Comunicato Stampa del presidio canicattinese “Salvatore Raiti” di Libera
LA POVERTÀ RUBA LA SPERANZA, LA DIGNITÀ E I DIRITTI
PROPOSTE PER UNA SICILIA SOLIDALE
All’incontro, promosso dal Presidio Libera “Salvatore Raiti” di Canicattini Bagni, saranno presenti Umberto Di Maggio e Veronica Taschetti, rispettivamente Presidente e Componente del Coordinamento regionale di Libera.
La povertà è oggi il principale problema del nostro paese. Secondo i dati del rapporto Istat del 2012 sono 9,5 milioni le persone in povertà relativa e 4,8 in quella assoluta. Per Eurostat un italiano su tre è a rischio povertà. I minori indigenti sono passati da 723 mila a oltre un milione. Il rischio di rimanere in condizioni di indigenza nel nostro paese è tra i più alti d’Europa: 32,3% rispetto alla media del 26%. Anche la dispersione scolastica ha subito un impennata, arrivando al 18,2% contro il 13,5% della media europea.
Il 63% delle famiglie ha ridotto la spesa alimentare. Il 40% vive in condizioni di deprivazione materiale; una famiglia su quattro soffre di deprivazione materiale grave. Sul versante occupazionale viviamo una crisi senza precedenti: oltre 3,2 milioni di disoccupati, più del 40% di disoccupazione tra i giovani con punte ben oltre il 50% al sud, 4 milioni di precari.
In un paese così diseguale e precario sono le mafie a trarre grandi benefici: 54 i clan impegnati in attività di riciclaggio e usura. La corruzione si sostituisce al rispetto delle regole e della convivenza fondata sulla certezza del diritto, inquinando ulteriormente il clima della nostra democrazia.
Le 10 proposte della campagna intervengono sia su situazione emergenziali e contingenti che vanno affrontate e risolte nell’immediato, come il blocco degli sfratti, sia sulle cause strutturali della povertà e della crisi (… ma anche su salvaguardia e tutela dei beni comuni ed in particolare di quelli confiscati alle criminalità organizzate, mancato accesso all’istruzione pubblica, disoccupazione e mortalità imprenditoriale, discriminazioni razziali, colo per citarne alcuni), attraverso proposte da attuare nel medio e lungo periodo come la rinegoziazione del debito pubblico.
Archiviato in:Società Civile