Google “gioca” spesso con il suo marchio in occasione di ricorrenze o eventi particolari.
E’ il segno, da un lato, delle facilitazioni che il digitale consente nell’apportare rinnovamento di contenuti in tempo reale e, dall’altro lato, di una forza distintiva dell’azienda di Mountain View che oltrepassa gli elementi di design grafico del logo. Elementi che da entrambe le prospettive dovrebbero indurre a riflettere al riguardo.
Ieri, in occasione del 137° anniversario della nascita di Harry Houdini, in tutto il mondo il logotipo del motore di ricerca appariva come nell’immagine qui a lato per celebrarlo.
Il richiamo ad uno dei maggiori illusionisti della storia, reso celebre dalle sue fughe impossibili, capace di liberarsi da manette, catene, corde e camicie di forza, ha sollevato un’ondata di proteste in Argentina dove la data coincide con il 35° anniversario del golpe militare del 1976, e si celebrava il “Dia Nacional de La Memoria por la Verdad y la Justicia” [giorno nazionale della verità e della memoria], tanto tristemente famoso per i “desaparecidos”, le migliaia di oppositori al regime militare che furono fatti “scomparire”.
A fronte della tempesta digitale scatenata dagli utenti, Google dopo poche ore ha deciso di ritirare il logo celebrativo per tornare a quello standard.
C’è molto da imparare da questo episodio che ricorda come anche i migliori sbaglino ma che ciò che li mantiene ancora nei migliori è la capacità di scusarsi dell’errore e di rimediarvi con sollecitudine.