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“Lezioni di poesia” (02) Caratteristiche del poeta.

Da Stroszek85 @stroszek85

“Lezioni di poesia” (02) Caratteristiche del poeta.La prime due cose che un poeta non può permettersi di non avere sono la fantasia e l’immaginazione; dove per “immaginazione” si intende un laboratorio di estrinsecazione della fantasia, il luogo della mente dove la fantasia prende forma. E’ chiaro che questa peculiarità non è una cosa che può essere comprata al mercato o acquisita nel corso della vita; si tratta di una caratteristica innata che se è innata è pura, e che tuttavia, a seguito di un certo tipo di educazione, può essere stata introdotta in un successivo momento divenendo, in tal caso, non autentica (grave difetto che tecnica e studio possono solo limare, non eliminare del tutto)

Chi abbia questi basilari requisiti può continuare la lettura, gli altri no (anche se mi rendo conto che la mancanza di questi requisiti il più delle volte non può essere vista dai diretti interessati).

La seconda cosa che un poeta deve fare (e qui iniziamo a entrare nel succo del discorso) è una bella pulizia; eliminare dalla testa tutti i preconcetti, i pregiudizi, tutte le cose che nel corso della vita hanno concorso a creare nel nostro immaginario i canoni propri della poesia, tutti quei concetti che ci portano a dire: “questa è una poesia bella” “questa non è una poesia” “questa è una brutta poesia” et similia. In tal senso questa piccola guida potrebbe essere molto più utile a coloro che non hanno mai avuto a che fare con la poesia ma che per svariati motivi hanno iniziato ad avvicinarvisi negli ultimi tempi: essi sarebbero agevolati da tale condizione di ignoranza.

Fare tabula rasa ha un preciso scopo che è quello di svincolarsi alla radice da tutto ciò che potrebbe divenire banale (vi accorgerete che il primo nemico del poeta è la banalità). Il banale è ciò che è stato usato e successivamente abusato; si capisce che abusare del già abusato non è esattamente il meglio, questa è l’esatta strada che conduce alla banalità. Rigorosamente da evitare, a tutti i costi!

L’unico modo che ha un poeta per non essere banale è quello di sfruttare la propria unicità di individuo; tutti siamo diversi e su questo farà leva il poeta intelligente che ha voglia di crescere. Bisogna rendersi conto che nessuno è capace di pensare e immaginare quello che pensiamo e immaginiamo noi, non già perché siamo speciali o che altro, si tratta del semplice fatto che, come si è già detto, siamo unici, ogni persona è unica e diversa da tutte le altre presenti sulla faccia della terra!

Ma fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare (tanto per essere un po’ banale) e voi vi starete chiedendo: come fare? Come esplicitare la propria unicità e trasformarla in parola? Questa è una domanda che non ha una sola risposta; ha tante risposte quanti sono i buoni poeti, perché ogni poeta essendo unico e già nell’esercizio di questa sua individualità, dovrà essere capace di trovare il proprio metodo e la propria strada nella più totale solitudine, senza interferenze di alcun tipo (vi assicuro che se avete fantasia e immaginazione in abbondanza non tarderete a trovare la vostra strada, con un po’ di esercizio e perseveranza).

Questa è la via che conduce all’autenticità! Dove per “autentico” è inteso l’esatto contrario di “banale”.

Il titolo del prossimo articolo sarà “Lezioni di poesia (03) Lo stile”.


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