Libano: atmosfere fuggiasche lussuose

Creato il 15 aprile 2014 da Loredana De Michelis @loridemi
Ho un’amica che gestisce un’agenzia viaggi. Prima invece gestiva un’agenzia matrimoniale e quando le avevo chiesto se avesse un vecchietto moderatamente ricco e moribondo da farmi conoscere, la risposta era stata: “Scherzi? Sono quelli che vanno via prima! Se vuoi ho un fattore di Reggio di 64 anni, ma secondo me ci seppellisce entrambe.”
Questo per dire che quando voglio un parere schietto su qualche offerta di viaggio, telefono a lei.
Questa volta però, l’ho chiamata per una curiosità: avevo letto un articolo sulla faccenda Dell’Utri. L’articolo diceva che Dell’Utri, inseguito dai servizi segreti di tutto il mondo, era stato visto da tutti prendere un aereo da Parigi portandosi appresso una grossa valigia e atterrare a Beirut. Lì aveva preso discretamente alloggio all’International Phoenix (nome evocativo), in una suite che, sempre secondo la giornalista, costerebbe 5000 euro a notte. In tasca a Dell’Utri sarebbero state trovate decine di migliaia di euro, cioè, visto il costo della suite, la paghetta per una settimana di soggiorno.
Infingardamente, Dell’Utri, sarebbe andato in Libano portandosi appresso il passaporto, quando per salire sull'aereo a Parigi avrebbe ben potuto mostrare la tessera delle Giovani Marmotte.
L’avvocato di Dell’Utri, che in questo articolo sembra essere un parente stretto della giornalista, dopo avere dichiarato che se il suo cliente avesse veramente voluto scappare, non sarebbe andato in Libano dove c’è l’estradizione, ha al tempo stesso affermato che gli sembra difficile che in Libano esista l’estradizione per “concorso esterno in associazione mafiosa”, e non ha tutti i torti: potrebbe anche non esistere il termine in lingua libanese.
L’articolo si chiude con una dichiarazione che avrebbe fatto Dell’Utri: “Non volevo scappare, è che sono stato male e dopo l’angioplastica volevo fare dei controlli”.
Tutta questa creatività dell’articolo mi ha fatto pensare per salti associativi e ho preso il telefono, chiamando l’agenzia della mia amica: “Ma pacchetti per il Libano ne vendi?” “Bah, fino a ieri, mai venduti, oggi già 5 telefonate: tutti che vogliono visitare Beirut per Pasqua: io glielo dico che là Pasqua si celebra dopo, ma non frega niente a nessuno”.

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