Traduco liberamente dalla pagina di Amazon:
La manipolazione del materiale genetico umano ha attirato un coro di obiezioni da parte di politici, esperti e studiosi. In Umanità potenziata (Humanity Enhanced), Russell Blackford evita la retorica surriscaldata che circonda le tecnologie di miglioramento genetico per esaminarle nel contesto del pensiero liberale, discutendo le questioni di politica pubblica da esse sollevate dalla prospettiva giuridica e politica. Alcuni vedono la possibilità di scelta genetica come una sfida ai valori della democrazia liberale. Blackford sostiene che la sfida non è, come comunemente si suppone, l'urgente necessità di un rigoroso intervento normativo. La sfida, invece, è che la paura di queste tecnologie ha creato un clima in cui la tolleranza liberale stessa è minacciata. Concentrandosi sulla clonazione riproduttiva, la diagnosi genetica pre-impianto degli embrioni, e l'ingegneria genetica, Blackford confronta le obiezioni alle tecnologie potenzianti sollevate da Jürgen Habermas e altri sulla base di autonomia individuale e giustizia distributiva. L'autore sostiene che alcuni potenziamenti potrebbero essere genuinamente utili e che sarebbe giustificato, in alcune circostanze, esercitare pressioni sui genitori perche' intraprendano la modificazione genetica degli embrioni. Blackford argomenta contro la soppressione draconiana del potenziamento umano, anche se riconosce che una regolamentazione specifica e limitata potra' essere accettabile in futuro. Più in generale, l'autore sostiene che le democrazie liberali dimostreranno i propri valori liberali tollerando e accettando le tecnologie emergenti di scelta genetica.