Trovo che il titolo di questo libro sia bellissimo. Mi ricordo di averlo notato qualche anno fa su Il Libraio e averlo inserito subito in wish list. Poi però per un po' me ne sono dimenticata, fino all'altro giorno, quando l'ho visto per caso su uno scaffale della biblioteca e ho deciso che era finalmente giunta l'ora di leggerlo.
E per l'ennesima volta, la trama non è stata all'altezza del titolo. O forse solo di quello che io mi aspettavo.
Mickey ha 15 anni ed è un adolescente un po' strano e un po' incompreso, soprattutto dai suoi genitori, che ha il grande sogno di diventare un clavadista, ovvero uno di quei tuffatori (o pazzi, per me che soffro di vertigini) che si lanciano da cime altissime in pozze d'acqua. Ed è proprio mentre si sta allenando per realizzare questo suo desiderio che Mickey si sfracella per terra da un'altezza di sei metri, dopo aver miseramente mancato la piscinetta gonfiabile che avrebbe dovuto attutire la sua caduta. Il ragazzo resta in coma per due anni e quando si risveglia ha la faccia simile a un ferro da stiro e una condanna a morte praticamente certa: nell'incidente infatti ha danneggiato la parte di cervello che regola il sonno e ora che si è svegliato non potrà addormentarsi mai più. Gli restano insomma 2 settimane di vita circa.
E lui cosa fa? Si infila in un'avventura tanto pericolosa quanto irreale e incredibile in cui vecchini, medaglie al valore rubate, speculazioni edilizie, droga e segreti del passato che sarebbe meglio rimanessero tali si mischiano per incasinare le ultime ore di vita di questo ragazzo. Il tutto ovviamente è causato da una ragazza, Livia, una drogata, appena uscita dal riformatorio, con un padrino criminale e una madre in fin di vita, che entra nella vita di Mickey come un tornado e la sconvolge.
Ci saranno inseguimenti, sparatorie, momenti ad alta tensione ma anche amore e passione. Il tutto raccontato con uno stile buffo e scanzonato.
Il problema è che forse è un po' troppo. Certo, il messaggio che l'autore ci vuole dare è quello che non bisogna mai avere paura e che troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto sia bello vivere finché non stiamo per morire. E' un inno a reagire, a cercare sempre e comunque di realizzare i nostri sogni e a non lasciarci invadere dall'inedia e dalla frustrazione.
Però boh, ho trovato le avventure che capitano a Mickey troppe e troppo intense, al punto che a volte ci si perde facilmente nella trama e si fa fatica a stare dietro a tutte le varie vicende. Così come ho trovato troppo irreale la sua assenza di paura davanti alla consapevolezza della sua imminente morte.
E anche il finale è purtroppo abbastanza prevedibile.
Insomma, un libro carino, che fa sorridere a volte, riflettere altre, ma che alla fine non ti lascia poi molto.
Nota alla traduzione: nulla da dire!
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