Lettonia: L’era di Dombrovskis? Il 42enne è già il premier più longevo

Creato il 06 settembre 2013 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 6 settembre 2013 in Lettonia, Slider with 0 Comments
di Paolo Pantaleo

Una giornata in qualche modo storica per la Lettonia quella di sabato scorso. Il premier Valdis Dombrovskis ha infatti collezionato 1633 giorni alla guida di un esecutivo, un record nella storia del paese baltico. Con questo risultato Dombrovskis, che ha solo 42 anni, supera il record precedente di Ivars Godmanis. L’ex presidente del consiglio aveva però collezionato i suoi giorni alla guida del governo in periodi di tempo diversi, dal 1990 al 1993 e dal 2007 al 2009.

Dombrovskis ha collezionato i suoi 1633 giorni da primo ministro guidando tre diversi esecutivi, il primo dal 12 marzo 2009, il secondo dal 3 novembre 2010 e il terzo, quello attuale dal 25 novembre 2011. Ma bisogna anche ricordare che pur avendo cambiato tre esecutivi, Dombrovskis non è mai stato sfiduciato in parlamento, né ha subito crisi. I due precedenti governi erano terminati per la fine della legislatura, nel 2010 per scadenza naturale dei termini, nel 2011 per lo scioglimento anticipato chiesto dal presidente lettone Valdis Zatlers.

Come suo costume, piuttosto laconico e privo di enfasi il commento del premier sul suo record: “La fiducia e il sostegno della società si deve guadagnare e giustificare, ed io considero questo molto importante. E’ grazie ai cittadini lettoni, i lavoratori, gli imprenditori, se il paese è riuscito a superare la crisi e a tornare sulla strada della crescita economica”.

Dombrovskis è stato chiamato alla guida del suo primo governo nel marzo del 2009, quando era un trentottenne eurodeputato a Bruxelles, mentre infuriava nel paese baltico una gravissima crisi economica che aveva portato la Lettonia sull’orlo del fallimento. In questi anni ha saputo riportare il paese baltico ad un livello di crescita che gli ha permesso oggi di entrare nell’euro, cosa impensabile nel 2009. Ma questo è avvenuto anche attraverso grandi costi sociali, a prezzo di una forte emigrazione all’estero di tanti cittadini, e con tagli e sacrifici molto duri per chi è rimasto, specie per le classi meno abbienti. Oggi infatti il problema più grave per la società lettone è quello della disuguaglianza, con una forbice fra ceto abbiente e il resto della popolazione molto grande.

I commenti dei politologi

Ma i meriti di Dombrovskis nella sua capacità di ricondurre in porto una nave ormai in piena balia delle onde, sono sottolineati in questi giorni da molti commentatori politici. Ha iniziato nei giorni scorsi su Diena Sandris Točs che ha definito quello di Dombrovskis “un miracolo, un’impresa titanica”, sottolineando il fatto che Dombrovskis pur avendo imposto grandi sacrifici al paese, è il politico oggi con il maggior consenso popolare.

Žanete Ozoliņa sottolinea i diversi fattori che hanno contribuito alla permanenza di Dombrovskis alla guida del paese in questi anni, in particolare il fatto che il premier pur in tempi di grave crisi “è riuscito a non commettere errori significativi”.

In realtà per molti il vero segreto di Dombrovskis è semplicemente nel fatto che è l’unico politico in Lettonia che ha saputo riportare nella politica il volto e i comportamenti di una persona comune. “Semplicemente in Lettonia, in questi ultimi anni, non era più tempo di avventurieri in politica” sostiene Ivars Ījabs. Anche i detrattori riconoscono a Dombrovskis qualità morali indiscusse e una sobrietà che non ha eguali nel panorama politico lettone.

Anche la politologa  Iveta Kažoka del centro Providus, pur non avendo mai risparmiato critiche ai partiti delle coalizioni dei governi Dombrovskis, ha sottolineato la grande capacità di Dombrovskis di ottenere il massimo del risultato in situazioni così difficili: “L’uomo giusto nella situazione giusta”.

“I cittadini lettoni, senza alcuna distinzione, ricorderanno questo periodo come l’era Dombrovskis. Nessuno di noi può sapere quando questa era si concluderà, per questo auguro a tutti noi che viviamo questa era, sia quelli che appartengono all’élite politica sia tutti gli altri, di fare di tutto perché gli storici possano ricordare questo periodo come il punto di partenza del destino più brillante della storia della Lettonia”.

Foto: Valsts kanceleja, Flickr

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