Non lo leggerai mai, invece “devi”. Attenzione! Con il “dovere” puoi essere uno schiavo; qualcuno ha pensato per te, ha deciso non in funzione di ciò che sei ma in vista di ciò che agli occhi di altrisarai.
Concepisci questo: sei Tu, comunque, a dover imparare... In altri termini impari “qualcosa di Te”. Ogni situazione porta alla saggezza.Ogni volta che non comprendiamo siamo come in un grembo: ad un tempo i nuovi nascituri, e la forza che faremo nascere grazie alla nostra presenza su questo mondo. Dobbiamo come volere una “nuova nascita”, e che tolga qualsiasi forma di costrizione. In questo volere sta il germe di tutta la conoscenza dell'uomo.La conoscenza è libera-azione.Inoltre, quando si “Vuole”, il comportamento cambia, i “doveri”, allo stesso modo, saranno mutati. Compariràdi fatto – non quegli stessi d•o•v•e•r•iscomposti che ti condizionano – “un essere” portatore di una “necessità personalissima” a cui far fronte, e quest'ultima ti daràuno stimolo impareggiabile per metterti in opera. No... niente lavoro. L'esperienza resta. Ma cambia interiormente, sicchéil “piano del fare” potràanche somigliare a quanto èstato... sicuro! Non lo sarà più.A questo punto, tutte le facoltà interiori esondano il tuo presente, incapace di contenere il sentimento nuovo che è nato... che accade?
Risposta. Ti si offre una prospettiva diversa, una luce colorata, fortemente caratterizzata dal fatto che laddove prima, leggendo, vi era “resistenza”, ora vi sarà “sostegno” (Nota: La Forza XInon prova resistenza, sempre libera e serena nel suo gesto. Femminea. Non è l'uso brutale di alcuna energia. È una forza della creazione).Intanto cominciamo ad intuire che le due facce, due esperienze («Donna»e «Bestia», «essere»e «dovere») in uno stesso mondo possono non essere un'alterativa, saranno alle volte l'una compresa nell'altra. Troverai cioè il punto di unione tra una “manifestazione semplicemente indotta” (semplice «dovere») e l'impareggiabile necessità della creazione che, se lo vuoi, silenziosamente, ti darà istruzione.La creatività (facoltà interiore), divenuta attiva, allargherà il punto di vista su ogni singolo argomento, addirittura su ogni singolo vocabolo o movimento. È fatta!Conosco ancora la natura? Mi conosco? – Basta con le parole. Seppellisco i morti nel mio ventre (Rimbaud)È fatta!Poichéladdove prima c'erano dei salti, dei buchi, dei punti morti... adesso arriveranno le “giuste connessioni”. E quando una cosa è connessa, quella stessa cosa è maggiormente viva: come ogni corpo che vibra nella relazione con un'altra forza.Quest'ultima opera già dentro te. La creatività, e la fantasia sono una risorsa.Come fare?Abbatti il muro della insensatezza, e realizza connessioni inaspettate. Inventa “ponti” laddove altri hanno bucato (o fatto le buche e dissotterrato i morti)Sperimenta una “libera associazione” per il gusto di farlo, troverai un sentiero mai visto. L'occhio impareràa guardare.Ècosì in ogni cosa avrai come un Ricordo, arriva come un sentimento. Avrai la netta percezione di essere in connessione. Ti ricorderai che anche Tu ci sei.E la connessione porta una Visione:Vedo che la natura non è che uno spettacolo di bontà. Addio chimere, ideali, errori (Rimbaud).RICORDARSI DI SÈ(credeteci amici miei)