L'espressione è la vita, è la repressione il suicidio. Perché l'uomo sopprime tanto e dopo si amala? Perché la società ti insegna a controllare, non a trasformare, e il percorso di trasformazione è totalmente diverso. Per cominciare, in assoluto il controllo è il modo, tutto il contrario. Sopprimendo, la mente divide.
La parte che si accetta diventa cosciente, e la parte che si nega diventa l'inconscio. Questa divisione non è naturale perché è prodotto dalla repressione. Nell'inconscio e dove ti dedichi a risolvere tutte le stronzate che la società rifiuta. Ma ricorda, tutto quello che tu butti lì, diventa sempre più una parte di te: passa alle tue mani, passa alle ossa, ai tuoi battiti.
Lui progetterà più ira su di te, perché è represso tanto quanto te. Poi, c'è una catena, te proietti su di lui e lui su di te, entrambi diventano nemici. Non gettare questo a nessuno. E' come quando si ha il vomito: non vai a vomitare su un altro. La rabbia ha bisogno di un vomito, vai in bagno e vomiti! Purifica il tuo intero corpo.
Sopprimere il vomito è pericoloso e quando hai vomitato ti senti fresco, liberato di un grande peso, bene e sano. C'era qualcosa di sbagliato nel cibo che hai preso e il corpo lo respinge. Non forzarlo ad stare dentro. La rabbia è semplicemente un vomito mentale.
C'è qualcosa di sbagliato in quello che hai costruito e tutto il tuo essere psichico vuole espellerlo ma non lo gettare su qualcuno. Poiché se lo getti su altre persone la società chiede loro di controllare.
La reazione è dominata dall'altra persona. Se l'altra persona ti insulta, voi siete arrabbiati e poi tu agisci per rabbia. Questa è una reazione. Non siete indipendenti: chiunque potrebbe spingerti là o qui. Saresti facilmente influenzabili. potete essere ricattati emotivamente. La reazione è un ricatto emotivo.
Se non sei arrabbiato. L'altra persona ti insulta e questo insulto ha creato rabbia. Di essa rabbia sorge la tua azione. La risposta sorge dalla libertà. Non dipende dalla altra persona.
L'altro può insultare te, ma non ti arrabbi, al contrario, medita su di esso. Perché mi insulta? Forse ha la ragione. Se è così dovrei esserli grato, non arrabbiato. Se forse sbaglia. In tal caso, perché devo trasformare il mio cuore in rabbia per il suo errore? L'emozioni non ti aiuteranno a convertirti in una individualità integrata. Non ti daranno un'anima di granito. Continuerai ad essere un pezzo di legno morto che si muove da una parte all'altra del torrente, senza sapere perché. Tratto dal libro dell'emozioni di Osho.
Ti amo, Grazie. MI DISPIACE PERDONAMI GRAZIE TI AMO