LG G Watch – La nostra video recensione

Creato il 24 settembre 2014 da Paolo Dolci @androidblogit

Il 2014 è decisamente l’anno dei wearable, cioè tutti quei dispositivi tecnologici indossabili che si interfacciano con i nostri smartphone. Google ovviamente è in prima linea  in questo nuovo mercato con il suo Android Wear: un sistema operativo ottimizzato proprio per questi disponivi che equipaggia anche questo LG G Watch (oltre ad altri dispositivi come il Samsung Gear Live da noi già testato) , ma questi smartwatch fanno davvero ciò che promettono? Scopriamolo nella nostra recensione.

Video recensione

Iniziamo con il nostro video che illustra gli aspetti principali di questo LG G Watch e racchiude una breve dimostrazione dell’utilizzo e delle funzioni di Android Wear. Aspetti che andremo a integrare nei successivi paragrafi.

Unboxing

Per essere un’orologio la dotazione della confezione di questo LG G Watch è piuttosto completa: carica batteria da parete, cavo USB-Mico USB, basetta magnetica di ricarica e manualistica rapida.

Hardware

La scheda tecnica di questo LG G Watch è ottima guardando la “potenza pura” ma display e batteria potrebbero essere migliori ( ne parleremo negli appositi paragrafi) e la mancanza del sensore di luminosità si fa sentire. Purtroppo anche la portata del Bluetooth non è delle migliori rischiando di non arrivare da una stanza all’altra della casa. Ottima invece la resistenza ad acqua e polvere anche se LG non consiglia di farci il bagno.

Scheda tecnica LG G Watch

Display: 1.65 pollici  LCD IPS 280×280 pixel

SoC: Qualcomm Snapdragon 400 1.2 GHZ quad-core

RAM: 512 Mb

Storage: 4 Gb non espandibili

Batteria: 400 mAh

Connettività: Bluetooth 4.0

Extra accelerometro, giroscopio, certificazione IP 67

Sistema operativo: Android 4.4w.1 (Android Wear)

Dimensioni e Peso 37.9×46.5×9.9 mm, 63 gr

Potete trovare ulteriori informazioni su questo smartwatch sul sito di LG a questo link. Il prezzo ufficiale tramite Play Store è di 199€ ma potete trovarlo anche su altri store Online come Techmania o Amazon.it cliccando sul box qui sotto.

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Ricordiamo che LG G Watch è disponibile nei colori: nero e bianco/oro ( come nella nostra prova) 

Design, materiali, ergonoma

Il design di questo LG G Watch è piuttosto squadrato dando un effetto “poco curato” tuttavia la colorazione bianca e dorata risulta abbastanza elegante. Il cinturino in silicone è morbido e comodo ma anche piuttosto caldo, inoltre  può essere sostituito con qualunque cinturino da 22 mm. La cassa ha la parte superiore in acciaio che conferisce robustezza, anche se il rischio di “borli” è sempre in agguato. Peso e dimensioni sono assolutamente accettabili e non creano problemi, forse lo spessore risulta leggermente elevato ma nulla che chiunque sia abituato ad orologi sportivi non possa sopportare.




Display

LG G Watch è equipaggiato con un display LCD dai buoni colori ma con angoli di visione non molto ampi, anche i neri tendono un po’ al grigio e la mancanza del sensore di luminosità condiziona la visibilità alle varie condizioni di luce ambientale . Luminosità che però, al suo valore massimo, risulta più che sufficiente per una buona visione alla luce diretta del sole. Dobbiamo segnalare però che il movimento di torsione del polso da fare per attivare l’illuminazione massima è decisamente marcato e spesso non risulta pratico. La risoluzione infine è adeguata per tutti gli utilizzi di questo dispositivo ma la densità di pixel non risulta sufficiente per garantire l’invisibilità degli stessi.

Software

Premettendo che, per avere un’idea più completa delle funzioni di Android Wear su questo LG G Watch deve essere visionato il video in testa a questo articolo, cercheremo di riepilogare le principali funzioni e i difetti più marcati anche in questo paragrafo, integrando ciò che è stato detto nel suddetto video.

