Introdotto da una bella e ironica prefazione di Roberto Recchioni, Level Up narra la storia di Dennis Ouyang, un adolescente americano di origini cinesi che fin dall’infanzia ha cercato di non deludere le grandi attese del padre, il quale desidera ardentemente che il figlio diventi un gastroenterologo. Dopo la morte del padre, Dennis sprofonderà in una grave crisi personale, dovendo seguire gli studi, che lui non ama, senza la guida e la risolutezza del genitore e, fatto non secondario, verrà colto dà una passione maniacale per i videogiochi, in cui si rivelerà un autentico campione, che però lo isolerà completamente dal mondo circostante.
Quando sembra che Dennis abbia ormai abbandonato la strada dello studio, essendo inoltre stato espulso dal college, gli appariranno quattro strani angeli custodi che aiuteranno il nostro protagonista a riprendere con decisione e successo la strada verso la gastroenterologia. Ma è questo quello desidera veramente Dennis o è solo quello che sente di dovere alla memoria e alla volontà del padre?
In questo caso Yang sposta l’attenzione su quanto sia difficile, per alcune persone, tradire le aspettative dei propri genitori per seguire un proprio ideale o quello che si vede come tale. Meglio guadagnarsi da vivere vincendo i tornei di videogame, e salvare vite virtuali oppure continuare gli studi per poi salvare vite reali?
Quanto si deve sacrificare dei nostri sogni per realizzare quelli altrui?
Forse tutto, come crede all’inizio Dennis, o forse poco come si renderà conto giunto a un bivio importante della sua vita. In un crescendo di citazioni videoludiche a metà tra realtà e visioni oniriche, Dennis affronterà i suoi quattro angeli custodi, ormai diventati suoi carcerieri, in una moderna rivisitazione di Pac-Man, e dopo averli sconfitti e metaforicamente divorati, capirà che le scelte per la sua vita futura dipendono solamente da lui, e che anche il padre scomparso, per potersi dedicare alla famiglia, percorse una strada diversa da quella che si era prefissato.
Molto belle alcune scelte grafiche come, ad esempio, gli splendidi stacchi tra un capitolo e l’altro, raffigurati con le faccine di Dennis che scompaiono una a una dopo ogni suo passo falso nella vita reale.
Per poi arrivare allo splendido e liberatorio finale, che dopo la tavola/schermata Game Over, chiede a Dennis Play Again?, come a sottintendere un nuovo inizio.
Bellissima la copertina del libro creata con le sembianze della prima versione della consolle Gameboy Nintendo.
Un volume particolarmente indicato agli amanti del fumetto indipendente americano e a chi, come me, negli anni ‘80 era un’adolescente e stava vivendo l’inizio di una rivoluzione del divertimento elettronico che ancora oggi appassiona milioni di persone.
Abbiamo parlato di:
Level up
Gene Luen Yang, Thien Pham
Traduzione di Luca Canu
Multiplayer.it Edizioni, 2011
164 pag, brossurato, colori – € 9,90
ISBN: 9788863551655