stesso, mettere tutto questo sotto gli occhi degli altri e dire : <<Guardate, è meraviglioso. Venite a mangiare con me>>...

- E’ molto triste fare un lavoro senza amarlo, soprattutto per gli insegnanti. Se ogni mattina non vi esalta il pensiero di entrare in quell’aula con tutti gli alunni… allora abbandonate in fretta l’insegnamento. Fate qualche altro lavoro… ci sono tante cose,
ma lasciate stare i bambini...

- Imparare qualcosa è fantastico perché ogni volta che imparate qualcosa, diventate qualcosa di nuovo. Non potete impararae senza essere costretti a riorganizzare tutto intorno alle cose nuove che avete appreso...
(perché ?.. non avere fame di imparare tutta la vita..con la stessa intensità dei bambini ?)

Tutti diamo per scontato che, gli esseri umani sappiano "relazionarsi e amarsi"..come se fosse una capacità istintiva o innata, come mangiare, bere, dormire, fare sesso, camminare, ma se ci pensiamo bene, nemmeno questi ultimi sono immuni dall'essere appresi secondo criteri del buon vivere. E secondo me..il meno innato è proprio l'amore, quindi è quello che DEVE ESSERE APPRESO CON PIU' ATTENZIONE.

Questo libro esprime con concetti semplici quello che di semplice non ha niente di scontato.. il sapere amare.
La mia esperienza di 20 anni di amore, vissuti nel mio matrimonio, mi aveva convinto che "sapevo amare" e "facevo per amore". Il mio nuovo percorso attuale.. mi ha portato anche a scoprire questo libro.. e ho dovuto ricredermi !!
Non è mai troppo tardi..

Finché lasciate la vostra vita nelle mani degli altri, non vivrete mai. Dovete assumervi la responsabilità di scegliere e di definire la vostra vita...


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