Android Wear è un sistema operativo che funziona mediante gestures. Le principali sono:

  • Swipe da destra a sinistra per entrare nella funzioni specifiche delle singole schede o notifiche.
  • Swipe da sinistra a destra per nascondere una scheda o notifica.
  • Swipe dal basso verso l’alto per espandere la pagina principale di una scheda o notifica.
  • Doppio tap dallo stanby per attivare la modalità di ascolto in Google Now
  • Tap singolo con display acceso per entrare in Google Now
  • Con display acceso si attiva la modalità di ascolto al comando “OK Google”
  • Swipe dall’alto verso il basso con display acceso fino a “metà corsa” per vedere stato della batteria e la data.
  • Swipe dall’alto verso il basso con display acceso fino in fondo per escludere le vibrazione.
  • Dalla schermata di ascolto di Googole Now swipe verso il basso per accedere all’elenco delle funzioni supportate, alle impostazioni, e al launcher delle app.


Come abbiamo visto le possibilità sono decisamente tante, ma non è tutto oro quello che luccica. Molto spesso infatti per entrare in una funzione siamo costretti a “troppi passaggi“, alcune app supportano le risposte vocali altre permettono solo di essere avviate su telefono. Alcune app si installano sullo smartphone e vanno configurate da esso, altre solo dall’orologio, certe applicazioni non rispettano le “gestures predefinite”,  altre sono estensioni di applicazioni “da smartphone”, altre ancora  sono create apposta per gli smartwatch etc… Insomma un po’ di confusione per un sistema che risulta ancora “troppo acerbo” per permettere la praticità che promette.

La dettatura vocale inoltre risulta ottima come “comprensione” ma la mancanza di punteggiatura limita molto l’utilizzo. Inoltre se le frasi per avviare le operazioni non vengono dette esattamente con le parole predefinite risulterà impossibile avviare la corrispondente azione allungando notevolmente il tempo che ci vorrebbe per la medesima azione utilizzando lo smartphone.

Da segnalare inoltre  la presenza di una sezione apposita su Play Store che racchiude le app per Android Wear, nella quale però è impossibile una ricerca tra di esse costringendoci a scorrerle tutte per trovare quella che ci interessa ( e cominciano ad essere molte). Probabilmente nei progetti di Google c’è quello di rendere compatibili tutte le app presenti sullo store “standard” con gli smartwatch ma così non è per ora e questo crea i suddetti problemi. Infine consigliamo di installare l’app Wear Mini Launcher che riduce di molto i passaggi per l’avvio delle applicazioni e dei quick setting cliccando sul box qui sotto. ( vedi video recensione)

Download @
Google Play
Wear Mini Launcher Sviluppatore: Nicolas POMEPUY Prezzo: Gratis

Autonomia

Nota dolente di pressoché tutti gli smartwach attuali è l’autonomia e questo LG G Watch non fa eccezione. Mantenendo il display spento durante lo stand by arriveremo a sera con circa il 20% di autonomia residua con un uso medio/intenso, percentuale che sarà pressoché azzerata mantenendo il display attivo. Ricordiamo che un semplice caricatore micro USB non è sufficiente per la ricarica, ma dovremo sempre avere dietro l’apposita basetta magnetica. Per quanto riguarda il consumo del Bluetooth sempre attivo sullo smartphone con LG G2 abbiamo riscontrato circa un 15% in meno a fine giornata. 

Conclusioni

Partendo dal prezzo di questo LG G Watch, i 200€ richiesti ci sembrano francamente troppi in rapporto alla dotazione offerta, ma capiamo la difficoltà di miniaturizzare componenti elettronici fino a questo punto, tuttavia ci saremo aspettati una maggior cura nel design.

Per quanto riguarda l’usabilità purtroppo non vengono, ad oggi, mantenute le promesse di “semplificazione della vita” che un prodotto come uno smartwatch dovrebbe avere come scopo principale. Probabilmente Android Wear sarà sviluppato meglio nel prossimo futuro ( imminente la versione 2.o) ma attualmente i “difetti” riscontrati, sia a livello software che di autonomia, obbligano a riflettere bene prima di investire in un simile prodotto.

Anche se non si tratta di una smartphone abbiamo comunque tentato di dare una votazione che trovate qui sotto. 

Pro

  • Notifiche sempre a portata di mano
  • Possibilità di installare applicazioni
  • personalizzazione
  • Google Now al nostro polso

Contro

  • ancora "acerbo" sia come interfaccia che come app
  • design poco curato
  • mancanza sensore di luminosità
  • autonomia
  • portata ridotta del bluetooth

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