Liberalizzare uguale risparmiare?

Creato il 25 gennaio 2012 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

Sconti nelle farmacie come si fosse al supermercato, professionisti obbligati a rilasciare un preventivo, liberalizzazione generale di tariffe orari: ovvero si allarga la base dell’offerta, aumenta la concorrenza, si apre teoricamente la porta del risparmio per gli italiani. Ma potentati e caste si oppongono, sbandierando tanti “contro” ai provvedimenti. Sciopero e caos per le strade d’Italia con una grossa fetta dei gestori dei distributori di carburanti in subbuglio, come i taxisti che non vedono di buon occhio aumento del numero delle licenze, abolizione delle tariffe minime e liberalizzazione degli orari. La libertà di vendere marchi di carburanti diversi (scegliendo quelli con prezzi piu’ concorrenziali), intanto, varrà solo per i distributori che sono proprietari degli impianti.
“In Italia le liberalizzazioni, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno finora funzionato. I prezzi o le tariffe – e’ il parere di Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre – sono cresciute con buona pace di chi sosteneva che un mercato piu’ concorrenziale avrebbe favorito il consumatore finale. Purtroppo, in molti settori si e’ passati da una situazione di monopolio pubblico a vere e proprie oligarchie controllate dai privati”.
Tuttavia i 1.500 notai in piu’ in tre anni e la tariffa libera portano a credere che il costo di un comune rogito dovrebbe calare sensibilmente. Anche avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri (ma non i medici), ecc… dovranno consegnare di volta in volta per iscritto al cliente il preventivo (niente tariffe minime e massime) per la prestazione richiesta.
Lievitera’ la concorrenza anche nel poco permeabile settore delle farmacie: prevista una farmacia ogni tremila abitanti a far crescere la densita’ delle stesse. La liberalizzazione di turni ed orari e la possibilita’ di vendere (e scontare) liberamente i farmaci, anche quelli con obbligo di ricetta medica non rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, dovrebbero fare il resto.
Il governo sa che un altro settore sul quale il consumatore reclama – se non addirittura urla – tagli e’ quello delle assicurazioni. Si prevede (ma sara’ davvero attuata?) un sorta di scatola nera (con costi a carico della compagnia) da installare nell’abitacolo del proprio veicolo per ottenere un risparmio sul premio pagato. Non semplice neppure la messa in pratica delle almeno 3 offerte assicurative diverse – da presentare al cliente – allo scopo di aumentare la concorrenza tra le compagnie.
La volonta’ di smuovere qualcosa c’e’. Ne scaturiranno crescita, risparmio, occupazione? Ai posteri l’ardua sentenza!

Francesco Rella @FalloSapere