Li Na si ritira, per la Cina del tennis termina un’era

Creato il 19 settembre 2014 da Simo785

Il ranking Wta e il tennis internazionale perdono la loro Mulan.

A 32 anni compiuti Li Na sceglie di abbandonare il tennis professionistico e il mondo dell’agonismo.

Appende la racchetta al chiodo ufficialmente per l’ennesimo problema al ginocchio destro, ma simbolicamente e concretamente per la voglia di essere ambasciatrice di questo sport in Cina ed Estremo Oriente.

Sin dagli albori dell’Impero Celeste nessuna come lei, né durante il comunismo, né dopo il boom della Cina moderna.

Il Roland Garros nel 2011 proprio contro la nostra Francesca Schiavone, l’Australian Open di Melbourne quest’anno e tanti trofei per coronare la carriera della Cinese più pagata, dell’atleta femminile più celebre, seconda solo a Maria Sharapova.

Na Li non ha dato solo un tocco folcloristico a uno sport occidentale come il tennis ma è esempio per lo sviluppo di questa disciplina nel suo paese.

Tante difficoltà in passato non le hanno impedito di essere accolta oggi come una regina, nell’est dove si leva il sole, presto forse anche per il tennis.

Un’accademia da aprire proprio a Pechino e tanta volontà per spingerla a coltivare e diffondere la passione per la racchetta in Cina come in tutta l’Asia.

Sei fortunato ad avermi trovato
rivolgendosi al marito allenatore pubblicamente e subito dopo la conquista dello slam parigino.

Forse anche noi ad averla vista giocare, per dimostrare ancora una volta che i campioni e gli ambasciatori degli sport mondiali non sono sempre i soliti canonici volti preimpostati dalle copertine della riviste e dalla televisione.

Lorenzo Nicolao

Twitter: @NicolaoLorenzo


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