Ho letto questo libro con grande interesse, perché come madre mi sono spesso trovata a dover gestire momenti di aggressività infantile non solo dei miei figli e mi sono spesso chiesta quale fosse la strada più corretta e meno violenta per aiutare i bambini a gestirla. Quando un bambino diventa aggressivo e violento spesso l’adulto tende a trovare un modo per mettere a tacere la rabbia, con punizioni o rimproveri, per cercare di ripristinare “la pace”. Ma questo non aiuta il bambino a risolvere l’origine della sua violenta reazione. Isolare il bambino “violento” nell’ambito di una classe, per esempio, non risolve la sua aggressività. Al contrario, vedersi isolato dal resto dei compagni lo spinge a creare situazioni sempre più estreme per rendersi “visibile”. Usare (come ancora oggi, soprattutto nelle scuole, si usa) il castigo e la punizione (“non giocherai con i tuoi compagni, non farai la ricreazione”) non sono aiuti e sono sicuramente controproducenti, sul singolo e sul gruppo.
Ma come fare allora quando ci troviamo in questa situazione? Come far “convivere” un bambino più aggressivo insieme agli altri? Come aiutarlo a gestire a dominare la rabbia e instaurare relazione non violente?
Semplice! Giocando!
Questo libro ci da interessantissimi spunti di riflessione e di gioco, utili sia a bimbi che ad adulti. Giocando si impara a gestire la rabbia, l’aggressività, il dispiacere, la stizza. Giocando impariamo a gestire pacificamente i conflitti che naturalmente si creano nella vita di relazione.
E’ un libro che mi ha aiutato e che consiglio caldamente a genitori e insegnanti.